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Berserk L’epoca d’oro – Capitolo III L’avvento: 19 e 20 maggio 2015 al cinema

Il finale della celebre saga dark fantasy di Kentaro Miura arriva al cinema sedotto da carne, sangue, violenza il lato più oscuro del male

di cuttv
pubblicato 16 Maggio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 15:50

Per gli appassionati di anime sul grande schermo, il 19 e 20 maggio 2015 arriva per la prima volta al cinema anche il capitolo finale dell’epica saga manga di Berserk (ベルセルクBeruseruku), scritta e illustrata da Kentaro Miura.

Un viaggio nell’oscurità dell’Epoca d’Oro, con un’eclissi destinata a segnare il destino dei protagonisti, uomini dai muscoli d’acciaio e assassini esotici, mostri immortali e demoni in un medioevo fantastico spietato e violento, come quello reale, con una profusione di torture e mutilazioni, carne e sangue.

“Guts torna dai Falchi e scopre che, dopo la sua partenza, Griffith è stato catturato e fatto prigioniero dalle truppe del Re di Midland. Guts, Casca e i Falchi partono subito alla volta del castello di Midland per salvare la loro guida. Una volta giunti nelle terribili segrete in cui è rinchiuso, grazie all’aiuto della principessa Charlotte, devono affrontare un’atroce realtà: Griffith non è più il fiero guerriero di un tempo; dopo mesi di strazianti torture e terribili mutilazioni, è un uomo agonizzante, in fin di vita, che ha perso l’uso degli arti e della parola.

Guts, Casca e tutti gli altri compagni sono in preda al panico ed alla disperazione, ignari dell’inimmaginabile pericolo che li attende con l’arrivo di un’eclissi. Durante questo evento, Griffith, sedotto dal lato più oscuro del male, dovrà infatti intraprendere una durissima scelta per raggiungere i suoi obiettivi.”

Un film alla ricerca del significato dell’esistenza che promette sequenze ad alto tasso di adrenalina, scene che nascondono insidie anche dietro l’idillio, attenzione per i dettagli, sfondi pittorici e un realismo scaturito dalla fusione della migliore tradizione dell’animazione 2D ,con le tecnologie digitali e il motion capture con attori veri.

Dopo Berserk L’epoca d’oro – Capitolo I: L’uovo del Re dominatore e Berserk e L’epoca d’oro – Capitolo II: La conquista di Doldrey, la Berserk Saga Project diretta da Toshiyuki Kubooka, Berserk L’epoca d’oro – Capitolo III L’avvento (Berserk: Ohgon jidai hen 3 – Kôrin) arriva nelle sale italiane, solo il 19 e 20 maggio 2015, distribuito da Koch Media.

Le origini di Berserk

Prima di diventare una delle serie animate giapponesi più amate di sempre, un vero e proprio cult che ha catturato l’attenzione del pubblico di appassionati di mezzo mondo, BERSERK è nato come spettacolare fumetto di Kentaro Miura.
Correva l’anno 1989 e Miura, disegnatore oggi popolarissimo nato a Chiba nel 1966, faceva il suo ingresso trionfale nel mondo del professionismo dei manga, dopo una lunga gavetta e un tratto grafico che a molti ricorda quello di Ken il Guerriero della coppia Tetsuo Hara-Buronson. Un design muscoloso, dettagliato e attento ai particolari. L’occasione si presenta all’incirca nel 1988 con la realizzazione di un fumetto di appena 48 pagine, oggi noto come Berserk Prototype, che gli fa vincere un premio importante e lo avvicina proprio al mito della giovinezza, Buronson. Quest’ultimo lo convoca come assi- stente del suo Ourou, fumetto storico dall’andamento fantastico che non lesina scene forti e violente. È il trampolino di lancio che permette a Miura di iniziare la serializzazione del suo Berserk sulle pagine del periodico a fumetti “Animal House” (e successivamente dalle ceneri di quest’ultimo, “Young Animal” della casa editrice Hakusensha). Il successo dei primi volumetti è tale che da allora la saga dark fantasy del disegnatore non si è più fermata.
La novità proposta da Miura con il suo fumetto faceva un po’ a botte con gli scenari fantastici dei manga per ragazzi e dell’u- niverso videoludico particolarmente in voga grazie a Dungeons & Dragons. La sua visione di un medioevo oscuro affollato da spadaccini, mercenari, regni in lotta perpetua, demoni e oscure presenze annidate nelle foreste esalta al tempo stesso un eroismo intriso di nobili valori, amicizia e coraggio. Guts lo spadaccino ombroso e taciturno, che si accompagna a una spada di dimensioni spropositate, è il personaggio chiave di una storia che ben presto si trasforma in un triangolo di passione e odio. Sulla sua strada solitaria, infatti, si fa avanti il fascinoso Griffith, il comandante di un piccolo esercito di mercenari (chiamato La squadra dei falchi), in cui c’è anche una fanciulla bruna, Casca, che ovviamente accenderà il cuore di Guts.
A frantumare quell’equilibrio, in realtà già precario, ci penserà l’ambizione sfrenata di Griffith. E quando tutto precipiterà nel caos, il Male si avventerà sui protagonisti di Berserk, portandoseli via con sé in un orrore indescrivibile che reclamerà vendetta.

