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Stasera in tv: “Braveheart – Cuore impavido” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Braveheart – Cuore impavido”, dramma storico / biografico del 1995 di Mel Gibson con Mel Gibson, Brendan Gleeson e Sophie Marceau.

17 Luglio 2021 08:24

Cast e personaggi

Mel Gibson: William Wallace
Brendan Gleeson: Hamish Campbell
James Cosmo: senior Campbell
Sean McGinley: MacClannough
Catherine McCormack: Murron
Sophie Marceau: Principessa Isabella di Francia
Patrick McGoohan: Re Edoardo I d’Inghilterra
David O’Hara: Stephen, l’irlandese
Angus Macfadyen: Robert Bruce / voce narrante
Ian Bannen: Padre di Robert Bruce, il lebbroso
Tommy Flanagan: Morrison
Peter Hanly: Edoardo Principe di Galles
Brian Cox: Argyle Wallace
Tam White: MacGregor
Alun Armstrong: Mornay
Rupert Vansittart: Lord Bottoms

Doppiatori italiani

Claudio Sorrentino: William Wallace
Roberto Pedicini: Hamish Campbell
Angelo Nicotra: Campbell senior
Alessandra Korompay: Murron
Laura Boccanera: Principessa Isabella
Sergio Fiorentini: Re Edoardo Plantageneto
Massimo Lodolo: Stephen
Tonino Accolla: Robert Bruce / voce narrante
Giorgio Lopez: Padre di Robert Bruce, il lebbroso
Loris Loddi: Edoardo Principe di Galles

La trama

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Scozia XIII secolo, Edoardo I tiranneggia incontrastato, dopo che alla morte del sovrano di Scozia uccide in un’imboscata tutti gli ambiziosi nobili scozzesi pronti allo scontro per accaparrarsi il trono vacante. il suddito Malcolm Wallace preoccupato per il prolungarsi dell’incontro tra i nobili scozzesi ed il sovrano Edoardo scoprirà la strage insieme ai suoi due figli, il primogenito John e e il piccolo William. Malcolm tenterà di vendicare la strage portando con se il figlio John e alcuni cittadini, ma verranno tutti trucidati. Toccherà così ad Argyle saggio ed istruito fratello del defunto Malcolm, occuparsi di William e della sua educazione, sarà lui ad insegnargli l’arte del combattimento e l’importanza della cultura. William (Mel Gibson) ormai adulto tornerà nella natia Lanark incontrando vecchi amici e la splendida Murron (Catherine McCormack) la donna cui era destinato sin dall’infanzia, ma anche una situazione insostenibile in cui un nobile locale, scagnozzo degli inglesi, spadroneggia incontrastato sulla regione, vessando quotidianamente la popolazione sotto l’egida e la protezione del potente monarca inglese. William non potrà far nulla neanche quando la sua Murron verrà uccisa dagli inglesi per essersi ribellata alle voglie di un soldato. I dolorosi ricordi d’infanzia con la morte di padre e fratello e quest’ultimo efferato sopruso, spingeranno Wallace a guidare una rivolta e a trucidare i soldati di un vicino avamposto inglese. Seguirà un’escalation inarrestabile di assalti che porterà il Plantageneto ad affidare al suo debole primogenito Edoardo II il compito di soffocare nel sangue la rivolta degli scozzesi. Naturalmente l’incapace progenie fallirà miseramente, mentre il nome di William Wallace diventerà una leggenda e le schiere di rivoltosi stanchi dei soprusi e delle prepotenze perpetrate dagli invasori inglesi andranno aumentando, sino a formare un piccolo esercito che guidato da Wallace sfiderà in un epocale battaglia il potente e numeroso esercito britannico.

Il nostro commento

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Mel Gibson dopo l’edificante L’uomo senza volto dove recitava sotto un pesante make-up che ne deturpava i lineamenti, torna dietro la macchina da presa e sforna una delle più riuscite e coinvolgenti ricostruzioni storiche da grande schermo, raccontando tra molta leggenda e qualche nozione storica la figura di William Wallace, eroe nazionale e personaggio chiave nella guerra d’indipendenza scozzese contro l’occupazione degli inglesi. Gibson sforna un film muscolare e oltremodo violento, rileggendo, come farà anche Scott con Il Gladiatore, la storia per arricchirla di alcuni elementi tipici da kolossal americano come amore, patriottismo, vendetta e spettacolari battaglie che dimostreranno l’indole di Gibson per il realismo estremo, vedi il finale in cui Wallace viene torturato davanti al popolo, estremismo visivo che ritroveremo nei suoi due successivi lavori come regista e in particolare nel suo film più controverso, La passione di Cristo. Braveheart – Cuore impavido è un film che nonostante gli anni conserva un impatto visivo ed emotivo di altissimo livello, che all’epoca della sua uscita permise a Gibson di sbancare l’Academy con cinque premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia, senza dimenticare un Golden Globe (miglior regista) e tre BAFTA.

