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La foresta dei sogni: nuove clip in italiano del film di Gus Van Sant

La foresta dei sogni: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Gus Van Sant nei cinema italiani dal 28 aprile 2016.

di cuttv
pubblicato 23 Aprile 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:13

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 28 aprile uscirà nelle sale italiane La foresta dei sogni, il nuovo film di Gus Van Sant in arrivo nei cinema italiani il prossimo 28 aprile.

Lucky Red ha reso disponibili tre clip in italiano con scene tratte dal film interpretato da Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe.

 

Note di produzione – La storia dietro la storia

Tutto ha avuto inizio da una ricerca su Google. Qualche tempo dopo il successo ottenuto con la sceneggiatura di Buried – Sepolto, proiettato al Sundance nel 2010, Chris Sparling stava navigando in internet per le sue ricerche online quando si è imbattuto per caso in un luogo bizzarro e misterioso in Giappone, “Aokigahara”, in modo non troppo diverso da come accade al personaggio di Arthur Brennan interpretato da Matthew McConaughey ne La foresta dei sogni.

Tutti i bei film sono nati da una grande sceneggiatura. “La foresta dei sogni era la miglior sceneggiatura in cui mi fossi imbattuto negli ultimi cinque anni” afferma Matthew McConaughey. “Sembrava una sequenza di meravigliosi haiku. Era davvero sorprendente. Leggendola mi sono venuti i brividi”.

 

 

Il produttore Ken Kao descrive La foresta dei sogni come un film che parla di come le persone reagiscono al dolore in modi diversi. “Arthur e Takumi hanno sofferto entrambi per una grossa perdita nella loro vita, ed entrambi percorrono un cammino fino a trovare ognuno la propria direzione. Per me questo è l’aspetto più interessante del film, e della vita in generale: come ognuno di noi affronti il dolore”.

Sparling riflette su quel luogo particolare: “Quello che mi ha colpito immediatamente è la distanza che le persone, non solo all’interno del Giappone, ma da ogni parte del globo,  sono disposte a coprire viaggiando per raggiungere quel posto, con l’unico, specifico obiettivo di arrivare lì per togliersi la vita. Ovviamente è altrettanto orribile e tragico se qualcuno va nella stanza accanto e inghiotte delle pillole, ma quello che mi ha affascinato è l’idea di come qualcuno possa prendere una decisione grave come questa, fare un viaggio così lungo, qualche volta per giorni interi, interagire con altri durante il viaggio, e poi portare a termine il proposito di suicidarsi, così come progettato all’inizio. Hanno preso la loro decisione e niente o nessuno può dissuaderli”.

 

 

“In effetti ho pensato al luogo prima ancora di creare i personaggi” racconta Sparling. “Quando ho letto di Aokigahara, mi ha colpito non solo nei termini di un’arcana curiosità geografica, ma anche come luogo misterioso e profondamente spirituale, e anche molto spaventoso. Mi sono così messo ad immaginare una storia a partire da quella che sembrava un’ambientazione fantastica, un’ambientazione fino a quel momento mai utilizzata per un film”.

“All’inizio ho preso in considerazione l’idea di scrivere un horror ma, dopo aver riflettuto, ho pensato che sarebbe stato troppo scontato” continua Sparling. “Ho capito subito che avrei dovuto concentrarmi sul dramma e sui sentimenti. Ho fatto degli approfondimenti e delle ricerche e ho scoperto che la gente effettivamente vi si reca a riflettere sulla vita e sulla morte e alcuni di loro, in effetti, cambiano idea. Ma la foresta è talmente disorientante che è ormai troppo tardi per tornare indietro… la foresta non li lascia più andar via. Questa ipotesi che qualcuno parta per questo lungo viaggio e poi riconsideri la sua decisione, dopo una riflessione e un recupero interiore…questa meravigliosa svolta verso un’affermazione della vita, che però si scontra con il fatto di essere bloccati in un luogo di morte…tutto questo per me era molto affascinante”.

