Home Claudia Gerini Giffoni 2014, Claudia Gerini ‘spettinata’ a RadioRai e al cinema con Bocci: “Io e Verdone come Sordi e Vitti? Magari!”

Giffoni 2014, Claudia Gerini ‘spettinata’ a RadioRai e al cinema con Bocci: “Io e Verdone come Sordi e Vitti? Magari!”

Ospite della 44esima edizione, Claudia Gerini parla ai ragazzi della Giuria del GFF.

pubblicato 21 Luglio 2014 aggiornato 20 Dicembre 2023 10:34

Difficile, con un film appena finito di girare in Puglia non parlar bene del proprio partner, ma Claudia Gerini sembra davvero conquistata da Marco Bocci, al suo fianco ne “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” di Tonino Zangardi in uscita a gennaio. Ne parla con affetto definendolo un ‘pazzo’ per quella sue vena di ‘avventura’ che lo ha portato a girare scene di inseguimento senza stuntman. A breve girerà Ultimo burraco a Dubai, una commedia al femminile con Paola Minaccioni e Carla Signoris diretta da Giuliana Gamba. Dopo l’estate approda su RadioRai con Lucia Ocone e Michela Andreozzi. Titolo? Le Spettinate.

Claudia Gerini a Giffoni 2014, incontro giurie live su Cineblog

19.54 “Grazie di questa giornata! Non vi dimenticherò mai!” dice la Gerini ritirando il Gryphon Award. “Mi porterà tanta fortuna”. Glielo auguriamo. Prima di andar via intona qualche nota di “Remedios”, ma il suo spunto non viene colto fino in fondo. I tempi sono stretti, ma la Gerini ha voglia di rimanere: “Ma che, c’hai da fare? Devi andare a cena?” dice la Gerini a Manlio Castagna, vicedirettore artistico del Festival che guida gli incontri in sala. Insomma, si tratterrebbe volentieri. Per oggi non si può, però. Ma se vuole, magari, fino al 27 luglio…

19.48 “Il mio ruolo preferito? Iris Blond, perché mi sono sempre sentita molto vicina a quel personaggio: un’anticonformista, una che voleva esser diversa, che ama cantare, un po’ pazzerella come me. Carlo lo ha portato con sé in una lezione di cinema negli Usa ed è piaciuto. E’ un film molto bello, che mescola sorrisi e

19.46 “I miei genitori mi hanno supportato: mio padre ha sempre adorato il cinema ed è orgoglioso di avere una figlia attrice, mia mamma era disperata, ma con una santa pazienza mi ha accompagnato a tutti i provini, fin quando non sono stata maggiorenne”.

19.44 Domanda a tema musicale per la Gerini, che al suo attivo ha anche un album. “Ascolto ogni tipo di musica, quello che mi date da cantare canto. E ascolto di tutto, da Katy Perry a Timberlake.

19.40 “Questo è un momento critico per il cinema, ma è anche un momento creativo: penso a film ‘diversi’, magari anche commedie ma non stereotipate… Penso a Song ‘e Napoli… Anche in questo Be Different. Criticato Zalone, ma anche quel film fa una riflessione sopra le righe su situazioni reali. Ma ci sono stati film bellissimi come quello di Virzì, di Andò: il punto è che la produzione non difende il cinema. Se non si fanno certi numeri il film viene tolto dalle sale, senza nemmeno dargli tempo. Ma il nostro cinema è internaizonale: pensiamo a quel che abbiamo vinto. Abbiamo autori, registi, attori… abbiamo tutte le potenzialità, le carte in regole per proporre dell’ottimo cinema nel mondo”.

19.38 Xosa è cambiato dalla mia prima scena all’ultima? Il ruolo di una ragazzina viziata in un film con Lino Banfi… L’ultima che mi viene in mente, invece, l’ho girata con quel ‘pazzo’ di Marco Bocci: era un inseguimento, ma non ha voluto lo stuntman. Doveva fuggire con l’auto e alla fine me lo son visto fare un testacoda e infilarsi in un campo di grano per 60-70 mt. Un pazzo…”.

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19.33 Com’è stato lavorare con Tornatore? “Tutti mi hanno detto che era cattivo, molto esigente. Ma con me è stato molto dolce e tranquillo. Abbiamo lavorato molto sull’inespressività del mio personaggio. Lui costruisce la scena partendo dalla luce, cerca il punto macchina, vede l’inquadratura quasi come una visione mistica… crea, davvero. E pur di fare quel film … io stavo lavorando con Roberto Andò, di Palermo, Giuseppe è di Bagheria, quindi gran rivalità. Con Andò giravo a Siracusa, con Giuseppe a Trieste, facevo avanti e indietro cambiando tinta di capelli…”.

19.31 Uno dei suoi ultimi film è “A proposito di Freud” ma le si domanda se è stato più difficile imparare la lingua dei segni o il latino? “Il latino l’ho studiato 5 anni al Classico, la LIS non l’ho imparata ma mi piacerebbe tanto”.
19.20 “Io un’icona? Ma quando mai. Io devo semre imparare qualcosa e poi quando mi trovo in queste situazioni mi stupisco dell’affetto. Merito anche delle scelte, dei film nei quali ho lavorato… Però io sapevo dove volevo andare: io non mi aspettavo di fare quel che sto facendo, ma lo volevo con tutta la mia determinazione, con tutta me stessa, con tanti sacrifici anche”.

19.25 “Crescere è davvero una fatica. E’ difficilissimo. C’è un momento nella nostra vita in cui vogliamo omlogarci, solo dopo si capisce quanto sia importante la diversità. Nel mio lavoro la diversità ci permette di non andare ‘mai di moda’: se vai di moda non sei mai uguale a nessuno. Viva la differenza!”

19.23 “Ho appena finito di girare un film, 5 giorni fa. Sono fresca del set con Marco Bocci, che è stato un partner fantastico. Una sintonia di base che non sempre si trova. Mi piacerebbe girare ancora con lui. Anche se di questi tempi si tende a non riconfermare le coppie per non fare cose ‘uguali’, Ma a me piacerebbe molto”.

19.21 Vieni paragonata a Monica Vitti, che noi immaginiamo sempre accanto a Sordi. Tu hai un tuo partner d’elezione? “Beh, sì, Carlo Verdone, con cui ho fatto tre film ed è un record. Quando avevo la vostra età ero una sua fan e ho coronato il sogno di fare dei film con lui. La chimica con il partner non è scontata. Ho trovato ottimi feeling con Luca Argentero,

19.20 “Ti sei mai sentita impreparata per un ruolo? “Io non mi sento mai preparato. Io arrivo ‘infarinata’ sul ruolo, ma mai troppo preparata. Al cinema non è come al teatro , non devi conoscere tutta la parte subito, scopri il ruolo giorno per giorno scena per scena”

19.15 La prima domanda per Claudia Gerini, accolta da grandi applausi, riguarda l’inizio della sua carriera:

“Ho sempre voluto fare parte del mondo dell’intrattenimento, mi piaceva il palco e così mi sono iscritta a un concorso, l’ho vinto e ho iniziato a fare casting di pubblicità quando ancora non c’erano molti mezzi per emergere, come i reality”.

Per Claudia Gerini un Blue Carpet bagnato al Giffoni Film Festival, quindi fortunato. Ora è in sala Truffaut a parlare con i ragazzi.

Claudia Gerini