Berserk anime al cinema

Note di produzione

Il desiderio di tornare a confrontarsi con l’animazione avviene nel 2008, quando l’editore di Kentaro Miura fa sapere che l’autore è interessato a un nuovo adattamento animato, ma questa volta per il grande schermo. Il produttore Eiichi Kamagata, che ha da poco avviato una compagnia tutta sua, la Lucent Pictures Entertainment, si fa avanti e ottiene semaforo verde per lavorare al progetto asso- ciandosi al celebre Studio 4°C (noto al pubblico per alcuni video- giochi e per i cortometraggi visionari di Koji Morimoto, nonché per l’elevata qualità delle sue animazioni). Il 30 maggio 2008 viene presentato un film pilota di appena settanta secondi per mettere in rilievo le qualità degli artisti dello studio.
Anche la scelta del regista titolare appare una scommessa: To- shiyuki Kubooka, classe 1963, ha militato come animatore presso lo studio Gainax (celebre, fra gli altri, per Evangelion) ma non ha mai diretto un anime tutto suo fino a Berserk. Il produttore Kamagata spiega di aver scelto Studio 4°C grazie all’esperienza maturata con i suoi animatori ai tempi della realizzazione del lun- gometraggio Tekkon Kinkreet. Così come la presenza di un debut- tante alla regia, nonostante qualche comprensibile timore iniziale, è stata spiegata dalla volontà di poter collaborare con giovani artisti di talento.
Per poter conquistare l’interesse del pubblico cinematografico, il progetto non riparte da dove la serie animata si era chiusa. Fin da subito appare chiaro agli autori che la storia narrata nel film debba ripartire dall’inizio. Per fare questo, e considerata la vastità degli episodi narrati nel fumetto, le vicende narrate nell’arco nar- rativo “L’Epoca d’oro” all’inizio vengono pensate per un kolossal di tre ore. Alla fine, per meglio equilibrare le superbe scene d’azio- ne con momenti narrativi più emozionanti, lo staff viene chiamato a cimentarsi con ben tre film: il primo della durata di 80 minuti, il secondo di 100 e il capitolo conclusivo di 110 minuti. Una scelta che, già a partire dal capitolo II, consente di introdurre personaggi che appartengono al futuro di Guts e, soprattutto, permette di non lasciare per strada episodi fondamentali del fumetto (l’infanzia di Casca o quella di Griffith).

