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Brian De Palma: “Il mio miglior omicidio è in Vestito per Uccidere”

Brian De Palma parla di violenza e censura al sito “TheTalks”

di carla
pubblicato 10 Gennaio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 05:27

Mentre aspetto di vedere il remake di Carrie (ecco la nostra recensione) diretto da Kimberly Peirce e interpretato da Chloë Grace Moretz e Julianne Moore, vi propongo un’intervista del sito TheTalks a Brian De Palma, regista dell’originale Carrie del 1976. E vi consiglio inoltre di leggere le curiosità della nuova versione e di quella vecchia.

    Signor De Palma, la violenza al cinema può essere bella?
    Può essere molto bella. E’ inutile dirlo, Sam Peckinpah l’ha resa molto bella. Può essere un elemento estremamente efficace, estremamente emotivo ed estremamente drammatico.

    Qual è la migliore scena di delitto che hai realizzato?
    Direi Vestito per Uccidere, l’omicidio in ascensore.

    È difficile per il pubblico guardare una donna che viene uccisa?
    E’ meglio riprendere una donna che un uomo.

    Perché?
    Si va indietro ai vecchi film horror con la ragazza in vestaglia che gira intorno alla casa infestata tenendo in mano un candelabro. Le donne sono molto più interessanti da guardare e molto più vulnerabili, meglio che vedere Arnold Schwarzenegger camminare in giro con il candelabro.

    Oltre 40 anni di film: cosa è cambiato in merito a filmare un omicidio?
    E’ tutto fatto in digitale.

    Ti mancano i vecchi tempi quando si facevano quelle scene con le protesi e un sacco di sangue finto?
    No. E’ estremamente noioso e faticoso. Ci vuole molto tempo per ripristinare tutte le protesi. Alla fine di Fury, quando ho fatto esplodere John Cassavetes… la prima volta che l’abbiamo fatto, non ha funzionato. Tutto intorno era ricoperto di sangue e c’è voluto quasi una settimana per fare la seconda ripresa.

    Hai mai tagliato una scena violenta per ottenere un rating diverso?
    Ho combattuto battaglie incredibili negli anni ’70 e ’80, e anche negli anni ’60. Ho combattuto, ad esempio, con Scarface.

    Scarface è stato inizialmente valutato con la X?
    Sì ma ce l’ho fatta. Anche se lo hanno valutato con la X, sono riuscito a fare appello a tutto il comitato e abbiamo ottenuto il via.

    Il taglio finale di un film è necessario per soddisfare la tua visione come regista?
    Siamo stati molto fortunati nella nostra generazione. Avevamo il Director’s cut. Eravamo nell’era in cui il regista era considerato una superstar. Pochissimi registi oggi hanno il Final cut. Bisogna combattere con gli studios per assicurarsi di non avere un film alterato.

    Tu hai sempre avuto il final cut?
    Sì, tranne per Conosci il tuo coniglio. (Ride)

    Che cosa è successo?
    Mi hanno licenziato!