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Jurassic World: le recensioni Americane e Italiane

Leggiamo insieme le recensioni dei critici nei confronti di “Jurassic World”

di carla
pubblicato 15 Giugno 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 15:05

Ieri ho visto Jurassic World e devo ammettere due cose: mi sono divertita ma mi ha deluso come film in sé. Mi sono anche chiesta se aspettarsi tanto da un film con i dinosauri e dentro di me una piccola voce diceva: “Forse più di così”. Ed è un peccato perché Chris Pratt è perfetto nel suo ruolo da spaccone-eroe e per me è stato un piacere rivedere l’immenso (in tutti i sensi) Vincent D’Onofrio… ma… ma. Appunto. Qualcosa manca, forse anche per noi spettatori (come i visitatori del parco) si è esaurita la meraviglia di vedere dei dinosauri. Dopo la nostra recensione leggiamo insieme le recensioni dei critici Americani e Italiani. Il Jurassic Park di Spielberg aveva totalizzato su RottenTomatoes il 93% di critiche positive, Jurassic World (mentre scrivo) ha raccolto il 70%.

Jurassic World è diretto da Colin Trevorrow e interpretato da Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Jake Johnson, Judy Greer, Ty Simpkins, Vincent D’Onofrio, Katie McGrath, Nick Robinson, Omar Sy.

Rafer Guzman – Newsday: Non c’è nulla di originale qui, ma è tutto eseguito con energia e abilità. Come sempre, il messaggio di fondo è che la natura, come le formule di Hollywood, non deve essere manomessa. Voto: 3/4

AA Dowd – AV Club: strizza l’occhio nella gerarchia dei sequel di grande successo. Voto: B-

James Berardinelli – ReelViews: Questo è il migliore dei sequel di Jurassic Park e fa un lavoro migliore degli episodi 2 e 3 nel ricreare la “sensazione” dell’originale. Voto: 3/4

Kyle Smith – New York Post: Moto, Chris Pratt, dinosauri: Se avete bisogno di più in un film del genere, secondo me siete irragionevoli. Voto: 3/4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Senti, cerchiamo di non illuderci. Una persona su tre sul pianeta andrà a vedere questo film, e troveranno esattamente quello che cercano, niente di più ma certamente niente di meno. Voto: 2.5 / 5

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: “Jurassic World” è puro divertimento. Quando distribuiscono gli occhiali 3-D, è possibile mettere il vostro cervello alla porta e raccoglierlo all’uscita. Voto: 4.0

Jake Coyle – Associated Press: manca il senso abile di meraviglia, arguzia e suspense che ha guidato l’originale.

Alonso Duralde – TheWrap: questa versione sembra trascurata e poco emozionante.

Michael Phillips – Chicago Tribune: Salvato da alcuni buoni scossoni, “Jurassic World” si arrangia, a mala pena. Voto: 2.5 / 4

Scott Foundas – Variety: è abbastanza divertente finché dura, ma in qualche modo, alla fine, non è abbastanza.

Joshua Rothkopf – Time Out: Jurassic World non ha assolutamente ragione di essere (tranne che per la più ovvia), ma almeno il vostro tempo passa in modo indolore. Voto: 3/5

Tony Hicks – San Jose Mercury News: Anche con i suoi difetti, Jurassic World funziona, grazie al grande senso del regista Colin Trevorrow per il dramma che trascende l’idea delle bestie a caccia di esseri umani.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) Se la trama è semplice al limite dell’elementare, l’operazione produttiva pilotata da Steven Spielberg, che da anni ventilava l’idea di un quarto capitolo, è decisamente sofisticata. (…) L’audace Pratt appare una sorta di Indiana Jones, l’azione corre a perdifiato come un carrello sulle montagne russe, gli effetti speciali sono straordinari: rivelando in Trevorrow il bambino che fu, innamorato dei dinosauri e del cinema magico di Spielberg, il tutto conferisce alla pellicola un’accattivante atmosfera di nostalgia, innocenza e simpatia..

Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) tutti si sono dimenticati della sceneggiatura, ridotta a un canovaccio di banalità seriali senza la garanzia degli effetti speciali di Stan Winston (…) Molto rumore, anche musicale (Williams, co autore di Steven), urla, passi pachidermici amplificati. Tutto noiosamente previsto.

Massimo Bertarelli – il Giornale: (…) Dopo un inizio un po’ traballante, il film decolla nella seconda parte, quella dell’azione pura, animata dalla morale del vecchio che le suona al nuovo. Chi conosce a memoria la trilogia, troverà ben più di un riferimento alle precedenti pellicole, a partire dallo scontro finale che ripropone un omaggio esplicito al vecchio T-Rex e un ribaltamento di destini dei Velociraptor. Chiari sono anche i riferimenti a Gli uccelli di Hitchcock anche se il pubblico più giovane avrà occhi solo per i dinosauri. E, da questo punto di vista, il realismo è davvero impressionante, con buone dosi di soprassalto che manderanno di traverso coca e pop corn.

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) Jurassic World è un blockbuster di rodata efficienza spettacolare, che compensa il plot prevedibile con effetti speciali (per la prima volta i dinosauri sono generati in motion capture) più evoluti e sorprendenti che nel prototipo. Quel che gli si può rimproverare è il tempo troppo lungo che impiega a entrare nel vivo dell’azione. Oltre (ma questo l’avevano già fatto i sequel) alla scelta di rinunciare del tutto alle implicazioni etiche del prototipo, che s’interrogava sul lato oscuro della scienza, le tecniche di clonazione e l’ingegneria genetica.