Home Curiosità Cult de Sac episode 2: a ruota libera!

Cult de Sac episode 2: a ruota libera!

Ho scelto i cinque film che meglio rappresentassero il fecondo rapporto tra cinema e biciclette. Non è stato facile e sono sicuro di aver dimenticato qualche titolo, ma a guidarmi è stata la passione per un tema che ho sempre amato sia come cinefilo che come cicloamatore. La bicicletta può essere sinonimo di sudore, fatica

12 Luglio 2007 10:14

Ho scelto i cinque film che meglio rappresentassero il fecondo rapporto tra cinema e biciclette. Non è stato facile e sono sicuro di aver dimenticato qualche titolo, ma a guidarmi è stata la passione per un tema che ho sempre amato sia come cinefilo che come cicloamatore.
La bicicletta può essere sinonimo di sudore, fatica e stanchezza, ma anche di poesia, di critica sociale e può persino diventare un simbolo: del progresso o della nostalgica evocazione del tempo che fu. Insomma non solo un mezzo di locomozione, ma uno splendido veicolo di emozioni e idee.

APPUNTAMENTO A BELLEVILLE di Sylvain Chomet, 2003, Fra
Il film che meglio ha omaggiato il ciclismo e il Tour de France che furono… Spassosissima la sequenza in cui il protagonista Champion è obbligato a pedalare su un macchinario, per simulare una corsa ciclistica organizzata da malviventi che operano nel settore delle scommesse…

GIORNO DI FESTA di Jacques Tati, 1949, Francia.
“Velocite, Velocite!” urla il postino Tati ai passanti che incontra sulla propria strada. La bicicletta nello splendido film di Tati è il mezzo usato dal regista per ironizzare per sbeffeggiare in modo un po’ amaro l’avanzare della modernità. Ma Giorno di festa non è solo un film di grande comicità (e le gag il più delle volte non sono mai in primo piano e sottolineate come accadeva nelle comiche mute americane), ma un film di una struggente poesia crepuscolare che lo colloca come una delle maggiori opere artistiche del novecento.

BUTCH CASSIDY di George Roy Hill, 1969, Usa.
Basterebbe la sequenza di Butch Cassidy (Paul Newman) in bicicletta nel cortile di casa, complice la splendida colonna sonora di Burt Bacharach, per considerare il film uno dei nostri preferiti di sempre!

DECALOGO 9 di Krzysztof Kieslowski, 1988, Pol.
Nel fluviale capolavoro film di Kieslowski è inserita anche una delle sequenze più tragicomiche mai girate: un tentativo di suicidio in bicicletta…

LES MISTONS di Francois Truffaut, 1957, Fra
Due le sequenze da ricordare: la pedalata di Bernadette Lafont nel parco e la scena altamente feticista del ragazzo che annusa il sellino della bicicletta della ragazza (la Bernadette Lafont citata prima…)