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Personaggi mentalmente disturbati: un modo per vincere l’Oscar

Interpretare un malato mentale ti regala più possibilità di vincere un premio Oscar? Vediamo qualche esempio.

di carla
pubblicato 5 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:44

E così Cate Blanchett ha vinto l’Oscar 2014 come miglior attrice per Blue Jasmine. L’avete visto il film? E’ bravissima nel ruolo di questa fragile donna con problemi psicologici ed ho pensato che la malattia mentale spesso viene premiata agli Oscar. Vediamo qualche esempio che mi è venuto in mente. Avrò sicuramente dimenticato qualche interpretazione, quindi scrivetemelo nei commenti.

Blue Jasmine (2013)

Cate Blanchett ha vinto come miglior attrice sconfiggendo le avversarie. Le altre candidate erano:
– Amy Adams – American Hustle
– Sandra Bullock – Gravity
– Judi Dench – Philomena
– Meryl Streep – I segreti di Osage County

Il cigno nero (2010)

Natalie Portman non era del tutto “giusta” come ballerina classica ne Il cigno nero ed ha vinto l’Oscar 2011 come miglior attrice protagonista. Le altre candidate erano:
– Annette Bening – I ragazzi stanno bene
– Nicole Kidman – Rabbit Hole
– Jennifer Lawrence – Un gelido inverno
– Michelle Williams – Blue Valentine

Il cavaliere oscuro (2008)

Beh, ragazzi. Il Joker non è propriamente un personaggio che si può definire “sano di mente” e Heath Ledger, con la sua strabiliante interpretazione, ha vinto l’Oscar (purtroppo postumo) come miglior attore non protagonista agli Oscar 2009. Gli altri candidati erano:
– Josh Brolin – Milk
– Robert Downey Jr. – Tropic Thunder
– Philip Seymour Hoffman – Il dubbio
– Michael Shannon – Revolutionary Road

The Hours (2002)

Nicole Kidman interpreta Virginia Woolf, che soffre di disturbo bipolare della personalità, ed ha vinto l’Oscar 2003 come miglior attrice protagonista. Le altre candidate erano:
– Salma Hayek – Frida
– Diane Lane – Unfaithful L’amore infedele (Unfaithful)
– Julianne Moore – Lontano dal Paradiso (Far from Heaven)
– Renée Zellweger – Chicago

Ragazze interrotte (1999)

Angelina Jolie si porta via l’Oscar 2000 come miglior attrice non protagonista interpretando Susanna Kaysen, una ragazza a cui viene diagnosticato un disturbo borderline di personalità. Le altre candidate erano:
– Toni Collette – Il sesto senso
– Catherine Keener – Essere John Malkovich
– Samantha Morton – Accordi e disaccordi
– Chloë Sevigny – Boys Don’t Cry

Shine (1996)

Geoffrey Rush vince il premio Oscar 1997 come miglior attore per il ruolo del pianista australiano David Helfgott, tra favolosi concerti e malattia mentale. Gli altri candidati erano:
– Ralph Fiennes – Il paziente inglese
– Tom Cruise – Jerry Maguire
– Woody Harrelson – Larry Flynt
– Billy Bob Thornton – Lama tagliente

Il silenzio degli innocenti (1991)

Nonostante la lucida intelligenza dello psichiatra e criminologo Hannibal Lecter, non si può certo dire che sia mentalmente stabile nella sua follia di cannibalismo. Ed Anthony Hopkins, bravissimo, si è conquistato il premio Oscar 1992 come miglior attore protagonista (pur restando sullo schermo solo, lo sapevate?, sedici minuti). Gli altri candidati per il premio erano:
– Warren Beatty – Bugsy
– Robert De Niro – Cape Fear Il promontorio della paura
– Nick Nolte – Il principe delle maree
– Robin Williams – La leggenda del re pescatore

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Misery (1990)

La fan numero uno di Paul Sheldon, interpretata magistralmente da Kathy Bates, si è conquistata l’Academy portando a casa il premio Oscar 1991 come miglior attrice per Misery. Ed ha vinto la nostra personale classifica dei personaggi più spaventosi di Stephen King. Le altre candidate al premio, quell’anno, erano:
– Anjelica Huston – Rischiose abitudini
– Julia Roberts – Pretty Woman
– Meryl Streep – Cartoline dall’inferno
– Joanne Woodward – Mr. & Mrs. Bridge

Rain Man (1988)

Dustin Hoffman vince il premio Oscar 1999 come miglior attore per l’interpretazione di Raymond, un uomo affetto da autismo. Gli altri candidati erano:
– Gene Hackman – Mississippi Burning
– Tom Hanks – Big
– Edward James Olmos – La forza della volontà
– Max von Sydow – Pelle alla conquista del mondo

BONUS: Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)

Aggiungo anche Jack Nicholson in Qualcuno volò sul nido del cuculo perché sebbene non sia pazzo, è in manicomio e finge di esserlo per sfuggire alla prigione. Vinse il premio come miglior attore protagonista agli Oscar 1976, gli altri candidati erano:
– Walter Matthau – I ragazzi irresistibili
– Al Pacino – Quel pomeriggio di un giorno da cani
– Maximilian Schell – The Man in the Glass Booth
– James Whitmore – Give ‘em Hell, Harry!

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