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Stasera in tv su Rai 3: “No – I giorni dell’arcobaleno”

Rai 3 stasera propone “No – I giorni dell’arcobaleno”, film drammatico del 2012 diretto da Pablo Larraín e interpretato da Gael García Bernal, Alfredo Castro e Antonia Zegers.

pubblicato 22 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:38

 

Cast e personaggi

Gael García Bernal: René Saavedra
Alfredo Castro: Lucho Guzmán
Antonia Zegers: Verónica Carvajal
Néstor Cantillana: Fernando Arancibia
Luis Gnecco: José Tomas Urrutia
Alejandro Goic: Ricardo

Doppiatori italiani

Giorgio Borghetti: René Saavedra
Eugenio Marinelli: Lucho Guzmán
Franco Zucca: José Tomas Urrutia
Laura Lenghi: Verónica Carvajal
Oreste Baldini: Fernando Costa
Paolo Marchese: Fernando Arancibia
Francesco Prando: Argentino

 

Trama e recensione

Nel 1988, il dittatore militare cileno Augusto Pinochet, a causa della pressione internazionale, è costretto a indire un referendum allo scopo di rimanere alla guida del paese. Il popolo dovrà decidere se far restare Pinochet al potere per altri otto anni.

I leader dell’opposizione convincono un giovane e audace pubblicitario, di nome René Saavedra, a condurre la campagna per il NO. Con pochi mezzi a disposizione e sotto il controllo costante del dittatore, Saavedra e il suo team concepiranno un ambizioso progetto per vincere le elezioni e liberare il paese dall’oppressione.

 

 

Curiosità

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  • La sceneggiatura del film di Pedro Peirano è basata sull’opera teatrale “El Plebiscito”, scritta da Antonio Skármeta, quest’ultimo è anche autore de “Il postino di Neruda”, romanzo da cui venne tratto il film “Il postino” interpretato da Massimo Troisi.
  • Il regista Pablo Larrain qui è al suo quarto lungometraggio per il grande schermo dopo l’esordio del 2006 con Fuga e i successivi Tony Manero del 2008 e Post Mortem del 2010.
  • Alcuni ricordi di Skármeta sul referendum, ricordiamo che lo scrittore fuggì dal Cile nel ’73 dopo il colpo di stato contro il governo Allende e rifugiatosi per anni in Germania torno a Santiago solo nel 1989:

Pinochet disse: o io o il caos. Per 15 anni aveva tenuto sotto stretto controllo la tv, ma per dimostrare che era democratico lasciava uno spazio di 15 minuti all’opposizione ogni giorno: in quei 15 minuti si concentrò una tale voglia di libertà e una campagna che portò al voto una popolazione avvilita e stanca e cambiò il destino del Paese.

 

  • La pellicola candidata all’oscar per il Miglior film straniero è stata proiettata alla trentesima edizione del Festival di Torino e al Festival di Cannes 2012 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, dove il regista Pablo Larrain è stato premiato con il C.I.C.A.E. Award 2012.
  • Nel film, che ricordiamo è una coproduzione Cile/Francia/Stati Uniti, sono inclusi diversi filmati di repertorio che oltre a immagini di Pinochet includono esternazioni degli attori americani Jane Fonda, Richard Dreyfuss e Christopher Reeve.
  • Le parole del regista Pablo Larrain sul periodo della dittatura, sul referendum e sul protagonista del film:

Non è una cosa che ricordo bene. Ricordo solo l’atmosfera, ma era terribile. Mi ricordo che guardavo le campagne in TV, è stato come un brivido, come la Coppa del Mondo. Pinochet e il regime non hanno mai pensato che sarebbe stato importante. Hanno pensato che fosse solo una cosa televisiva, ma invece ha innescato il cambiamento. È per questo che mi sono interessato alla storia, perché dimostra come si è cambiato il destino di un paese attraverso alcune idee molto semplici veicolate in TV e di come il ragazzo che lo ha fatto non era un genio che ha fatto una rivoluzione, non era Che Guevara. Era un dirigente pubblicitario, un ragazzo che ha creduto di più nella Coca Cola che nella libertà o nella politica. Eravamo tutti affascinati dal fatto che Pinochet fosse stato infine sconfitto dallo stesso sistema economico capitalista che ha imposto. In un certo senso si è scavato la fossa con le proprie mani.

 

Colonna sonora

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  • Le musiche originali del film sono del compositore cileno Carlos Cabezas (Aurora, Radio Corazón, La fiebre del loco).
  • A seguire i brani musicali inseriti nella colonna sonora

1. La alegria ya viene – Inti-Illimani Histórico
2. No lo quiero – Isabel Parra, Cristina Parra, Javiera Parra, Milena Rojas, Cecilia Echeñique e Tati Penna.
4. Suite for Jazz Orchestra No. 1 – III. Foxtrot – Russian State Symphony Orchestra diretta da Dmitry Yablonsky
5. Waltz in A major, Op. 39 No. 15 (Transcription for string orchestra) di Johannes Brahms – St. Martin’s Symphony of London diretta da George Callabrese
6. Valse sentimentale in F minor, Op. 51 No. 6 (Transcription for string orchestra) di Pyotr Ilyich Tchaikovsky – London Festival Orchestra diretta da by Josef Sakonov
7. Valse triste, Op. 44 No. 1 di Jean Sibelius – London Festival Orchestra diretta da Alfred Scholz

 

No lo quiero – Isabel Parra, Cristina Parra, Javiera Parra, Milena Rojas, Cecilia Echeñique e Tati Penna:

 

Clip e video

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