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Insurgent: le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Cosa pensano i critici di “Insurgent”? Scopriamolo insieme

di carla
pubblicato 23 Marzo 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 17:17

La settimana scorsa è uscito nei nostri cinema The Divergent Series: Insurgent, seconda parte della trilogia iniziata con Divergent. Questo film vede la regia di Robert Schwentke ed è interpretato da Shailene Woodley, Theo James, Miles Teller, Jai Courtney, Kate Winslet, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, Naomi Watts, Maggie Q, Ray Stevenson, Jonny Weston, Octavia Spencer, Suki Waterhouse, Rosa Salazar, Daniel Dae Kim, Mekhi Phifer, Emjay Anthony. Dopo la nostra recensione e le curiosità, oggi leggiamo insieme i commenti dei critici Americani e Italiani. Mentre scrivo il film ha ricevuto, su RottenTomatoes, il 36% di voti positivi (Divergent ora è a quota 41%). A voi è piaciuto?

Daniel M. Kimmel – New England Movies Weekly: Shailene continua ad essere un’attrice da guardare… Voto: 3.5

Jesse Hassenger – AV Club: Insurgent ha più azione rispetto a Divergent, ma non c’è più molto entusiasmo. Voto: C

Josh Bell – Las Vegas Weekly: Insurgent è più emozionante e più accattivante rispetto al suo predecessore. Ma i suoi personaggi non sono più interessanti. Voto: 2.5 / 5

Eric Henderson – Slant Magazine: Una versione del socialismo drasticamente semplificata accompagnata con una sana dose di spavalderia guerrafondaia. Voto: 2/4

Michael Phillips – Chicago Tribune: Gli attori sono più o meno il salvataggio di questo franchise. Voto: 2.5 / 4

Anthony Morris – The Vine: l’interpretazione di Shailene Woodley è abbastanza forte: forse essere Divergente è solo un’altra parola per star power.

Leigh Paatsch – Herald Sun (Australia): Del cast in evidenza, solo Shailene Woodley raggiunge davvero un impatto duraturo in questo episodio, anche se la scrittura maldestra a volte la lascia un po’ troppo esposta. Voto: 2.5 / 5

Carla Meyer – Sacramento Bee: Lungo e violento, ma manca lo slancio narrativo, è un sequel inferiore al già mediocre Divergent. Voto: 1.5 / 4

Randy Myers – San Jose Mercury News: in “Insurgent” i colpi di scena e gli sviluppi irrobustiscono la storia e contribuiscono a definire ulteriormente i personaggi. Voto: 3/4

Cara Nash – FILMINK (Australia): lo script non corrisponde agli spettacolari effetti speciali in mostra, ma è ancora una corsa avvincente.

Joe Neumaier – New York Daily News: Shailene Woodley, grande in “The Spectacular Now” e “Colpa delle stelle” è una star d’azione monotona. Voto: 1/5

Sean O’Connell – CinemaBlend.com: Il secondo capitolo della serie è moderatamente coinvolgente, ma è chiaro che l’impatto del franchise è inevitabilmente peggiorato. Voto: 3/5

Rebecca Pahle – Film Journal International: il fratello minore di Hunger Games riesce solo ad essere noioso e senza gioia.

Robbie Collin – Daily Telegraph: “So che questo non ha alcun senso,” dice Tris “ma devi fidarti di me.” Difficilmente si potrebbe chiedere una battuta più onesta di questa. Voto: 2/5

Peter Debruge – Variety: Forse invece di dividere il terzo libro in due film, avrebbero dovuto considerare di unire i primi due in uno.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Primo sequel per Kate Winslet, apatia narrativa totale, come un piatto già non riuscito bene e insapore ma servito di nuovo e riscaldato: in questo futuro mancano proprio avventura e tensione, come un gioco dell’oca senza dadi.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Con l’ingresso nella stanza di scrittura dello sceneggiatore «Oscar» Akiva Goldsman, il copione risulta più concentrato ed essenziale; e, ridondanza di movimenti di camera a parte, il tedesco Robert Schwentke, subentrato a Neil Burger, si conferma valido regista di cinema d’azione. Ma è sulla protagonista Shailene Woodly/Tris che si gioca la scommessa: sarà in grado di strappare lo scettro di eroina post-apocalittica a Jennifer Lawrence/Katniss che lo detiene saldamente? (…) Gran parte di Insurgent è imbastita sulle angosce di questa sedicenne guerriera, tanto ardita quanto lacerata dai sensi di colpa: stavolta la Woodley la incarna con maggior autorevolezza, il sapiente taglio corto le dona, e le sue ansie di identità non mancheranno di creare immedesimazione nel pubblico adolescenziale.

Roberto Nepoti – la Repubblica: Riciclaggio di più saghe (Matrix incluso), un film che pare fatto per tutelare i posti di lavoro di star sui quaranta: Kate Winslet, Naomi Watts, Ashley Judd.