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I racconti dell’orso: sogni favolosi a Torino 2015

I racconti dell’Orso di Samuele Sestieri e Olmo Amato portano la magia della natura e la favola dell’uomo al Torino Film Festival

di cuttv
pubblicato 25 Novembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:48

Un’altra giornata della 33 edizione del Torino Film Festival volge al termine, ma il suo ultimo appuntamento si prepara a sognare ad ogni aperti con I racconti dell’Orso surreali e poetici degli esordienti Samuele Sestieri e Olmo Amato.

Una viaggio metafisico ai confini del mondo che inizia in macchina, nel sogno di una bambina popolato da due buffi personaggi che prendono corpo dal nostro immaginario e si rincorrono (o meglio il monaco meccanico insegue l’omino rosso) tra boschi rigogliosi, città morte, consigli di renne, preghiere e colline magiche, uniti dal proposito di dare vita ad un vecchio orso di peluche, un linguaggio primordiale e il fascino di paesaggi senza traccia di essere umano.

Il sogno trasformato in un piccolo miracolo del cinema italiano, dai due giovani filmaker romani in viaggio per 40 giorni tra Finlandia e Norvegia, con magia e meraviglia della Natura incontaminata come personaggio principale, e loro due ad occupandosi dell’intero processo produttivo del film low budget. dalla fotografia alla recitazione, dalla regia alla produzione.

Sono ricorrersi al crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo per portare a termine la postproduzione che ha richiesto due anni, l’intervento di diversi collaboratori e di un produttore associato come Mauro Santini di Offsetcamera. Lo stesso che questa sera presenterà il film con Samuele Sestieri e Olmo Amato, al Reposi 3, alle ore 22.30. Ragazzi ai quali non possiamo che fare il nostro in bocca al lupo (o all’uomo meccanico?), anche se per me hanno già ottenuto una gran vittoria.

I racconti dell’orso: note di regia

«Fin dall’inizio, la nostra idea è stata quella di trasformare la povertà dei mezzi disponibili in autentica risorsa: nessun dolly, nessun carrello, nemmeno una steadicam. Lontani dall’eccessiva programmazione e dallo studio a tavolino, abbiamo voluto restituire una messa in scena viva, pulsante, che respira con i suoi personaggi. La sceneggiatura è stata solo un punto di partenza: luoghi e persone che incontravamo nel corso del viaggio modificavano, ampliavano o arricchivano la nostra storia. Di fronte alle meraviglie di una natura incontaminata, il punto di vista è quello vergine di chi vorrebbe imparare a vedere come se fosse per la prima volta».

I racconti dell’orso: nota di produzione

Progetto low budget nato da un’autentica scommessa: girare un film in due sole persone, durante un viaggio di quaranta giorni tra Finlandia e Norvegia. Samuele Sestieri e Olmo Amato hanno ricoperto tutte le mansioni necessarie per le riprese, dalla produzione alla regia, dalla fotografia alla recitazione.
La postproduzione del film, durata due anni, ha visto intervenire diversi collaboratori: con la New Digital è stato possibile sonorizzare artigianalmente l’intero film, ricorrendo a suoni creati appositamente in sala da un gruppo di rumoristi. Inoltre sono arrivati gli apporti di Riccardo Magni che ha composto la colonna sonora originale e dell’attrice/cantante Virginia Quaranta che ha dato voce ai personaggi, creando una nuova lingua.
Per portare a termine il film è stato poi realizzato un crowdfunding di quaranta giorni sulla piattaforma Indiegogo. Si è aggiunta infine la collaborazione, come produttore associato, di Mauro Santini, filmaker indipendente che con ‘offsetcamera’ inaugura con “I racconti dell’orso” un percorso di sostegno a film autonomi e a basso budget.

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