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La bella addormentata di Marco Bellocchio, bloccati i fondi del ministero, riscoppia la polemica

Nuove polemiche sul blocco dei fondi al nuovo film di Marco Bellocchio, La bella addormentata

pubblicato 22 Maggio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:11


Fin dalla notizia delle prime riprese del nuovo film di Marco Bellocchio dedicato alla vicenda di Luana Englaro, le polemiche sono state accese. Il film, dal titolo La Bella Addormentata, tocca evidentemente dei temi scomodi per uno stato che si dichiara laico e liberale ma in realtà dimostra chiaramente una forte chiusura nei confronti di temi che “scottano”. Compito di un artista spesso è anche quello di mettere il dito nella piaga, far emergere le contraddizioni e offrire un punto di vista differente rispetto a quello dell’establishment politico/culturale. Dal suo esordio I Pugni in tasca ai recenti L’ora di Religione e Vincere, Marco Bellocchio si è sempre dimostrato al di sopra delle parti e capace di prendere posizioni anche scomode, ma capaci di ravvivare il dibattito culturale.

Ecco quindi che non può che non essere estremamente significativo il messaggio che può arrivare dal blocco dei finanziamenti imposto dall’Assessorato regionale alla Cultura del Friuli, rispetto alla decisione già presa dalla Film Commission regionale. Una decisione definita “di una gravità dirompente” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani che definisce questa come

una decisione che rende inefficaci le legittime delibere già assunte dalla Film commission in ottemperanza alle leggi e ai regolamenti, presa per ragioni strumentali e ideologiche, per impedire che il film “Bella addormentata” di Marco Bellocchio ricevesse il contributo cui aveva diritto.

Anche il movimento dei 100Autori definisce inaccettabile questa decisione e motiva in questo modo la presa di posizione.

Pur esprimendo completa solidarietà alle famiglie delle persone disabili e in stato vegetativo per le loro legittime richieste, l’Associazione 100autori rileva che la decisione di bloccare i finanziamenti a un film come ‘Bella addormentata’ di Marco Bellocchio non è accettabile nè nell’ottica integralista dell’on.Gasparri (che per palese disinformazione considera l‘opera una cronistoria della vicenda di Eluana e un manifesto sull’eutanasia laddove essa è invece fin dalla sceneggiatura una riflessione a più voci sulla vita e la morte) né in quella di chi sottovaluta l’importanza della promozione culturale e degli incentivi occupazionali. Si tratta di una scelta tanto più grave in quanto il film ha ottenuto il contributo in base a criteri sanciti dalla stessa legge regionale. Sostenendo Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore e gli altri registi coinvolti da un taglio ai finanziamenti che ha tutte le caratteristiche di una censura, 100autori chiede di ripristinare il rispetto delle regole e dell’autonomia delle scelte delle film commission.

E sen non bastasse anche il comunicato stampa dell’Associazione Film Commissione Italiane (IFC) parla chiaro

Le conseguenze sono devastanti: anni di buon lavoro della Film commission, che aveva saputo attirare in Friuli produzioni importanti e qualificate, vanno in fumo per la perdita di autonomia e credibilità che le viene inflitta. Si crea un alibi e un incentivo alla delocalizzazione della produzione: episodi di questo genere certo non possono succedere in nessuno dei Paesi concorrenti (incluse Romania, Bulgaria, Ungheria…). Si fa cadere l’intero edificio degli incentivi volti ad attrarre investimenti esteri in Italia: quale produzione straniera si fiderà a venire in un Paese in cui il potere politico può agire arbitrariamente senza alcun rispetto per la legge, per puri motivi propagandistici? Non solo il Friuli dunque, ma l’intero sistema cinematografico nazionale subisce un danno gravissimo. Il fatto che la decisione sia presa in concomitanza col festival di Cannes rende ancora più immediati questi effetti, perché inevitabile sarà la risonanza internazionale della decisione. Tutte le rappresentanze del cinema italiano insorgono contro questo atto di brutalità e incompetenza e ne chiedono il ritiro immediato.