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Stasera in tv su Rai 3: “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee

Rai 3 stasera propone “Miracolo a Sant’Anna”, film drammatico del 2008 diretto da Spike Lee e interpretato da Derek Luke, John Turturro, John Leguizamo, Pierfrancesco Favino e Luigi Lo Cascio.

pubblicato 6 Maggio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 14:08

 

Cast e personaggi

Derek Luke: Sergente Aubrey Stamps
Michael Ealy: Sergente Bishop Cummings
Laz Alonso: Caporale Hector Negron
Omar Benson Miller: Soldato Sam Train
Pierfrancesco Favino: Peppi Grotta
Valentina Cervi: Renata
Matteo Sciabordi: Angelo Torancelli ragazzo
Sergio Albelli: Rodolfo
John Turturro: Detective Antonio ‘Tony’ Ricci
Joseph Gordon-Levitt: Tim Boyle
John Leguizamo: Enrico
Kerry Washington: Zana Wilder
Jan Pohl: Hans Brundt
D.B. Sweeney: Colonnello Driscoll
Omero Antonutti: Ludovico
Stephen Taylor: Capitano Rudden
Alexandra Maria Lara: la radiocronista nazista Axis Sally (Mildred Gillars)
Luigi Lo Cascio: Angelo Torancelli adulto
Christian Berkel: Capitano Eichholz
Walton Goggins: Capitano Nokes

 

La trama

“Miracolo a Sant’Anna” è ambientato in Toscana nel 1944. È la storia di quattro soldati neri americani della 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense – interamente composta da militari di colore – che rimangono bloccati
in un piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano.

Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un lato ed i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall’altro, i soldati riscoprono una dimenticata umanità tra gli abitanti del paese, insieme ad un gruppo di partigiani e grazie all’innocenza ed al coraggio del bambino italiano, il cui affetto dona loro un segnale di speranza per riuscire ad andare avanti.

Mentre il dramma della II Guerra Mondiale infuria, italiani, americani e tedeschi imparano il vero significato di amicizia e coraggio, in questa storia che dimostra cosa siano in grado di fare l’amore ed il potere dello spirito.

 

Il nostro commento

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Il regista Spike Lee prosegue la sua incursione nel cinema di genere e dopo l’intrigante “heist-movie” Inside Man, si approccia stavolta al genere bellico con tutto lo spessore che gli è proprio, ma questo non basta a far si che il regista risulti pienamente convincente nella messinscena, anche se indubbiamente riesce a catturare parte del fascino di molti classici del genere.

Miracolo a Sant’Anna è stato un flop di notevoli dimensioni, ma questo era prevedibile, Lee non ha il senso dello spettacolo di Spielberg ne l’esperienza sul campo di un Oliver Stone e il film non ha certo l’impatto e il cast di un Salvate il soldato Ryan. Resta comunque il fatto che polemiche e inesattezze storiche a parte, Miracolo a Sant’Anna resta un film unico nel trattare la guerra dal punto di vista dei soldati afroamericani e che senza dubbio si tratta di una visione molto personale, di un regista che si approccia per la prima volta ad un genere dal background storico e filmico di proporzioni immani e il coraggio nel far questo è senza dubbio da lodare, nonostante si noti una certa difficoltà nell’adattare il proprio personalissimo stile al contesto e al genere.

Come accade spesso, film di grandi registi che toccano tematiche difficili e soprattutto luttuosi eventi storici dividono la platea, tra bocciature senza riserve e chi invece ha esaltato la pellicola oltre il dovuto, noi ci poniamo invece nel mezzo considerando Miracolo a Sant’Anna un film comunque da visionare, ma che di certo non è, come ipotizzato da qualcuno trascinato da troppo entusiamo, il miglior film di Spike Lee.

