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Box Office Usa: Noah parte a razzo – 44 milioni in 72 ore – Frozen da record

Box Office Usa 28/30 marzo – Pericolo flop scongiurato per Darren Aronofsky. Noah fa suo il box office americano

pubblicato 30 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:02

Primato doveva essere e primato è stato. Positivamente accolto dalla critica Usa, Noah di Darren Aronofsky ha immediatamente fatto sua la vetta del botteghino, incassando ben 44 milioni di dollari in 72 ore, con una media per sala di 12,335 dollari. Costato 125 milioni, il film Paramount è subito diventato il miglior debutto e il secondo miglior incasso del regista sul suolo americano, dietro i 106,954,678 dollari finali de Il Cigno Nero. Già ricco anche il box office estero, con 95 milioni di dollari incassati worldwide, mentre il paragone con The Passion di Mel Gibson, al momento, è in netta perdita, visti gli 83,848,082 dollari rastrellati dal titolo Newmarket nel 2004. Calo del 51% e secondo posto per l’ex primatista Divergent, riuscito ad incassare altri 26.5 milioni per un totale di 95 milioni di dollari. Essendo costato 85 milioni, è evidente che il film Summit debba fare non poca cassa all’estero per motivare il prosieguo della saga.

Calo del 33% e solo 33 milioni di dollari in tasca per Muppets Most Wanted, costato 50 milioni e in netta perdita rispetto ai 56,357,170 dollari incassati dopo 2 settimane dal primo capitolo. Chi si avvicina ai 100 milioni è Mr. Peabody & Sherman, arrivato ai 95 e clamorosamente deludente essendone costati 145, mentre chi continua a far furore è The Grand Budapest Hotel. Salito a 977 copie il film di Wes Anderson ha guadagnato un secco 30% sugli incassi, con quasi 9 milioni di dollari portati a casa in 72 ore e un totale che è arrivato ai 25 milioni. Altissima la media per sala, superiore ai 9000 dollari, per un titolo che dopo 4 settimane di programmazione con tiratura limitata continua a lievitare negli incassi, così come prosegue il successo di God’s Not Dead, film biblico arrivato ai 22 milioni.

Secondo flop consecutivo da protagonista per Arnold Schwarzenegger. Dopo il disastro The Last Stand, con poco più di 6 milioni al debutto, l’ex Governatore della California si è ripetuto con Sabotage, film di David Ayer che è riuscito addirittura a fare di peggio, con meno di 6 milioni in cassa. Una brutta doccia fredda per la pellicola Open Road, con Need For Speed che si avvicina ai 38 milioni (168 in tutto il mondo) e 300: l’alba di un Impero arrivato ai 102 milioni (300 worldwide). Lontani, lontanissimi i 210,614,939 dollari casalinghi incassati dall’originale nel 2007. Chiusura di Top10 con gli 85 milioni di dollari di Non-Stop e con i 248 milioni di The LEGO Movie, mentre Cesar Chavez di Diego Luna, uscito in 664 copie, si è portato a casa 3 milioni di dollari, con Bad Words di Jason Bateman, ampliato 755 copie e in grado di incassare quasi 3 milioni. 7 copie appena con 177,000 dollari d’incasso, infine, per The Raid 2, mentre Frozen è diventato il cartoon dai maggiori incassi di sempre con 1,072,402,000 dollari in cassa, nonché il decimo miglior incasso di sempre, inflazione esclusa. Superati i 1,063,171,911 dollari di Toy Story 3.

Fine settimana a senso unico il prossimo, grazie all’uscita monster di Captain America: The Winter Soldier, che ha già incassato 75 milioni di dollari nel resto del mondo e in questo caso chiamato a far meglio degli 85,737,841 dollari di Thor 2 e perché no, magari persino dei 128,122,480 dollari di Iron Man 2. Ma Chris Evans riuscirà nell’impresa?