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The Hateful Eight: le recensioni Straniere e Italiane

Le recensioni dell’ultimo film di Quentin Tarantino

di carla
pubblicato 9 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:05

Qui abbiamo adorato The Hateful Eight, e voi? Oggi leggiamo le critiche Straniere e Italiane. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 75% di voti positivi.

“The Hateful Eight” è diretto e scritto da Quentin Tarantino e interpretato da Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Walton Goggins, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth, Zoe Bell, Michael Madsen, Bruce Dern, Demiàn Bichir, Dana Gourrier, James Parks, Gene Jones, Lee Horsley, Channing Tatum, Craig Stark. Ed ecco la nostra recensione.

Tony Hicks – San Jose Mercury News: “The Hateful Eight” è un sacco di cose. Noioso, naturalmente, non lo è. Voto: 3.5 / 4

Ty Burr – Boston Globe: Questo è Tarantino. Ed è molto divertente. Voto: 3/4

Peter Rainer – Christian Science Monitor: Il film è inutile, anche come intrattenimento, perché è costruito intorno ad un fumetto bagnato di sangue. Voto: C +

David Sims – The Atlantic: è troppo estremo, troppo violento, troppo scellerato nel suo insieme.

Anthony Lane – The New Yorker: Entro la fine di “The Hateful Eight” il suo status di racconto di mistero e la sua deferenza verso gli western classici sono quasi scomparsi, indossati dalla frantumazione della sua sadica visione.

Kate Taylor – Globe and Mail: diabolicamente buono. Voto: 4/4

Tom Long – Detroit News: un film impressionante, e Tarantino ha un vero dono per il dialogo e i colpi di scena, ma alla fine il talento sembra essere stato speso per concetti piuttosto vuoti. Voto: C +

Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: è il sogno di ogni appassionato di cinema e diverso dai film tipici di questa stagione. Voto: 3.5 / 4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: scandaloso, straordinario, estremo, nella sua forma più sicura di sé. Voto: 3.5 / 4

Peter Howell – Toronto Star: non è il Tarantino di Pulp Fiction, Le Iene o di Bastardi senza gloria, anche se ogni film che dà a Samuel L. Jackson la possibilità di parlare e guardare in cagnesco è un film da vedere. Voto: 2.5 / 4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Tarantino sembra non avere carenza di creatività o di ispirazione. Ma ha bisogno di trovare qualcuno che ogni tanto gli dica: “Taglia”. Voto: 3.5 / 5

Tal Rosenberg – Chicago Reader: Questo è il film più cupo e più violento di Tarantino, ma è anche il suo film più lento, una meditazione sulla vendetta e sulla giustizia in America e, eventualmente, nei suoi film.

David Edelstein – New York Magazine / Vulture: Il film è un sacco di sangue su un sacco di nulla. Spero non sia l’epitaffio di Tarantino.

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: uno dei migliori film dell’anno. Voto: 4/4

Chris Vognar – Dallas Morning News: Metti la mano in tasca, molto lentamente, e prendi il portafoglio. Ti consigliamo di acquistare un biglietto per “The Hateful Eight”. Voto: A

Bruce Kirkland – Toronto Sun: un film scoppiettante con un pozzo profondo di significato e di commento socio-politico. Voto: 4/5

Rene Rodriguez – Miami Herald: è un film sugli aspetti peggiori della natura umana, ed è il motivo per cui il film non può essere definito come “divertente”, almeno nel senso tradizionale. Ma Tarantino non glorifica “la bruttezza”; la condanna. Voto: 3.5 / 4

Cary Darling – Fort Worth Star-Telegram: è un film facile da ammirare per la visione singolare e distinta del suo creatore. Ma è difficile da amare. Voto: 3/5

James Berardinelli – ReelViews: il miglior film dell’anno? Sì. Voto: 4/4

Peter Travers – Rolling Stone: Tarantino scrive come un lanciafiamme in questo giallo occidentale. Porta la guerra in casa con tutte le implicazioni politiche, geografiche, sociali, sessuali e razziali che stiamo discutendo ancora oggi. Voto: 3.5 / 4

Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: Uno dei miei film preferiti di Tarantino, da “Jackie Brown”. Voto: 3.5 / 4

Lindsey Bahr – Associated Press: è un passo avanti per il ribelle enfant terrible, un passo verso la maturità.

Alan Scherstuhl – Village Voice: Tarantino sembra determinato a sconvolgere ogni vostra aspettativa.

Vishnevetsky Ignatiy – AV Club: una visione perversa di uomini sadici confortati da false motivazioni. Voto: A-

Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: ho amato quasi tutti i film di Tarantino, e ho sentito, per la prima volta, qualcosa di simile alla delusione. Voto: C +

Maurizio Acerbi – il Giornale: Per la sua ottava meraviglia, Tarantino ha girato una sorta di Trappola per topi, con toni horror, all’interno di un film western. Sfruttando un meraviglioso cast. (…) Ad impreziosire il film è la colonna sonora di Ennio Morricone, con la speranza che possa vincere, dopo i Golden Globe, anche l’Oscar. A proposito del quale, vien da ridere al pensiero che un film sopravvalutato come Revenant – Il Redivivo abbia avuto 12 nomination, contro le sole tre di questo capolavoro.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) Gli interpreti – fra cui la Leigh nominata per la sua grintosa femmina «bastarda»- affondano con gusto i denti nelle loro succose battute. Ma c’è un problema: godibile momento per momento, The Hateful Eight perde colpi nell’interminabile epilogo: troppo pulp-gore, troppo spiritoso a ogni costo, troppo tirato per le lunghe quando ormai i giochi sono fatti. Pensare che Shakespeare risolve la strage finale dell’Amleto in una o due paginette!