Kentaro Miura è coinvolto nel progetto per la parte grafica dei personaggi, il tratto dei quali è volutamente più vicino allo stile attuale del suo fumetto. Dimenticato il character design della serie televisiva (firmato dal giovane Tokuhiro Matsubara), per la trilogia viene scelto un animatore più conosciuto e talentuoso: Naoyuki Onda (Gantz, Il cuneo dell’amore). Grazie al suo tocco maturo e al tempo stesso poetico, i personaggi della trilogia di Berserk acquistano un fascino e una convinzione straordinaria; perfettamente a loro agio con i magnifici fondali scenografici del trio Yusuke Takeda, Hideki Nakamura e Marefumi Niibayashi. Altro fiore all’occhiello della trilogia: la ricchezza dei dettagli (le armature, le armi, i castelli che vediamo sullo sfondo), la luminosa fotografia e l’uso delle più sofisticate tecnologie digitali.
Esigenze artistiche, queste, che sono servite al regista Kubooka a formalizzare sullo schermo gli intrecci caratteriali e psicologici dei personaggi, spesso chiamati ad affrontare ogni avversità sullo sfondo di paesaggi maestosi (come l’incontro tra Guts e Griffith nel primo film o il duello in mezzo alla neve nel secondo) o a dare il meglio di sé in cruente battaglie, spesso vissute con spericolate soggettive e arditi movimenti della macchina da presa. Grazie anche alla sceneggiatura di Ichiro Okouchi, già dal capitolo II si può percepire chiaramente l’irrefrenabile ambizione di Griffith per un potere sempre maggiore – per assecondare il quale, dice nel film, non esiterebbe a mettere da parte i suoi compagni (“Un uomo che volesse chiamarsi mio amico, dovrebbe essermi pari sotto ogni aspetto”).
Notevole l’apparato delle tecnologie digitali mescolate all’animazione 2D (quindi realizzata a mano), con un utilizzo di CGI e cell-shading: numerosi movimenti dei personaggi sono stati ottenuti tramite la motion capture.Così da conferire maggiore realismo alle scene di combattimento e incrementare il realismo sullo schermo.

Note sul doppiaggio

Questa nuova trilogia è ricca di piacevoli sorprese anche dal punto di vista artistico. Griffith, il leader della squadra dei falchi, è Niseem Riccardo Onorato, voce di attori del calibro di Jude Law, Ryan Philippe e molti altri… Casca, capitano dei falchi, è interpretata da Federica De Bortoli, già nota per aver prestato la sua voce a Natalie Portman (Il cigno nero), Kristen Stewart, (Bella nella saga di Twilight) e poi c’è Guts, il comandante delle truppe d’assalto, la cui voce appartiene ad Alessandro Budroni, attore che cresce nel teatro e che in pochi anni si è già fatto spazio riuscendo a conquistare ruoli importanti, come in Prometheus (recente film di Ridley Scott) in cui doppia Logan Marshall-Green. Spicca come cameo il mitico Elion Pandolfi nei panni di Ubick.
Tra gli attori di questo capitolo troviamo anche due cavalli di razza del doppiaggio italiano come Cristiana Lionello (Sharon Stone) che interpreterà Slan e Massimo Lodolo (Steve Buscemi) che darà voce al Cavaliere del Teschio.

Il tutto è scritto e diretto da Giorgio Bassanelli Bisbal, direttore di doppiaggio, dialoghista, supervisore e doppiatore italiano, grande appassionato di manga e anime.

Berserk L’epoca d’oro – Capitolo III L’avvento nelle sale UCI Cinemas

19 maggio, ore 20.15 e alle 22.30 in 43 multisala UCI Cinemas:
UCI Alessandria, UCI Ancona, UCI Arezzo, UCI Bicocca (MI), UCI Cagliari, UCI Casoria (NA), UCI Campi Bisenzio (FI), UCI Catania, UCI Curno (BG), UCI Certosa (MI), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Lissone (MB), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Messina, UCI Mestre, UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Palermo, UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Pesaro, UCI Piacenza, UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Reggio Emilia, UCI Roma Marconi, UCI RomaEst (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Senigallia (AN), UCI Sinalunga, UCI Torino Lingotto, UCI Venezia Marcon, UCI Verona, UCI Villesse (GO), UCI Jesi (AN), UCI Porto Sant’Elpidio (FM), UCI Fano (PU), UCI Palariviera (San Benedetto del Tronto).

20 maggio, ore 22.30:
UCI Ancona, UCI Bicocca (MI), UCI Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Montano Lucino (CO), UCI Curno (BG), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Lissone (MB), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Messina, UCI Mestre, UCI MilanoFiori, UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Piacenza, UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Porto Sant’Elpidio (FM), UCI Reggio Emilia, UCI RomaEst (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Sinalunga (SI), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Venezia Marcon, UCI Verona.

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