Curiosità

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  • “Braveheart” narra la storia, romanzata, del patriota ed eroe nazionale scozzese William Wallace.
  • Il film, seconda regia di Gibson dopo L’uomo senza volto (1993), ha vinto 5 Oscar (Film, regia, fotografia, trucco e montaggio sonoro) su 10 nomination. Gibson è stato anche premiato con il Golden Globe per la miglior regia.
  • “Braveheart” era in realtà il soprannome di Robert Bruce, non di William Wallace.
  • In un’intervista con il “Daily Mail”, Mel Gibson ha ammesso che “Braveheart non era storicamente accurato, ma ha sostenuto che le modifiche erano state fatte per scopi drammatici. Egli ha anche ammesso di aver sempre pensato che era troppo vecchio per interpretare Wallace.
  • Una delle comparse del film fiaccata dalle estenuanti riprese ha scambiato uno dei figli di Gibson sul set per un aiutante e gli ha chiesto di portargli una tazza di tè. Gibson che aveva sentito tutto ha fatto cenno di si al figlio sussurandogli: “Vai a prenderla”.
  • Mel Gibson inizialmente rifiutò il ruolo di William Wallace, perchè si sentiva troppo vecchio per la parte, ma in seguito dovette accettare il ruolo altrimenti non poteva ottenere il finanziamento per il film da Paramount che costrinse l’attore ad interpretare il ruolo principale.
  • Anche se interpretano padre e figlio, James Cosmo e Brendan Gleeson hanno solo sette anni di differenza.
  • Le comparse utilizzate per le scene di battaglia erano perlopiù membri del TUF, la versione irlandese dell’esercito territoriale.
  • Molti scozzesi si sono sentiti offesi dalla rappresentazione del film di Robert Bruce, che è considerato un eroe nazionale della Scozia (insieme a Wallace).
  • Il pre-montaggio del film conteneva inizialmente molta più violenza rispetto al prodotto finale. Temendo un divieto ai minori di 17 anni e dopo una proiezione di prova molto negativa, Mel Gibson è tornato in sala montaggio e ha personalmente ritoccato alcune delle scene più violente del film per mostrare molta della brutalità fuori dallo schermo.
  • Lo sceneggiatore Randall Wallace era stato in visita a Edimburgo nel 1983 quando si è imbattuto in una statua di William Wallace fuori dal Castello di Edimburgo; non aveva mai sentito parlare di questa figura del 14° secolo e ne fu molto incuriosito.
  • “Braveheart” descrive correttamente il padre di Robert Bruce malato di lebbra nei suoi ultimi anni; Robert Bruce stesso venne colpito dalla malattia alla fine dell’anno 1320.
  • Lo “Jus primae noctis” è non è mai stato utilizzato in tutta la storia delle isole britanniche poiché avrebbe incoraggiato ribellioni nei territori appena conquistati che erano già difficili da governare.
  • William Wallace tiene un discorso in cui dice la famosa frase “Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente”. Questa famosa citazione comunemente attribuita al personaggio “Braveheart” è stata in realtà scritta da un poeta americano del 19° secolo il cui nome era William Ross Wallace, famoso per aver scritto la poesia “La mano che fa dondolare la culla è la mano che governa il mondo”, poeta che non ha alcuna relazione con il William Wallace del film.
  • Lo sceneggiatore Randall Wallace aveva inizialmente previsto di iniziare la storia con William Wallace come un adulto e ha aggiunto il prologo della sua infanzia solo dopo un ripensamento.
  • Mel Gibson è finito nel mirino di un’organizzazione a difesa degli animali, il gruppo era convinto che i cavalli falsi utilizzati nel film in realtà fossero reali. Solo quando uno dei suoi assistenti ha fornito loro alcune riprese realizzate sul set, si sono finalmente convinti dell’errore. I cavalli meccanici studiati per le sequenze di battaglia pesavano 90kg ed erano alimentati da bombole di azoto.
  • Mel Gibson ha detto che avrebbe dato cinque dollari a chiunque fosse riuscito a individuare i cavalli finti nel finale del film. Si dice che non abbia dovuto pagare la scommessa.
  • La vera moglie di Wallace si chiamava Marian, si ritiene che il nome sia stato cambiato in ‘Murron’ per evitare confusione con il personaggio di Robin Hood.
  • Tra i film che Gibson ha guardato al fine di prepararsi per dirigere “Braveheart” sono stati il Macbeth di Polanski (1971), Spartacus, Falstaff (1965), Alessandro Nevsky (1938), Un uomo per tutte le stagioni (1966), Il leone d’inverno (1968), I sette samurai (1954) e Il trono di sangue (1957).
  • La maggior parte degli attori e comparse in questo film sono in realtà irlandesi, membri dell’esercito irlandese, anche se dovrebbero essere scozzesi o inglesi. Durante una giornata di riprese le comparse utilizzate sono arrivate a 1600.
  • Il saccheggio di York è stato inventato per il film. Wallace non è mai giunto fino a York durante la sua invasione del nord dell’Inghilterra.
  • Sean Connery ha rifiutato il ruolo di re Edoardo I perché stava girando La giusta causa (1995).
  • All’epoca delle riprese Mel Gibson aveva quasi 40 anni, ma il suo personaggio in realtà avrebbe dovuto essere poco più che ventenne.
  • Il principe Edward (poi re Edoardo II) è stato in effetti il ​​primo principe inglese a portare il titolo di principe del Galles anche se non ha sposato la Principessa Isabella fino al 1308, dopo che sia Wallace (1305) che Edoardo I (1307) erano morti.

