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Box Office Usa: Captain America 2 primo anche a Pasqua – Transcendence fa flop

Box Office Usa 18/20 aprile – Male tutte le new entry al box office Usa, con Johnny Depp disastroso, mentre Frozen diventa il sesto miglior incasso di tutti i tempi

pubblicato 20 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:25

E sono 3. Terzo weekend consecutivo in testa al box office Usa per Captain America 2, che è così riuscito dove non erano arrivati Thor 2, Iron Man, Iron Man 2 ed Iron Man 3. In casa Marvel solo The Avengers aveva mantenuto tanto a lungo il primato a stelle e strisce, con poco meno di 26.6 milioni di dollari che sono andati ad arricchire le già ricche casse di Steve Rogers, così arrivato ai 201 milioni di dollari casalinghi. Davvero ad un passo i 206 milioni finali di Thor: The Dark World, per un totale worldwide che ha toccato quota 586 milioni di dollari.

Ancora una volta secondo dopo il debutto di sette giorni fa Rio 2, arrivato ai 75 milioni e leggermente in perdita rispetto al primo capitolo, nel 2011 a quota 80 milioni dopo due fine settimana di programmazione. Ma il cartoon Fox può comunque festeggiare grazie al boom estero, che ha portato la pellicola ad un totale worldwide di 200 milioni di dollari. Medaglia di bronzo a sorpresa per il religioso Heaven is for Real, costato appena 12 milioni di dollari eppure in grado di incassarne ben 28.5 in 5 giorni. Sua la miglior media per sala del fine settimana, pari a 8,895 dollari, per un mese da cinematografia cattolica che negli Usa ha fatto davvero furore. Prima i 60 milioni di Son of God e poi i 48 di God’s Not Dead, senza dimenticare i 93 del controverso Noah.

Male, malissimo, invece, Transcendence di Wally Pfister. Massacrato dalla stampa Usa, costato 100 milioni di dollari ed interpretato da Johnny Depp, lo sci-fi Warner si è fermato agli 11.2 milioni di dollari casalinghi, con una media per sala di 3,227 dollari. Si tratta del secondo peggior debutto degli ultimi 10 anni con più di 2000 copie a disposizione per il pirata Jack Sparrow, dopo i disastrosi 5,135,369 dollari all’esordio di The Rum Diary. Una gran brutta botta per la Warner e per Pfister, qui al suo debutto da regista dopo una vita da direttore della fotografia (Premio Oscar per Inception di Nolan). Deludente anche la partenza di Ghost House 2. 9 milioni di dollari in cassa per l’horror demenziale di Marlon Wayans, che ha così dimezzato gli incassi del 2013, quando partì con 18 milioni in 72 ore. C’è da dire che la pellicola è costata appena 4 milioni, quindi è già abbondantemente in utile. A completare la lista delle tutt’altro che esaltanti new entry Bears, documentario Disney partito con poco meno di 5 milioni di dollari, mentre Divergent ha toccato quota 134 milioni (210 worldwide), Oculus è arrivato ai 21, Draft Day ai 20, Noah ai 93 (291 in tutto il mondo) e Grand Budapest Hotel ai 45. Potrebbero resistere i 52 dei Tenembaum, ad oggi miglior incasso americano di Wes Anderson, ma la pellicola Fox Searchlight ha sbancato i mercati esteri, avendo toccato quota 119 milioni. Mai un film del regista americano aveva incassato tanto.

Immancabile il resoconto finale su Frozen, dominatore del box office giapponese da quasi 2 mesi. Il cartoon Disney è diventato il sesto miglior incasso worldwide di sempre, inflazione esclusa, avendo superato persino Transformers 3. 1,129,173,000 dollari in cassa per la pellicola diretta dalla coppia Chris Buck/Jennifer Lee, a questo punto partita all’inseguimento dei 1,215,439,994 dollari targati Iron Man 3, 5° in questa speciale classifica. Chiudiamo il rescontone con le 5 copie tra le mani di Gigolò per Caso, riuscito ad incassare 198,399 dollari.

Fine settimana a 3 il prossimo, grazie alle uscite di The Quiet Ones, horror Lionsgate; dell’action Brick Mansions, ritorno in sala del compianto Paul Walker; e di The Other Woman, comedy Fox firmata Nick Cassavetes con Cameron Diaz mattatrice. Che sia proprio lei a detronizzare Chris Evans?