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Zoolander 2: le recensioni Straniere e Italiane

I pareri dei critici sul sequel di Zoolander

di carla
pubblicato 15 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:41

Zoolander è uno dei miei film preferiti ma non ho ancora avuto il modo di vedere Zoolander 2 diretto da Ben Stiller e interpretato da Ben Stiller, Owen Wilson, Kristen Wiig, Will Ferrell, Penelope Cruz, Kim Kardashian, Christine Taylor, Kanye West, Cyrus Arnold, Romuald Andrzej Klos. Dopo la nostra recensione, ecco arrivare i commenti dei critici Stranieri e Italiani. Devo dire che mentre scrivo, su RottenTomatoes, il film ha raccolto solo il 22% di voti positivi. L’originale Zoolander invece è a quota 64%. Vediamo nel dettaglio.

James Berardinelli – ReelViews: Ci sono alcuni bit intelligenti e la satira è a volte graffiante, ma, nel complesso, i momenti di ilarità sono come oasi in un deserto di noia. Voto: 2/4

Adam Graham – Detroit News: Ammonta ad una sfilata di cammei di celebrità. Voto: C-

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Alcune persone trovano Derek Zoolander divertente e simpatico. Io no. Voto: 1.5 / 4

Peter Howell – Toronto Star: Zoolander 2 vuole disperatamente essere adorato, pur arrivando irrimediabilmente in ritardo alla festa. Voto: 2/4

Bruce Kirkland – Toronto Sun: Un pasticcio incoerente e idiota. Voto: 1.5 / 5

Ty Burr – Boston Globe: “Zoolander 2” è solo un altro sacchetto pigro di idee da “Saturday Night Live”. Voto: 1.5 / 4

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: “Zoolander 2” ci lascia in uno stato di animazione sospesa, con gli occhi vitrei e il cervello in modalità sleep.

Tony Hicks – San Jose Mercury News: Quando Kiefer Sutherland è la persona più divertente del film, c’è un problema. Voto: 2/4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: il film assomiglia a pasticci inservibili come “Due palle in buca”, “Scemo & + scemo 2” e “Blues Brothers: Il mito continua”. Voto: 2.5 / 4

Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: “Zoolander” ha catturato il suo momento, e così fa “Zoolander 2.” E infilza il vuoto della cultura contemporanea con l’aiuto di persone che ne fanno parte. Voto: 3/4

Jesse Hassenger – AV Club: è uno spettacolo bizzarro e inutile, ma è divertente. Voto: B-

Preston Jones – Fort Worth Star-Telegram / ​​DFW.com: Zoolander 2 è relativamente indolore e, in generale, divertente. Voto: 3/5

Will Leitch – The New Republic: È sorprendentemente convenzionale, ma non in modo rassicurante; i suoi allestimenti e battute sono scricchiolanti e affannosi. Voto: C-

Moira MacDonald – Seattle Times: gradevole, ma con la testa vuota. È una specie di film che equivale a Derek Zoolander. Voto: 2/4

Rafer Guzman – Newsday: Stiller & Company sostengono il marchio Zoolander con onore. Voto: 3/4

Gersh Kuntzman – New York Daily News: Ti è piaciuto “Zoolander”? Bene, allora vi piacerà “Zoolander 2” Voto: 4/5

Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: Zoolander No. 2 è imbarazzante, pigro, e aggressivamente poco divertente. L’unica buona notizia è che al ritmo di questo franchising, non avremo Zoolander 3 fino al 2030. Voto: C-

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Owen Wilson, Penelope Cruz e Will Farrel nel cast di un soggettino che vorrebbe accusare l’assurdo fashion ma lo glorifica senza giocare di sponda, con certa calcolata molestia gossip da vacanzacce romane post Woody.

Maurizio Acerbi – il Giornale: Il sequel di un film cult è sempre un rischio, ma qui si ride in molte occasioni, più però, per le comparsate dei Vip, tra i quali spiccano Sting e Valentino.

Paolo D’Agostini – la Repubblica: Si fatica a crederlo ma tante giovani persone normali – non mostri – stravedono per questo che, con riprovevole spreco di un’espressione da usare con il contagocce, ritengono un “oggetto di culto”. (…) Decine di “apparizioni” di lusso, incluso Sting. Una (fantasmagorica) coreografia, con la profondità di campo di un fumetto, alimentata dal gusto dell’autocitazione e del rimando a gerghi e gesti cari ai fan. La penetrazione di questo modello di intrattenimento comico parrocchiale tra le nostre file giovanili, dove le memorie sono sterilizzate, illustra i danni di decenni di colonizzazione.