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Maze Runner – Il labirinto: le recensioni dagli Usa

Leggiamo insieme le recensioni Americane del film “Maze Runner – Il labirinto”

di carla
pubblicato 14 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:37

E’ uscito l’8 ottobre scorso il film Maze Runner – Il labirinto diretto da Wes Ball, tratto dal romanzo “Il labirinto” di James Dashner e interpretato da Will Poulter, Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster, Patricia Clarkson, Aml Ameen, Ki Hong Lee, Jacob Latimore, Chris Sheffield, Blake Cooper, Joe Adler, Dexter Darden, Carl Greene, Randall D. Cunningham, Alexander Flores. Dopo aver letto la nostra recensione, oggi vi propongo i commenti dei critici Americani. Su Rotten, mentre scrivo, il film ha ricevuto il 63% di pareri positivi. A voi è piaciuto? Pronti al seguito?

Bruce Diones – New Yorker: è un territorio familiare, ma è realizzato con stile.

Ken Hanke – Mountain Xpress (Asheville, NC): La sceneggiatura è intelligente, i personaggi sono sorprendentemente ben definiti, e la recitazione è sopra la media. Voto: 3.5 / 5

Annlee Ellingson – L.A. Biz: Il finale solleva più domande che risposte.

Robert Roten – Laramie Movie Scope: Il film funziona finché il labirinto rimane un mistero. Quando le spiegazioni arrivano alla fine, tutto cade a pezzi. Voto: C +

Philippa Hawker – Sydney Morning Herald: sembra avere un eco de “Il signore delle mosche”; ma sembra avere anche gli ingredienti di un film sui prigionieri di guerra della Seconda Guerra Mondiale, come “La grande fuga” o “Stalag 17”. Voto: 3/5

David Kaplan – Kaplan vs Kaplan: Gli effetti speciali e il mistero sono sufficienti per sostenere l’interesse.

Elias Savada – Film Threat: Sento odore di popcorn. Sento odore di franchising. Voto: 3.5 / 5

Perry Seibert – TV Guide Movie: Per i primi cinque minuti, “The Maze Runner” riesce a disegnare il suo strano mondo. Purtroppo diventa rapidamente noioso. Voto: 1.5 / 4

James Vernière – Boston Herald: Un’altra traballante favola distopica basata su un romanzo dimenticato da Dio? No, grazie. Voto: D

Sean O’Connell – CinemaBlend.com: Sono curioso di scoprire cosa succede dopo. Ci può essere un complimento più grande? Voto: 3.5 / 5

Julian Roman – MovieWeb: ben recitato, ben diretto, un risultato molto originale. Voto: 3.5 / 5

Mike Scott – Times-Picayune: è abbastanza intenso e divertente per invogliare il pubblico all’inevitabile sequel. Voto: 3/5

Tim Martain – The Mercury: un grande inizio. Voto: 3.5 / 5

Kirk Baird – Toledo Blade: Il film si basa troppo sul potere del suo mistero. Ma più andiamo in fondo, meno interessante diventa la storia. Voto: 2/5

Jeffrey Lyles – Jeffrey Lyles Movie Reviews: Ricco di emozioni, sorprese audaci e interpretazioni convincenti, non è un semplice imitatore di “Hunger Games”. Voto: 9/10

Nell Minow – Beliefnet: un dramma avvincente. Voto: B

Bill Gibron – Film Racket: divertente e intrigante. Voto: 4/5

Bill Zwecker – Chicago Sun-Times: ben recitato e intelligente. Voto: 3.5 / 4

Linda Barnard – Toronto Star: un dialogo banale e un finale ridicolmente stupido. Voto: 2.5 / 4

Drew Taylor – The playlist: privo di trama, sfumatura, o dimensionalità. Voto: D

Jon Niccum – Kansas City Star: Un’avventura divertente che sembra un misto tra “Il signore delle mosche” e “Cube”. Voto: 2.5 / 4

Rafer Guzman – Newsday: Anche se a volte sembra calcolato e meccanico, è anche solido, ben realizzato e divertente. Voto: 3/4

Travis Hopson – Examiner.com: “Il signore delle mosche” con un tocco di “Hunger Games”. Voto: 3.5 / 5