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La quinta onda: le recensioni Straniere e Italiane

Le recensioni del film con Chloë Grace Moretz

di carla
pubblicato 8 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:31

E’ uscito giovedì scorso il film di fantascienza La quinta onda (The 5th Wave) diretto da J Blakeson ed interpretato da Chloë Grace Moretz, Nick Robinson, Maika Monroe, Liev Schreiber, Maria Bello, Maggie Siff, Tony Revolori, Ron Livingston, McKaley Miller, Marc John Jefferies, Alex Roe. Dopo la nostra recensione, ecco i commenti dei critici Stranieri e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto solo il 17% di voti positivi. Pochino.

Leah Pickett – Chicago Reader: il film è schiacciato da uno sciocco triangolo d’amore.

James Berardinelli – ReelViews: La trama sembra una banale fusione tra Independence Day e la serie tv Visitors. Voto: 2.5 / 4

Christy Lemire – ChristyLemire.com: sembra una parodia dei fratelli Wayans sui film basati sui romanzi distopici. Voto: 1.5 / 4

Rafer Guzman – Newsday: “La quinta onda” può essere molto divertente, ma una volta che è finita il film deve seguire la sua formula predeterminata. Voto: 2.5 / 4

Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: sembra tutto così riscaldato. Voto: 2/4

Adam Graham – Detroit News: inizia bene ma finisce in cliché. Non è la fine del mondo, ma si inizia a sentire la fine di questo genere. Voto: C

Bruce Kirkland – Toronto Sun: miseramente scritto, mal diretto e montato. Voto: 1.5 / 5

Tom Russo – Boston Globe: Sarete più che pronti a dirgli addio. Voto: 1.5 / 4

Soren Anderson – Seattle Times: Questo film è il miglior argomento che il ciclo distopico ha superato la sua data di scadenza. Voto: 1.5 / 4

Clark Collis – Entertainment Weekly: Un film con una piccola quantità di grinta, sia emotiva che letterale. Voto: C +

Brian Truitt – USA Today: il film trova il modo di sfruttare al massimo il talento di Chloë Grace Moretz, con l’emotività che ha mostrato in “Resta anche Domani” e la sua faccia tosta vista in “Kick-Ass”. Voto: 3/4


Maurizio Porro – Il corriere della sera: Super catastrofico super ridicolo, diretto (si fa per dire) da J. Blakeson.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) regia e sceneggiatura non hanno grande smalto, ma il finale indica il progetto di un numero due, e se son rose fioriranno.

Maurizio Acerbi – il Giornale: Indirizzato ad un pubblico preadolescenziale, il film tratto dalla solita saga di libri, non brilla per inventiva e, soprattutto, manca del minimo sindacale di logica.

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) All’inizio La quinta onda instaura un clima di paranoia perturbante, promettendoti una storia di sopravvivenza divertente quanto basta. Andando avanti, però, eccolo cadere nel solito racconto formattato, con alternanza di azione e rigurgiti romantici di triangolo sentimentale (non senza spiegazioni noiosette su quel che sta accadendo). Un film che sembra solo il “lancio” di una nuova serie.