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Steven Spielberg racconta “Lo Squalo”

Steven Spielberg racconta ai suoi fan il suo film “Jaws” del 1975

di carla
pubblicato 1 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:47

Amo il film “Lo Squalo” di Steven Spielberg. Lo amo. Lo rivedo sempre molto volentieri. Un paio di anni fa avevo scritto un post sul film scoprendo cosette interessanti e oggi vi propongo uno splendido articolo di Empire in cui Steven Spielberg apre il suo libro dei ricordi per raccontare la storia del suo capolavoro tramite alcuni oggetti. Vediamoli insieme.

Il Soggetto

Spielberg: Peter Benchley, autore del romanzo “Jaws” scrisse la prima bozza. Poi sono andato nel sud della Francia e ha trascorso tre settimane con Dick Zanuck che scrisse un intero script ma non mi piacque molto, anche se alcune delle scene sono nel film. Poi è entrato nel progetto Carl Gottlieb ed ha fatto un grande lavoro sui personaggi e sul senso dell’umorismo.

Il Dente di Bruce

Spielberg: ho avuto un rapporto di amore-odio con quello squalo meccanico. Da un lato ha causato ritardi senza precedenti nelle riprese. D’altra parte, ci ha regalato un capolavoro. Ho un rapporto di amore-odio con lui: io lo odiavo allora, lo amo adesso. Ho chiamato lo squalo Bruce dal nome del mio avvocato, Bruce Ramer. Certo, il mio avvocato ha un grande senso dell’umorismo. Certo, ho sempre pensato che nessuno sarebbe mai venuto a vedere il film. Ho sempre pensato che fosse un esercizio di completa inutilità.

Bruce

Spielberg: Nel 1974 non siamo riusciti a fare una bocca che si apriva e si chiudeva. Ora potremmo farlo. Ma l’artista degli effetti speciali Bob Mattey non era in grado di risolvere il problema, allora. Penso che se dovessi rifarlo in CG, esaurirei le emozioni, il brivido di quando avete visto lo squalo la prima volta. Quindi se avessi girato uno squalo digitale, lo squalo sarebbe apparso troppe volte.

lo-squalo-quint

La bocca di Squalo sull’Orca

Spielberg: Un’enorme bocca di squalo è stata montata, dallo scenografo Joe Alves, sulla parte anteriore della barca denominata Orca. Volevo far vedere a tutti che Quint è un cacciatore, un assassino di qualsiasi cosa con la pinna.

L’ancora dell’Orca

Spielberg: Spesso mi sedevo sulla barca quando avevo un attacco di ansia. Mi sedevo e rivivevo l’esperienza delle riprese, ma non le parti belle, solo le parti cattive. Poi un giorno, ero arrivato alla barca per un appuntamento con i miei flashback e l’Orca non c’era più. Mi avvicinai alla fine del molo e vidi pezzi di legno che galleggiavano sull’acqua. Scoprii che a causa della quantità di muffa e marciume e di termiti, qualcuno aveva tagliato letteralmente l’Orca in un milione di pezzi. Diedi fuori di testa ma almeno avevo finito di andare sulla barca per torturarmi. Erano rimaste solo le eliche e l’ancora.

L’elica dell’Orca

Spielberg: Abbiamo avuto due Orche. Abbiamo avuto una barca principale e un’Orca che è stata costruita per poi affondare. Ricordo solo lo spazio limitato – era una barca di 15 metri – e il fatto che siamo stati tutti sulla stessa barca per mesi. Oggi sarebbe tutto in digitale. Allora era tutto fatto in casa. E mi manca questo aspetto. Non è che mi manca la tortura di tutto questo, adoro il fatto che tutti i ragazzi e le ragazze della troupe hanno dovuto usare l’iniziativa e la furbizia per capire come fare il film.

La testa di Ben Gardner

Spielberg: Craig Kingsbury, un pescatore locale, ha interpretato Ben Gardner. La mia direttrice del casting, Shari Rhodes, lo ha trovato per me. Stavo cercando un marinaio molto abbronzato e salato e la reputazione di Craig Kingsbury lo hanno preceduto. Siamo arrivati sull’isola e tutti hanno sentito delle storie su Craig Kingsbury e tutti dicevano che era come un moderno Quint. Così ho incontrato Craig – era un marinaio con un luccichio negli occhi – e gli ho chiesto se voleva essere nel film e mi ha chiesto quanto ero disposto a pagarlo. Ho detto, “Beh, non molto, ma se il film verrà ricordato, sarai ricordato!”.

lo-squalo-Richard Dreyfuss e Roy Scheider

Premi Oscar 1976

Miglior montaggio a Verna Fields. Gli altri film candidati erano: Quel pomeriggio di un giorno da cani, L’uomo che volle farsi re, I tre giorni del Condor, Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Miglior sonoro. Gli altri film candidati erano: Funny Lady, Hindenburg, Stringi i denti e vai!, Il vento e il leone.

Miglior colonna sonora a John Williams. Gli altri film candidati erano: Birds Do It, Bees Do It, Stringi i denti e vai!, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il vento e il leone.

Nomination Miglior film. Vinse: Qualcuno volò sul nido del cuculo. Gli altri film candidati erano: Barry Lyndon, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Nashville.