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Storia d’inverno: le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Diamo un’occhiata alle recensioni del film “Storia d’inverno” diretto da Akiva Goldsman

di carla
pubblicato 17 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:11

Non ho ancora avuto il modo di vedere Storia d’inverno ma devo ammettere che la nostra recensione mi ha messo addosso un po’ di paura. Possibile che sia così brutto? A quel punto sono andata a cercare le recensioni Americane e Italiane e… insomma… il film non ha conquistato i critici… Mentre scrivo, su Rotten, la percentuale delle recensioni positive è del 15%. Un po’ pochino eh? Voi avete visto il film? Vi è piaciuto?

James Berardinelli – ReelViews: La sua serietà è la sua caduta, con conseguente umorismo involontario. Voto: 2/4

Peter Rainer – Christian Science Monitor: Se solo ci fosse meno poltiglia e più carne in questo stufato. Voto: C +

Jocelyn Noveck – Associated Press: Potrebbe avere più senso per i fan del libro. Ma non si dovrebbe aver letto il libro per poter vedere e godere il film. Voto: 1.5 / 4

Kenneth Turan – Los Angeles Times: non del tutto riuscito, il film è facile da prendere in giro. Ma è anche difficile non ammirare la sua volontà della ricerca per il più grande dei gesti romantici.

AO Scott – New York Times: Goffo e inerte, un goffo elefante bianco piuttosto che il cavallo bianco alato che è la mascotte magica del romanzo.

Peter Howell – Toronto Star: una confusione sentimentale di stelle scintillanti, ali svolazzanti e punti di luce. Voto: 0.5 / 4

Ty Burr – Boston Globe: Come si adatta il romanzo di Mark Helprin, in un film? Se sei lo sceneggiatore-regista Akiva Goldsman, si prende un batticarne e un martello fino ad ottenere una poltiglia romantica-fantasy. Voto: 2/4

Stephanie Good – Washington Post: è ambizioso, con i suoi ingredienti ultraterreni e i salti temporali. Non è sempre un successo. Voto: 2/4

storia-d'inverno-posterBen Sachs – Chicago Reader: Questa fiaba live-action mira a riconquistare l’epoca d’oro del romantico splendore della MGM, il dialogo e i concetti metafisici sono spesso risibili, ma trasmettono una emotività rara nell’Hollywood del 21esimo secolo.

Elizabeth Weitzman – New York Daily News: il romanzo originale di Mark Helprin aveva i suoi fan, ma lo scrittore-regista Akiva Goldsman sostituisce le riflessioni metafisiche creative con un sentimentalismo a buon mercato. Voto: 1/5

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: il film non prende mai il volo. Voto: 2.5 / 5

Rex Reed – New York Observer: il film si propone di lanciare un sogno, ma è più simile ad un incubo. Voto: 1/4

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Nel trasporre sullo schermo il fluviale romanzo di Mark Culprin (Neri Pozza) – sorta di reinvenzione mitico-trascendentale della metropoli americana – Akiva Goldsman ha sfrondato la pagina, concentrandosi sulla storia d’amore e redenzione (…) a risultare poco convincente è l’aspetto magico messianico per non dire del fattore demoniaco rappresentato dal criminale Russel Crowe, cosicché si resta con l’idea di un buon film mancato.

Francesco Alò – Il Messaggero: Film assurdamente simpatico, salvato da cast (Crowe deformato digitalmente in viso dalla rabbia funziona egregiamente) ed eccentricità oltre la media hollywoodiana.

Massimo Bertarelli – il Giornale: Che fantastico pastrocchio. Una favola involontariamente umoristica, nella New York del 1895, con coda ai giorni nostri.

Paolo D’Agostini – la Repubblica: Escono contemporaneamente il film di Akiva Goldsman (sceneggiatore di A beautiful mind) e il romanzo di Mark Helprin portato in Italia da Neri Pozza ma scritto trent’anni fa. Resta solo una parte del debordante intreccio ambientato a New York nell’arco di centoventi anni (ammirazione per le soluzioni scenografiche). (…) È una faccenda di angeli e demoni. Una fiaba dalla trama esuberante per dirla educatamente, incasinata per dirla schietta.

    Storia d’inverno (Winter’s Tale) è tratto dall’omonimo romanzo di Mark Helprin, diretto e sceneggiato da Akiva Goldsman e vede nel cast Colin Farrell, Jessica Brown Findlay, Jennifer Connelly, Russell Crowe, William Hurt, Eva Marie Saint, Ripley Sobo, Mckayla Twiggs. Potete anche scoprire alcune curiosità sulla pellicola.