  • I soldati inglesi non avevano uniformi durante la guerra di indipendenza scozzese.
  • Il padre di William Wallace era in realtà un uomo nobile di rango minore.
  • Randall Wallace aveva ben poche prove storiche su cui lavorare riguardo alla vita di William Wallace, praticamente nessun elemento sulla vita del leader scozzese gli è sopravvissuto. A causa di questo Randall Wallace ha fatto affidamento per la costruzione della storia su una poesia romantica del 15° secolo dallo scrittore scozzese Henry the Minstrel (“Blind Harry”).
  • La Principessa Isabella non ha messo piede in Inghilterra fino al 1308 quindi non avrebbe potuto essere in Inghilterra per mettere in guardia Wallace sulla imminente battaglia di Falkirk.
  • Quasi tutto il film è stato girato in Irlanda, a parte alcune scene ambientate nelle Highlands scozzesi.
  • Più del 90% del film è pura finzione.
  • “Braveheart” è stato criticato per non aver menzionato che la Scozia era alleata con la Francia e la Norvegia contro l’Inghilterra.
  • Mel Gibson in origine voleva Jason Patric per interpretare William Wallace.
  • Nella battaglia di Falkirk (22 lug 1298), l’esercito inglese è stato personalmente guidato dal re Edoardo I, che sconfisse gli scozzesi. Re Edoardo I era un genio militare, che ha imparato le tattiche di combattimento mentre combatteva i Mamelucchi durante l’ottava e nona Crociata.
  • Mel Gibson è stato pesantemente criticato e accusato di omofobia per il ritratto del film del principe di Galles (e futuro re Edoardo II) come un omosessuale effeminato. Si discute molto sul fatto che Edoardo II, che fu padre di almeno cinque bambini, fosse omosessuale, bisessuale o eterosessuale. La scena in cui Edward butta l’amante di suo figlio da una finestra del castello fu particolarmente criticata come incitamento all’omofobia. L’amante è basato su Piers Gaveston, che sarebbe stato l’amante di Edoardo II, anche se quest’ultimo era sposato e molti storici ritengono che fossero solo voci inventate dai nemici del re, al fine di screditarlo. Gibson ha rifiutato di chiedere scusa per la polemica. Tuttavia nel gennaio 1997 ha accettato di ospitare un vertice per i rappresentanti di organizzazioni per i diritti gay (GLAAD – Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) sul set di Ipotesi di Complotto (1997). I leader del GLAAD furono però delusi dal fatto che neanche in quell’occasione Gibson si scusò per la presunta omofobia del film.
  • Si è deciso di mostrare le forze irlandesi unite con gli scozzesi poichè per il pubblico sarebbe stata fonte di confusione vedere gli irlandesi schierati sullo stesso lato degli inglesi.
  • Mel Gibson riguardo a questo film ha dichiarato: “Qualcuno ha detto che nel raccontare il film abbiamo incasinato la storia. Non mi dà fastidio, perché quello che sto dando è una vera esperienza cinematografica e penso che i film ci sono in primo luogo per intrattenere, poi insegnare ed ispirare. Probabilmente c’erano un bel po’ di inesattezze storiche, ma forse non c’erano, chi può dirlo, perché c’era molta poca storia circa l’uomo e l’abbiamo romanzata un po’, ma questo è il linguaggio cinematografico, si deve rendere cinematograficamente accettabile la verità, era un mostro che odorava sempre di fumo perché era intento a bruciare villaggi e ammazzare gente. Era come quello che i vichinghi chiamato un ‘berserker’. Ma noi abbiamo spostato un po’ una sorta di equilibrio perchè ogni storia ha il suo punto di di vista.
  • Il film è ambientato tra 1296 e il 1305.
  • Mel Gibson ha rifiutato di farsi crescere la barba per il ruolo di Wallace.
  • Due settimane prima che ricevesse due Oscar per il miglior film e la miglior regia, Mel Gibson era in ospedale per subire una appendicectomia d’urgenza.
  • Si è sostenuto che il successo di questo film abbia contribuito alla crescita del supporto per la devolution scozzese alla fine degli anni ’90, anche se altri minimizzano l’effetto che questo film ha avuto sul referendum.
  • Il film è stato accusato di promuovere l’anglofobia.
  • Il primo giorno di riprese è stato il 6 Giugno 1994, il 50° anniversario del D-Day.
  • Lo vventramento di William Wallace era stato girato nei minimi dettagli, ma è stato tagliato in modo che fosse implicito e che si verificasse fuori dallo schermo, questo a causa della reazione negativa del pubblico ad alcune proiezioni di prova.
  • Nel film di Wallace viene catturato al Castello di Edimburgo, tradito da Robert Bruce; In realtà Wallace fu tradito da un nobile scozzese fedele al re Edward, Sir John Menteith. Wallace è stato catturato in quello che ora è Rob Royston (dal nome di un altro leggendario eroe scozzese, Rob Roy MacGregor), un sobborgo di Glasgow.
  • “Braveheart” costato 72 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 210.

