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I 40 anni di Philip Seymour Hoffman

Seduto sul letto, un uomo compone, guardando la rubrica telefonica, un numero a caso; risponde una donna. La conversazione fra i due sconosciuti inizia normalmente, quando lui chiede ad un certo punto a lei che cosa abbia addosso. “Sei eccitata? Sei tutta bagnata?”, e mentre l’uomo ha raggiunto l’orgasmo finisce la scena. E’ una delle

23 Luglio 2007 18:17


Seduto sul letto, un uomo compone, guardando la rubrica telefonica, un numero a caso; risponde una donna. La conversazione fra i due sconosciuti inizia normalmente, quando lui chiede ad un certo punto a lei che cosa abbia addosso. “Sei eccitata? Sei tutta bagnata?”, e mentre l’uomo ha raggiunto l’orgasmo finisce la scena. E’ una delle tante sequenze di Happiness, cult di Todd Solondz, che hanno fatto urlare allo scandalo, e il protagonista di quell'”imbarazzante” momento era Philip Seymour Hoffman.

Per tanti anni Hoffman ha partecipato a non pochi film, fra cui alcuni firmati da importanti registi americani. Appena lo vedevi, lo riconoscevi: è una faccia che non si scorda, paccioccosa e indelebile. Ma non riuscivi mai a dire il suo nome, forse perchè non l’avevi mai saputo. E’ una sorte che spesso e volentieri capita solo agli attori sottostimati, e anche bravi. Molto bravi. Ci sono voluti anni e anni per far sì che il grande pubblico lo notasse davvero, e poche volte l’Academy fece scelta più felice: nel 2006 Hoffman vinse l’Oscar come Migliore attore protagonista di Truman Capote, primo film (seguito l’anno successivo da Infamous) sulla figura dell’eccentrico scrittore di A sangue freddo.

Grande amico di Paul Thomas Anderson, ha una parte in tutti i quattro film diretti dal talentuoso regista (ma ahinoi non lo vedremo in There will be blood), dal primo Sydney ai bellissimi film “altmaniani” Boogie Nights e Magnolia, e anche nella commedia romantica e fuori di testa Ubriaco d’amore. E, sempre nella sua filmografia d’autore, ha partecipato negli straordinari La 25ª ora di Spike Lee e Il grande Lebowski dei Coen.

Ma l’abbiamo visto anche in cinema di puro intrattenimento, dalla commedia … e alla fine arriva Polly a Red Dragon, dove fa una fine orribile grazie ad un’inquietante Ralph Fiennes, fino a Mission: Impossible III. E si è sempre fatto notare: divertente ed intenso, esilarante e commovente.

Nato il 23 luglio a Fairport, New York, Hoffman compie oggi 40 anni. Tra poco tempo lo vedremo in Before the Devil Knows You’re Dead, nuovo thriller di Sidney Lumet, Charlie Wilson’s War a fianco di Tom Hanks e Julia Roberts, e Synecdoche, New York, debutto alla regia di Charlie Kaufman. Ed è molto probabile che, finalmente, la gente appena lo vedrà sul grande schermo saprà il suo nome.