Home Premio Oscar Oscar 2015, epic fail Michael Keaton, aveva il discorso da vincitore in mano – il video

Oscar 2015, epic fail Michael Keaton, aveva il discorso da vincitore in mano – il video

Eddie Redmayne ha rovinato la festa da Oscar a Michael Keaton

pubblicato 24 Febbraio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 17:49

Partiamo dal principio. Grazie al film La teoria del Tutto il giovane Eddie Redmayne ha vinto ai Golden Globe, ai Bafta, agli Hollywood Film Awards, ai New York Film Critics e soprattutto agli Screen Actors Guild Awards, vera cartina tornasole da ‘Oscar’. Il suo principale rivale, ovvero lo straordinario Michael Keaton di Birdman, aveva risposto con i Satellite Awards, un altro Golden Globe (ma nella categoria commedia), un SAG (ma legato al cast del film) e con l’Independent Spirit Award.

Vuoi o non vuoi tutti, ma proprio tutti, davano Eddie Redmayne vincente agli Oscar. Previsione poi più che azzeccata, visto il trionfo del rosso britannico, e da molti scommettitori presa in pieno. Gli stessi bookmakers davano la vittoria di Eddie ad 1.30, con Keaton lontano a quota 3.00. Insomma la statuetta di Redmayne è stata tutt’altro che una sorpresa, eppure l’immenso Michael, prima nomination a 63 anni, c’aveva davvero fatto la bocca.

Come dimostrato da un video che è diventato virale on line, Keaton aveva già tirato fuori il biglietto per i canonici ringraziamenti di rito post trionfo. Dinanzi ad un Redmayne emozionatissimo sul palco scopriamo l’attore di Birdman ‘nascondere’ il foglietto dentro la giacca. Deluso da un Oscar che probabilmente sentiva suo, contro ogni pronostico della vigilia. Forse perché la serata aveva ‘virato’ nei confronti di Inarritu, eletto non solo miglior regista ma anche miglior sceneggiatore. Al momento della proclamazione di Eddie il ‘rivale’ applaude e sorride amaramente, per poi cedere in seconda battuta alla ‘cancellazione’ delle prove.

Peccato che alla rete non sfugga nulla, nella speranza che per Keaton, in Birdman immenso, già scippato alla Mostra di Venezia e a detta di chi scrive vero vincitore morale di stagione, possa ricapitare in futuro un’occasione tanto ghiotta. Perché quella statuetta, il grande Michael, se la meriterebbe tutta.

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