 

Note storiche di Ugo Di Tullio

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La guerra in Italia nel 1944. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 (in realtà venne firmato il 3 settembre) seguito allo sbarco del 9 luglio in Sicilia, le truppe alleate effettuarono un ulteriore sbarco a Salerno per prendere Napoli e poi puntare su Roma. L’avanzata fu difficilissima in seguito alla forte resistenza delle armate tedesche comandate da Kesselring che riuscì a tener fermi gli Alleati nella zona di Cassino (circa 130 km a sud di Roma), vera e propria roccaforte tedesca che gli anglo-americani riuscirono a conquistare dopo ben tre battaglie, iniziate nel gennaio 1944, l’ultima delle quali il 10 maggio. Intanto il 22 gennaio gli Alleati effettuarono uno sbarco anche ad Anzio, per rinforzare le truppe provenienti da sud, ma anche in questo caso la dura reazione tedesca provocò prima perdite e poi una lunga situazione di stallo che si sbloccò solo il 25 maggio quando le truppe provenienti da Cassino si incontrarono presso Littoria (oggi si chiama Latina) con quelle di Anzio, e il 4 giugno entrarono in Roma. A quel punto l’obbiettivo era procedere verso nord e attaccare il baluardo del sistema difensivo tedesco del sud-Europa: la Linea Gotica.

La Linea Gotica. Fin dallo sbarco alleato in Sicilia, i tedeschi decisero di approntare una linea difensiva con lo scopo di impedire l’avanzata verso la Pianura Padana – difficilmente difendibile date le caratteristiche, pianeggianti appunto, del territorio e data anche la debolezza dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana guidata da un altrettanto debole Mussolini – da dove, attraverso il passo del Brennero, sarebbero facilmente arrivate in Germania. Si stabilì perciò di utilizzare la barriera naturale dell’Appennino fortificando un tratto di circa 300 km da Massa Carrara a Pesa ro e profondo in alcuni punti fino a 30 km, che i tedeschi chiamarono Gotenstellung (Linea Gotica). Vennero perciò costruiti bunker, postazioni di artiglieria, ricoveri, trincee, fossati anticarro, barriere di cemento armato…Lo sfondamento della Linea Gotica era perciò strategico per gli Alleati, che potevano contare sull’importante aiuto dei partigiani (il generale Alexander aveva lanciato un preciso appello ai patrioti d’Italia a combattere il comune nemico tedesco) e viceversa le truppe tedesche dovevano difenderla a costo di qualsiasi prezzo cercando da un lato di fronteggiare gli anglo-americani, dall’altro di indebolire la Resistenza senza esitare, per questo, a compiere veri e propri eccidi, come quello di Sant’Anna di Stazzema (12 agosto 1944) e altri, dando di fatto seguito alla minaccia di Kesselring di generare “immensi lutti” alle famiglie che sostenevano la lotta partigiana: eccidi dunque non come rappresaglia, ma allo scopo di terrorizzare tutti quanti stavano con i partigiani. La battaglia vera e propria per la Linea Gotica comincia nel settembre del 1944 e si conclude nell’aprile del 1945: è stato calcolato che la Wehrmacht perse sulla Linea Gotica circa 75.000 uomini mentre gli Alleati circa 65.000.

La Toscana e Sant’Anna di Stazzema. Ai primi di agosto del ’44 l’esercito tedesco si attesta a nord dell’Arno, tra Pisa e Firenze e fa saltare i ponti sul fiume, ma l’11 agosto con il massiccio intervento dei partigiani, ha inizio la battaglia di liberazione di Firenze e già il 13 gli Alleati raggiungono il centro della città In provincia di Lucca, la dorsale difensiva tedesca si delineava tra l’altopiano delle Pizzorne, correva lungo la media valle del Serchio nella zona di Borgo a Mozzano, saliva sulle Alpi Apuane e terminava sul Tirreno all’altezza di Massa. Il compito di respingere i tedeschi in quest’aerea viene affidato alla 92a Divisione Buffalo, l’unica divisione di soldati di colore della Quinta Armata americana.

Il 12 agosto, nell’ambito di quella strategia tesa a terrorizzare tutti coloro che fiancheggiavano la lotta partigiana, tre reparti della XVI Divisione SS salirono a Sant’Anna di Stazzema, un quarto chiuse la vallata per impedire ogni possibile fuga, e in poche ore vennero massacrati 560 civili.