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La colonna sonora

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  • Le musiche originali di “Braveheart” sono di James Horner (Titanic) eseguite dalla London Symphony Orchestra. Questo film segna la seconda di tre collaborazioni di Horner con Mel Gibson in veste di regista, le altre due sono per i film L’uomo senza volto e Apocalypto.
  • La colonna sonora di “Braveheart” è una delle più vendute di tutti i tempi ed è stata candidata a diversi premi tra cui il Premio Oscar, Saturn Award, BAFTA Award e Golden Globe.
  • Le cornamuse che vengono suonate al funerale di Malcolm Wallace non sono cornamuse scozzesi ma irlandesi: Mel Gibson ha dichiarato che quelle irlandesi, che producono un suono più melodico, gli sembravano più appropriate (‘quelle scozzesi sembrano gatti’).
  • La colonna sonora di James Horner è stata utilizzata anche in alcuni trailer di Cast Away (2000) e alcune parti della musica di Braveheart compaiono in Apollo 13 (1995).

TRACK LISTINGS:

1. Main Title (02:51)
2. A Gift Of A Thistle (01:37)
3. Wallace Courts Murron (04:25)
4. The Secret Wedding (06:33)
5. Attack On Murron (03:00)
6. Revenge (06:23)
7. Murron’s Burial (02:13)
8. Making Plans / Gathering The Clans (02:05)
9. Sons Of Scotland (06:19)
10. The Battle Of Stirling (06:07)
11. For The Love Of A Princess (04:07)
12. Falkirk (04:04)
13. Betrayal And Desolation (07:48)
14. Mornay’s Dream (01:18)
15. The Legend Spreads (01:09)
16. The Princess Pleads For Wallace’s Life (03:38)
17. “Freedom” / The Execution / Bannockburn (07:24)
18. End Credits (07:12)

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