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Frozen: 7 teorie nascoste nel film Disney

Dalla “pubertà” al “cristianesimo”: sette significati nascosti nel film d’animazione “Frozen”

di carla
pubblicato 30 Giugno 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:51

Sicuramente avrete visto “Frozen”. Bene, cosa credete di aver visto? Un “semplice” film d’animazione? Naaaa, vi sbagliate. Almeno secondo queste sette teorie raccolte dal New York Post nell’articolo The 7 wackiest hidden meanings in Disney’s Frozen. Dopo la teoria che Frozen è in realtà Shining, mi aspetto di tutto.

– La pubertà

Per alcuni l’idea dei poteri magici è in realtà una metafora del raggiungimento della maggiore età, un momento in cui vengono alla luce nuove esperienze e sensazioni.

– Coming Out

Devin Faraci di Badass Digest sostiene invece un’altra teoria:

“Elsa è nata diversa (è esplicitamente specificato che è nata in questo modo, non maledetta), e la sua diversità si presta a tale interpretazione”.

Allo stesso modo la rivista Slant riprende i temi omosessuali, arrivando addirittura a descrivere Frozen come il film d’animazione più gay della Disney. E aggiunge:

“Il numero musicale Let It Go della regina Elsa è praticamente un coming-out”.

– Il potere femminile

In particolare la sequenza “Let It Go” (All’Alba sorgerò) è stata invece criticata da una mamma su RedBook.

“Quando Elsa scioglie i suoi capelli biondi, trasforma anche il suo vestito scuro con le maniche lunghe nere, mozzafiato e signorile) in un abito blu aderente con una lungo spacco, evidenziando perfetti seni pieni di vita e fianchi femminili… Non è un caso che Elsa qui abbraccia i suoi poteri magici con la sua trasformazione in un oggetto estremamente femminile. Il suo cambiamento deve essere per forza sottolineato con un abito dallo spacco che evidenzia misure irrealistiche che sembrano esistere principalmente sulle passerelle di Victoria’s Secret o dopo un viaggio dal chirurgo estetico?”

– Cristianesimo

Alcune persone hanno raccolto aspetti religiosi del film, un professore di storia ha dichiarato:

“Frozen potrebbe essere il film più cristiano che ho visto quest’anno. Anna ci ricorda una figura simile a Cristo, che insegue Elsa, ma quando lo fa, deve morire. Poi, però, lei risorge, dimostrando la forza della sua devozione. In effetti, questo porta la riconciliazione e Elsa si salva”.

– Razzismo

Alcuni sostengono che la Disney ama semplicemente fare film su ragazze bianche. In particolare, la comunità scandinava Sami (i Lapponi) è sconvolta dal fatto che la loro etnia non è adeguatamente riconosciuta nel film. Dicono:

“Ci sono un sacco di Lapponi a cui non piace Frozen. Non tutti i Sami sono bianchi. Sì, molti di noi lo sono, ma la gente di colore Sami ha bisogno di una migliore rappresentazione”.

– I Cambiamenti Climatici

Uno studente dell’Università del Texas sostiene che Frozen ci dà una visione diretta sui dibattiti del clima globale. Coleman Tharpe afferma:

“Il principe Hans rappresenta le piccole nazioni insulari minacciate dall’innalzamento del mare. Il duca di Weselton simboleggia le nazioni economicamente sviluppate che lottano per mantenere la leadership mondiale a fronte di un rapido spostamento dei mercati dell’energia. La Regina Elsa e i suoi poteri personificano gli scenari peggiori di un grave cambiamento climatico”.

– Sessismo

Questa graffiante teoria critica il fatto che, mentre il film è basato su un racconto di Hans Christian Andersen in cui una giovane ragazza salva il suo amico dalla Regina delle Nevi, in “Frozen” Anna ha bisogno dell’aiuto di un uomo.