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L’ombra dello scorpione di Stephen King: Scott Cooper abbandona il progetto

Scott Cooper, regista di Crazy Heart ed Out of the Fornace, saluta L’ombra dello scorpione di Stephen King

pubblicato 21 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:04

Un po’ come avvenuto con La Torre Nera, per mesi in mano a Ron Howard per poi finire nel buio di in un triste cassetto produttivo, anche L’ombra dello scorpione, celebre romanzo di Stephen King da anni alla ricerca di una disperata trasposizione cinematografica, sembrerebbe finito in un pantano.

Scott Cooper, regista designato dalla Warner per riuscire nell’impresa, ha infatti abbandonato il progetto. Ufficialmente. Il motivo? A detta di The Wrap sono sorte le immancabili differenze creative su ‘come’ adattare correttamente il materiale a disposizione.

Cooper, regista di Crazy Heart e di quel Out of the Furnace visto una decina di giorni fa al Festival di Roma, aveva preso in mano il timone della pellicola dopo l’altro e precedente abbandono di peso, legato a Ben Affleck. 20 anni fa The Stand, questo il titolo originale, venne adattato per una miniserie televisiva. Inquietante e conosciuta la storia.

L’errore di un computer, l’incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all’apocalittica epidemia e per i pochi scampati c’è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.

Per ora nessuno sa chi andrà a sostituire il sostituto Cooper, ma certo è che L’ombra dello scorpione targato Warner ha iniziato nel peggiore dei modi il proprio percorso che dovrebbe portarlo al cinema.