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Per un pugno di dollari: la trilogia del dollaro di Sergio Leone torna al cinema restaurata

Per un pugno di dollari, dopo 50 anni torna ad aprire la Trilogia del dollaro di Sergio Leone, al cinema restaurato dal 19 giugno 2014, subito con recensione cinquantenne, gallery fotografica, poster e trailer.

di cuttv
pubblicato 19 Giugno 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 00:44

Galoppando verso l’estate refrigerata delle sale cinematografiche, il cinema Ritrovato, restaurato e a prova di tempo, è pronto a restituirci un po’ di magia della settima arte, tornando ai confini del West e alle origini dello Spaghetti Westrern, con la Trilogia del dollaro di Sergio Leone.

Una vera terna, per l’avvento di una rivoluzione del cinema di genere, partita a dorso d’asino con un anti-eroe di frontiera come il cavaliere senza nome, il volto laconico e iconico di Clint Eastwood, un sigaro, un poncho e tutto quello che serve a nutrire Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966).

Il viaggio senza tempo, partito dalla chiusura del 67° Festival di Cannes, per festeggiare i primi 50 anni di Per un pugno di dollari con la versione restaurata, pronta, oggi come nel lontano 1964, a recuperare la maschera impassibile del pistolero indifferente, insieme alla partitura della musica e della violenza, capaci di tessere i prodromi di un sotto genere e ispirare Arancia meccanica a Kubrick quanto il Pulp di Tarantino.

L’antieroe ideale, con cigarillo che pende dalle labbra e fascino trasandato, per la danza funebre che celebra la retorica del western classico e la frantumazione dei generi, attraverso volti rudi, lerci e sudati come la realtà, l’alternanza di piani lunghi a lampi di violenza, scene realistiche a pura finzione, con momenti di attesa che accrescono la tensione a un’ironia capace di “giocare agli indiani”.

Una partitura che tesse violenza sin dai titoli di testa, in rosso e nero, come il sangue e la morte che accompagnano il pistolero misterioso nella cittadina al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, e tra le faide delle famiglie che si contendono il monopolio del contrabbando di armi e alcool.

Per un pugno di dollari - foto

“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto … hai detto così, vediamo se è vero”

Un cavaliere errante nella terra arsa dal sole, capace di sterminare le anime indurite da violenza feroce e torture crudeli, calci ai bambini e sospiri ai poveri peones, prima di ripartire con niente altro che un pugno di dollari.

Ad accrescere la notorietà di scene celebri, dai colpi sparati dell’Antonio Rojo di Gian Maria Volonté al pistolero misterioso di Eastwood, corazzato da un celato giubbotto antiproiettile di piombo, al duello finale, sono le le atmosfere musicali di Ennio Morricone, capaci di rendere partitura e colonna sonora un orchestrazione sinfonica di carillon, fisarmoniche e gocciolamenti, insieme al fruscio del vento e il ronzio di una mosca, l’ululato del coyote e quel mitico fischio del maestro Alessandro Alessandroni.

Per un pugno di dollari - foto

Gli ingredienti di un successo che non sfiora le vette di Sergio Leone, ma pianta le basi per altri capolavori, girato prevalentemente in Andalusia e in economia, con 120 milioni, trasformati in 20 miliardi di incassi in tutto il mondo.

Un film che porta nel West La sfida del samurai (Yojimbo) di Akira Kurosawa, e citato in giudizio da questo è costretto a pagargli il 15% degli incassi, e per garantirsi la distribuzione all’estero spinge il produttore Arrigo Colombo, ad associarsi con tedeschi e spagnoli e dotando l’intero cast di nomi “americani”, che trasformarono Sergio Leone in Bob Robertson, Ennio Morricone in Don Savio, Massimo Dallamano in Jack Dalmas, Gian Maria Volonté in John Welles, fatta eccezione per l’americano Clint Eastwood, doppiato da Enrico Maria Salerno.

Tutto questo insieme ad avventura e ironia, restaurate dal laboratorio L’Immagine Ritrovata, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna, e pagato dalla Unidis Jolly Film, The Film Foundation di Martin Scorsese e la Hollywood Foreign Press Association.

Dopo 50 anni, di nuovo in sala con i Classici restaurati in prima visione del Cinema Ritrovato, da domani giovedì 19 giugno, seguito da Per qualche dollaro in più dal 3 luglio, Il buono, il brutto, il cattivo dal 17 luglio 2014.

Voto cut-tv’s: 9

Per un pugno di dollari (Italia/RFT/Spagna 1964) di Sergio Leone; con Clint Eastwood (Joe, lo straniero), Gian Maria Volonté (Ramon Rojo), Marianne Koch (Marisol), Margarita Lozano (Consuelo Baxter), Bruno Carotenuto (Antonio Baxter), Antonio Prieto (Benito Rojo), Wolfgang Lukschy (John Baxter), José “Pepe”Calvo (Silvanito), Mario Brega (Chico). Di nuovo nei cinema del circuito The Space Extra, in versione restaurata dal 19 giugno 2014.

Trilogia del dollaro restaurata al cinema

Gallery fotografica

Per un pugno di dollari - foto
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