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Ted 2: le recensioni Americane e Italiane

E’ arrivato in Italia l’orsetto “Ted 2”: sarà piaciuto ai critici?

di carla
pubblicato 29 Giugno 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:42

Allora, avete visto Ted 2? Divertiti? Il sequel di Seth MacFarlane interpretato da Mark Wahlberg, Liam Neeson, Seth MacFarlane, Amanda Seyfried, Morgan Freeman, Richard Schiff, Jessica Barth, Patrick Warbunton, Dennis Haysbert, Michael Dorn è uscito nelle sale italiane il 25 giugno scorso ed oggi leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 47% di voti positivi. Il primo è a quota 67%

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Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Per lo più “Ted 2” sembra come troppi altri sequel: nato da aspettative al botteghino più che per tornare ai personaggi che abbiamo apprezzato molto la prima volta. Voto: 2.0

Rebecca Keegan – Los Angeles Times: “Ted 2” è assurdo e, occasionalmente, disgustoso, ed è anche perfidamente divertente.

Brian Truitt – USA Today: la trama sottile, solo per collegare tutti i pezzi comici. Voto: 2/4

Ann Hornaday – Washington Post: solo a tratti divertente. Voto: 1/4

Joe Williams – St. Louis Post-Dispatch: A livello intestinale, “Ted 2” è un film divertente. Voto: 3/4

Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: MacFarlane è cinico, ma ci sono momenti in “Ted 2” in cui è possibile percepire la nostalgia per il divertimento più dolce e più ottimistico di una generazione precedente. Voto: 3/4

Soren Anderson – Seattle Times: Nel bel mezzo della commedia, serietà. La combinazione sembra forzata. Un regista più disciplinato e più intelligente sarebbe stato in grado di fondere con successo i due elementi, ma MacFarlane non ne ha la capacità. Voto: 2/4

Alan Scherstuhl – Village Voice: Detestable ma affascinante e accattivante.

Scott Foundas – Variety: A suo modo, dolcemente sovversivo.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Non si poteva non bissare un successo così colossale come quello dell’orsetto che diventa uomo, qui si sposa, ma rischia di perderei diritti perché considerato oggetto e non persona. (…) vince il dozzinale scorretto che troverà di sicuro molto pubblico e critici in estasi.

Francesco Alò – Il Messaggero: (…) MacFarlane: o lo ami o lo odi. (…) Il figlio di Mel Brooks, dei Simpson e dei Monty Python realizza un altro gioiellino dove Ted è l’effetto speciale realizzato interamente al computer per cui si prova sincero affetto.

Maurizio Acerbi – il Giornale: E’ un film che, per certi versi, va sul sicuro. Nel senso che a vederlo andranno quasi esclusivamente i superstiti del primo Ted, coloro (soprattutto trentenni) che avevano apprezzato quel tipo di comicità demenziale e volgare sulla quale Seth MacFarlane ha costruito parte della propria carriera. E saranno ben ripagati, questi spettatori, perché, rispetto al campione di incassi di due anni fa, nel sequel si ride di più, (…) il film è tutto un susseguirsi di alti e bassi.

Fulvia Caprara – La Stampa: (…) Con Ted 2 bisognava andare oltre. Ormai Mark Wahlberg è una spalla, il mattatore è solo lui, Ted. Sboccato, irriverente, imbroglione, nonché a caccia di un’improbabile paternità, l’orso è l’antidoto più efficace della cultura del “politycally correct.