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Pesci d’aprile e cinema: 10 bufale da grande schermo

Blogo festeggia il 1° aprile con 10 bufale legate al cinema.

pubblicato 1 Aprile 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 17:01

Oggi è il 1° aprile e come di consueto questa famigerata giornata sarà accompagnata dalla canonica serie di scherzi e bufale all’insegna del tradizionale Pesce d’aprile.

Quindi quale migliore occasione per raccogliere 10 bufale di stampo squisitamente cinematografico confezionate ad arte, date in pasto ai media e che grazie al passaparola hanno raggiunto la grande platea, sino ad assumere un mostruosa consistenza mediatica, come accaduto per molte leggende metropolitane.

Per stilare la nostra classifica abbiamo attinto sia dal passato con bufale di stampo “complottista” che dal presente con alcuni recenti e piuttosto riusciti “Pesci d’aprile” che grazie ad internet hanno assunto imbarazzanti proporzioni globali.

1. L’allunaggio di Armstrong filmato da Kubrick

Questa della finta missione Apollo fa parte della mitologia complottista di sempre (vedi il film Capricorn One) e in questo caso si aggiunge la “complicità” di un regista leggendario come Stanley Kubrick assoldato dal governo al fine di rendere perfetta la simulazione.

Secondo la tesi complottista nel 1968 Kubrick, dopo aver girato 2001: odissea nello spazio, viene segretamente convocato dal governo americano per realizzare i filmati di un finto allunaggio. il regista costretto al silenzio avrebbe poi disseminato il film Shining di allusioni e messaggi nascosti per svelare la gigantesca messa in scena della missione Apollo 11. Per dissipare ogni dubbio vi consigliamo Il libro “Luna, sì ci siamo andati” di Paolo Attivissimo (scaricabile gratuitamente qui) che smonta ogni tesi al riguardo.

2. I filmati di The Blair Witch Project

L’incredibile successo tutto mediatico di The Blair Witch Project nasce da dubbi instillati in una furba campagna di viral marketing legata al film, che all’epoca dell’uscita sfruttò internet per dare una presunta veridicità a parte degli eventi narrati nel film e di contro alla pellicola ben realizzata, ma piuttosto modesta, un surplus di appeal che trasformò l’operazione in un fenomeno.

3. Il fake trailer di Legend of Zelda

Questo è un Pesce d’aprile piuttosto elaborato messo in scena dal sito di videogames e cinema IGN che all’epoca presentò ai propri lettori l’annuncio del trailer ufficiale di un segretissimo progetto che riguardava un presunto adattamento live-action del leggendario videogioco Legend of Zelda, chiaramente ad oggi non vi è stato alcun adattamento del videogame se non un fan film ancora in fase di sviluppo.

4. La carriera hip hop di Joaquin Phoenix

Presentato alla sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia il falso mockumentary I’m Still Here, con protagonista l’attore Joaquin Phoenix in crisi mistico-artistica che si dava all’hip-hop, ha avuto una laboriosa progettazione con la regia dell’amico Casey Affleck e l’apparizione di un barbuto e monosillabe Phoenix nientemeno che al David Letterman Show.

5. Il fantasma di “Tre scapoli e un bebè”

Eccoci alla famosa scena con fantasma tratta dalla commedia Tre scapoli e un bebè. Durante questa famigerata scena seminascosto da una tenda, apparirebbe il fantasma di un bambino di nove anni rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dal fucile del padre alcuni anni prima nella casa in cui vennero girate alcune scene del film (alla faccia della trovata di marketing per un film per famiglie).

A quanto sembra la “fantasmatica” sagoma altro non era che una sagoma fotografica raffigurante Jack (Ted Danson) in smoking e cappello realizzata In realtà per una scena di una pubblicità di cibo per cani interpretata da Jack e poi tagliata dalla versione finale del film. Per quanto riguarda invece il ragazzo che morì nella casa, in realtà tutte le scene in interni del film sono state girate in uno studio di Toronto, quindi non vi è nessuna abitazione infestata.

6. Werner Herzog a caccia del mostro di Loch Ness

Il formato è il medesimo utilizzato in The Blair Witch Project, infatti Incident at Loch Ness di Zak Penn è un falso documentario che stavolta coinvolge nientemeno che il regista Werner Herzog e il “dietro le quinte” di un suo fantomatico progetto mai realizzato. Il film, interamente di finzione, racconta gli eventi accaduti durante le riprese del documentario “Enigma of Loch Ness”, sul leggendario mostro del lago scozzese, attraverso le immagini del documentario “Herzog in Wonderland”.

7. Gli scherzi da sala di William Castle

William Castle uno dei piu famosi produttori di horror della storia di Hollywood se ne inventò parecchie per sorprendere il pubblico dei suoi film, da finte polizze sulla vita la cui stipula era consigliata prima della proiezione dei suoi film o finti infermieri nella sala per intervenire in caso di malori durante la visione, fino a far svolazzare uno scheletro sulla platea durante le proiezioni, l’utilizzo di occhialini 3D con una sola lente e poltrone particolarmente “reattive”.

8. Bigfoot e Il pianeta delle scimmie

Senza dubbio il filmato più famoso del mitologico Bigfoot è quello girato dalla coppia Roger Patterson and Bob Gimlin. Leggenda vorrebbe che alla burla abbia partecipato il truccatore premio Oscar John Chambers e che il costume indossato per la sequenza sia stato realizzato con resti di costumi e make-up creati dall’artista per Il pianeta delle scimmie, ovviamente Chambers ha sempre negato ogni coinvolgimento.

9. Lo snuff-movie di Ruggero Deodato

Nella nostra classifica non poteva mancare il controverso Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, data la veste “mockumentary” e le numerose violenze su animali mostrate su schermo. Il film al centro di una campagna di censura venne addirittura tacciato di celare sequenze “snuff”, cioè di mostrare tra un effettaccio e l’altro qualche sequenza reale di omicidi e cannibalismo…beata ingenuità.

ATTENZIONE: sconsigliamo vivamente la visione del video agli spettatori più sensibili.

10. Lo Hobbit in 4D e bufale del “Quarto tipo”

Chiudiamo con un paio di bufale che hanno coinvolto sia addetti ai lavori che spettatori. Nel caso degli addetti ai lavori ricordiamo la notizia circolata online che il prequel Lo Hobbit sarebbe stato girato in un fantomatico 4D, uno “scoop” che è riuscito a trarre in inganno sia siti specializzati che carta stampata.

Per quanto riguarda invece gli spettatori ricordiamo la schiera di ufologi della domenica che hanno ritenuto che il palesemente finto nonché pessimo mockumentary sui rapimenti alieni Il quarto tipo di Olatunde Osunsanmi celasse un qualche fondamento di verità. Vedi la protagonista Milla Jovovich che nell’incipit del film millanta eventi reali mentre allo spettatore viene lasciato intendere che nel film sia intervistato uno dei veri protagonisti della vicenda (la “vera” dottoressa Tyler in realtà un’attrice come il resto dei partecipanti al film).

Fonte | The Quietus/IGN

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