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Lo stagista inaspettato: le recensioni Americane e Italiane

I pareri dei critici sul film “Lo stagista inaspettato”

di carla
pubblicato 19 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:44

E’ uscita la settimana scorsa la commedia Lo stagista inaspettato (in originale “The Intern”) scritta e diretta da Nancy Meyers, ed interpretata da Anne Hathaway, Adam DeVine, Robert De Niro, Nat Wolff, Rene Russo, Drena De Niro, Anders Holm, Reid Scott, Andrew Rannells, Christine Evangelista. L’avete visto? Vi è piaciuto? Vi dirò: all’inizio l’idea mi sembrava molto carina (soprattutto grazie a De Niro), poi però mi sconfina in commedia romantica e il ruolo dello “stagista anziano di un’azienda online” viene completamente dimenticato. Vediamo cosa dicono i critici Americani e Italiani, intanto vi ricordo la nostra recensione. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 60% di voti positivi.

David Sims – The Atlantic: Grazie soprattutto alle performance di Robert De Niro e Anne Hathaway, la pellicola è dolce e divertente, e certamente il miglior film di Nancy Meyers da più di un decennio.

Bilge Ebiri – New York Magazine / Vulture: il film degenera in una serie di monologhi sull’ambizione e le relazioni e sull’avere tutto. I discorsi si accumulano, la nostra buona volontà si disperde, e così fa la magia del film.

Lindsey Bahr – Associated Press: pur essendo un film piacevole e guardabile, è anche del tutto effimero. Forse è per questo, che come gli altri film della Meyers, “Lo Stagista Inaspettato” sarà probabilmente riguardabile. Voto: 2.5 / 4

Peter Travers – Rolling Stone: Non è molto come film. Ma toro scatenato Robert De Niro è adatto al ruolo per l’umorismo e il cuore, e dimostra che può essere un incantatore di classe mondiale. Voto: 2.5 / 4

Kate Taylor – Globe and Mail: Un film che non rende giustizia ad una premessa tonificante. Voto: 2/4

Tom Long – Detroit News: può essere prevedibile, ma è tutt’altro che vuoto. Voto: B

Brian Truitt – USA Today: La storia non è nemmeno artificiosa, è ridicola. Voto: 2/4

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: Ci sarebbero meno conflitti, fame, malattie e terrore, se Nancy Meyers governasse il mondo. Voto: 3/4

Ty Burr – Boston Globe: il film è stranamente retrogrado, il che implica che ogni donna che lavora ha bisogno di un coccolone di papà Yoda. Voto: 1.5 / 4

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: Questa commedia goffa, scritta e diretta da Nancy Meyers, trasforma una premessa plausibile ma intrigante in un racconto di collisione generazionale che riflette poco su grandi e piccini.

Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: In questi giorni, è difficile trovare una commedia che aspira anche alla raffinatezza. Voto: 3/4

Peter Howell – Toronto Star: Se solo la vita reale fosse come un film di Nancy Meyers. Voto: 2.5 / 4

JR Jones – Chicago Reader: Ci sono alcune buone risate, ma lottano per sopravvivere in mezzo allo script sciropposo e al senso di soffocamento borghese.

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: il film cresce da una scena all’altra, da un momento all’altro. Voto: 3.5 / 4

Cath Clarke – Time Out: Le idee del film si esauriscono in fretta, ma Robert De Niro è accomodante, e la pellicola è indulgente e divertente. Voto: 3/5

Stephanie Zacharek – Village Voice: Il sottotesto di questo e di ogni film della Meyers è “Siamo seri, ma sappiamo anche essere divertenti!”. Nessun spettatore deve mai pensare troppo, o essere lasciato fuori.

Stephen Farber – Hollywood Reporter: Il film offre più frustrazioni che ricompense per gli spettatori più esigenti di qualsiasi età o genere.

Maurizio Porro – Il corriere della sera:: (…) Approssimativo e perfino fantozziano nella vita da loft, il raccontino piange e ride, scivola facile su tutto, affronta il sociale armato solo di glamour e si protegge con qualche imperdonabile volgarità.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) De Niro e la Hathaway sono deliziosi e vederli all’opera è un piacere.

Francesco Alò – Il Messaggero: (…) La sagace regista e sceneggiatrice di What Women Want e Tutto può succedere mescola sano femminismo (non è così scontato che la donna possa essere il capo e il primo stipendio in famiglia) a una non banale ricerca di “padre”, mai paternalista (…) Davvero un bel film. Notevole la coppia d’attori.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) Il feeling naturale fra i due protagonisti contribuisce a rendere ancor più gradevole una commedia dove le risate abbondano.

Roberto Nepoti – la Repubblica: La cosa migliore è l’alchimia che si stabilisce tra Robert DeNiro, una volta tanto interessato alla parte che deve interpretare, e Anne Hathaway, che quasi dieci anni dopo Il diavolo veste Prada ha fatto carriera nell’ambiente della moda.