Home Box Office L’orribile Natale del cinema italiano al box office, aspettando i Miracoli di Siani

L’orribile Natale del cinema italiano al box office, aspettando i Miracoli di Siani

Alessandro Siani riuscirà a moltiplicare gli incassi di un Natale assai deludente?

pubblicato 31 Dicembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 19:18

Domani, in una quantità enorme di copie che lo accompagneranno fino al weekend del 10/11 gennaio, sbarcherà nelle sale italiane Si accettano Miracoli di Alessandro Siani. A lui, al comico napoletano che lo scorso anno ha fatto boom con Il Principe Abusivo, gli esercenti si appellano, in ginocchio e pregando, neanche fosse San Gennaro. Perché il Natale appena trascorso è stata la ciliegina sulla torta di una stagione nera, nerissima per il botteghino di casa. La moltiplicazione delle commedie all’italiana che hanno invaso i cinema del Bel Paese non ha ovviamente giovato alle casse, com’era facilmente intuibile, spezzettando gli incassi e finendo così per rovinare le feste a tutti. Meglio i prodotti esteri, vedi gli 11.195.843 euro de Lo Hobbit 3 (verranno superati i 12.625.000 euro di Smaug del 2013), i 5 e passa di Big Hero 6 (irragiungibile Frozen), i 4 e passa de L’amore bugiardo – Gone Girl e gli oltre 2 milioni raccolti in 5 giorni dall’orsetto Paddington.

Persino Il ricco, il povero e Il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo, 3° incasso di stagione con 10.292.101 euro, non può realmente brindare. 4 anni fa l’ultimo film del trio, La banda dei Babbi Natale, rastrellò 21.438.000 euro. Anche nel 2008, con il terribile Il Cosmo sul Comò, fecero di meglio con 13.122.000 euro. E quello fu il loro peggior incasso cinematografico in 17 anni di carriera. Vero è che lo sfruttamento da sala non è ancora finito, ma l’arrivo monster di Siani (650 copie) finirà per togliere ossigeno a molti dei titoli italiani ancora in cartellone, aumentando ulteriormente il lamento generale. L’ex dominatore delle feste nazionali, Aurelio De Laurentiis, ha addirittura toccato il fondo. Un Natale Stupefacente non è ancora arrivato ai 5 milioni di euro. Colpi di Fortuna e Colpi di Fulmine, ultimi due cinepanettoni targati Neri Parenti, chiusero la corsa con 10 milioni. E attenzione perché già in quel caso era doveroso parlare di incassi ‘deludenti’. I peggiori degli ultimi 15 anni per il produttore Filmauro, per anni abbondantemente sopra i 20 milioni finali (addirittura 28.297.578 euro nel 2002 con Natale sul Nilo). Proprio Neri Parenti, che ha provato a sfidare l’ex datore di lavoro con Ma tu di che segno 6?, ha invece finito per incrociare il suo secondo peggior incasso degli ultimi 3 lustri dopo Amici Miei – come Tutto ebbe Inizio, nel 2011 fermatosi ai 3.333.000 euro. Ma in quel caso senza uscita natalizia. Meno di 4 milioni gli euro incassati dal film distribuito dalla LuckyRed.

Male, malissimo anche il ‘contro-cinepanettone’ di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, autori di Boris. Poco più di 2 milioni di euro per Ogni Maledetto Natale, impreziosito da un cast mostruoso eppure quasi del tutto snobbato. A pagare la stagione ‘orribile’ del genere persino Luca Miniero, da anni chiamato ‘Luca Miniera’. La scuola più bella del mondo non è andato oltre i 5.921.457 euro. Un boss in salotto, uscito a gennaio, fece oltre il doppio con 12.311.441 euro, per non parlare dei ‘casi’ Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord. Anche l’ottimo Scusate se Esisto! di Riccardo Milani, uscito un mese fa, si è fermato prima dei 5 milioni e mezzo, contro gli 8.508.000 euro raccolti da Benvenuto Presidente! lo scorso anno. Solo Ficarra e Picone, grazie agli 8 milioni di euro incassati da Andiamo a quel Paese, sono riusciti a migliorarsi, facendo meglio di Anche se è amore non si vede (6 milioni nel 2011), La Matassa (7 e mezzo nel 2009) e Il 7 e l’8 (7.7 nel 2009). Per il resto una strage.

A piangere troviamo un Premio Oscar, Gabriele Salvatores, uscito con le ossa rotte dall’esperienza Il Ragazzo Invisibile. 8 milioni di euro di budget, una battente campagna promozionale e un sequel di fatto già in pre-produzione. Ma solo 3 milioni di euro in cassa. Peggio del già non esaltante Educazione Siberiana, nel 2011 fermatosi a quota 4.378.000 euro. Una doccia gelida per il cinema italiano, che almeno in questo caso aveva provato ad osare, a fare altro, a guardare a generi a noi ‘sconosciuti’, fallendo l’obiettivo. Perché a partire da domani, come sempre accade da anni, saremo tutti in attesa del ‘Miracolo’ firmato ‘commedia all’italiana’. Insomma Alessandro Siani, pensaci tu.