 

Curiosità

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– ll film è ispirato all’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema un episodio della seconda guerra mondiale avvenuto in Italia.

– Il film è stato girato in Italia a Colognora di Pescaglia, Gioviano, Sant’Anna di Stazzema, Versilia e negli Stati Uniti d’America, a New York.

– Il film alla sua uscita suscitò polemiche da parte delle associazioni di partigiani e di alcuni sopravvissuti al tragico eccidio narrato nel film che accusavano il regista di non aver descritto i fatti come erano realmente avvenuti. Spike Lee si è difeso dichiarando: “La nostra storia prende solo spunto dai fatti realmente accaduti. McBride, per scrivere la storia, si è avvalso di alcuni consulenti storici, ma ha scritto un romanzo che contiene anche molti elementi di fantasia”. L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) alla fine ha rilasciato un comunicato in cui sottolinea la presenza di elementi di fantasia nel libro e dichiara che non spetta all’associazione esprimere un giudizio in merito. Nel comunicato viene in particolare affermato che: “Il dato storico accertato, anche da sentenze del Tribunale Militare, è che il massacro di Sant’Anna di Stazzema fu esclusivamente dovuto a precise condotte e responsabilità dell’occupante nazista e di ciò viene dato atto nei titoli del film. La memoria delle persone e degli eventi che hanno consentito all’Italia di divenire un paese democratico è patrimonio di tutti gli italiani: ogni contributo al perpetuarsi del ricordo è utile e necessario”.

– Wesley Snipes era originariamente nel cast del film, ma è stato costretto ad abbandonare a causa dei suoi problemi legali per evasione fiscale.

– Samuel L. Jackson ha declinato l’offerta di interpretare il caporale Hector Negron per girare La terrazza sul lago.

– Naomi Campbell era nel cast del film, ma ha dovuto abbandonare per altri impegni.

– Il film costato 45 milioni di dollari ne ha incassati worldwide circa 9.

 

La colonna sonora

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– Le musiche originali sono di Terence Blanchard che con questo film segna la sua dodicesima collaborazione con il regista Spike Lee.

– Nella composizione della colonna sonora Blanchard ha detto di aver voluto fare una distinzione tra soldati americani e tedeschi: “Ciò è stato fatto in primo luogo attraverso l’uso di percussioni, con un suono più teso e più acuto per i tedeschi e un suono di batteria più pieno per gli americani. Ho anche disegnato una distinzione utilizzando corni per le forze americane e tube wagneriane per le forze tedesche”.

– La registrazione della colonna sonora ha richiesto un’orchestra di 90 elementi, la più grande mai usata per un film di Spike Lee. Blanchard ha anche utilizzato strumenti degli anni ’40 tra cui mandolino, fisarmonica, chitarra slide e tamburi.

 

stasera-in-tv-su-rai-3-miracolo-a-santanna-di-spike-lee-1.jpgTRACK LISTINGS

1. Opening Credits
2. Main Theme
3. Tim Boyle Theme
4. The Primavera
5. War Is Hell
6. Theme Of An Angel Part 1
7. White Commander
8. Renata You’re Beautiful Theme
9. Third Reich
10. Great Butterfly Part 1
11. Paisans Theme Part 1
12. Stamps & Bishop Argue
13. Main Theme At Herbs
14. Theme Of An Angel Part 2
15. Paisans Theme Part 2
16. Main Theme – The Prayer
17. Renata You’re Beautiful Theme – Bishop And Renata
18. Paisans – The Massacre
19. Great Butterfly Part 2
20. War Is Hell – Final Battle
21. Theme Of An Angel Part 3
22. War Is Hell – Mourn The Dead
23. Finale Theme
24. End Credits

 

At Herbs – Terence Blanchard:

The Prayer – Terence Blanchard:

Final Battle – Terence Blanchard:

End Credits – Terence Blanchard:

 

Clip e video

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