 

 

La foresta dei sogni: trailer italiano e locandina del film di Gus Van Sant

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Lucky Red ha reso disponibili un trailer italiano e una locandina di La foresta dei sogni, il nuovo e controverso film di Gus Van Sant maltrattato dalla critica a Cannes e ora in arrivo nei cinema italiani il prossimo 28 aprile.

 

La trama ufficiale:

Sono l’amore e la perdita a condurre Arthur Brennan (Matthew McConaughey) all’altro capo del mondo, in Giappone, nella foresta fitta e misteriosa di Aokigahara, nota come “la foresta dei sogni”, situata alle pendici del Monte Fuji – un luogo in cui uomini e donne si recano a contemplare la vita e la morte. Sconvolto dal dolore, Arthur penetra nella foresta e vi si perde. Lì Arthur incontra Takumi Nakamura (Ken Watanabe), un giapponese che, come lui, sembra aver perso la strada. Incapace di abbandonare Takumi, Arthur usa tutte le energie che gli restano per salvarlo. I due intraprendono un cammino di riflessione e di sopravvivenza, che conferma la voglia di vivere di Arthur e gli fa riscoprire l’amore per la moglie (Naomi Watts).

 

Il nuovo film di Gus Van Sant indaga esplora la morte e il latente desiderio di morire scegliendo come location una tristemente nota foresta giapponese sita alle pendici del monte Fuji  soprannominata “foresta dei suicidi”. Van Sant torna a toccare uno dei suoi temi ricorrenti dopo la sua “Trilogia della morte” composta dai film Gerry, Elephant e Last Days.

 

È sempre quel particolare momento a svegliarti, sai? Un evento importante, di quelli che ti cambiano la vita, e che ti ricordano cosa conti davvero. Il problema è che quel momento arriva un’unica volta e qualche volta arriva troppo tardi.

 

 

La foresta dei sogni: trailer e poster del film di Gus Van Sant

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La natura e il potere dell’amore, capace di distruggere e curare, muovono l’ultima avventura cinematografica di Gus Van Sant sino alle pendici del monte Fuji in Giappone, per inoltrarsi nel mare di alberi della foresta di Aokigahara.

Una foresta nota anche come The Sea of Trees, dal fascino tanto oscuro ed esotico da diventare meta ideale per contemplare la vita e la morte, da molti anche per togliersi la vita, gli stessi che inquietanti cartelli cercano di dissuadere con messaggi sul valore della vita

La foresta dei suicidi scelta dal regista per accogliere e condividere il percorso di auto-riflessione e sopravvivenza al proposito di uccidersi dei due protagonisti del film. L’americano Arthur Brennan interpretato da Matthew McConaughey e il giapponese Takumi Nakamura di Ken Watanabe.

Due anime perse destinate ad incontrarsi per affrontare gli spettri interiori e ritrovare insieme la via dalle proprie esistenze, vagando tra boschi, orchidee, fantasmi e flashback di drammi matrimoniali, come quello di Arthur con la moglie interpretata da Naomi Watts. A quanto pare anche un vento che muove foglie senza sfiorare la poesia, troppi finali e tutto quello che ha fatto rimpiangere alla 68ª edizione del Festival di Cannes i fasti di Elephant (Palma d’Oro nel 2003) accogliendo il film con un coro di fischi.

A giudicare dalla nostra recensione da Cannes 2015, The Sea of Trees non rientra neppure lontanamente nella rosa di pellicole d’autore come Elephant e Milk di Gus Van Sant, facendo rimpiangere anche quelle più convenzionali come Will Hunting.

In ogni caso, tra un po’ potremo constatare da soli quanto l’opinione del pubblico in sala sia in sintonia con quello di Cannes, visto che spesso non lo è.

The Sea of Trees, sceneggiato da Chris Sparling, prodotto da Brian Dobbins, F. Gary Gray, Kevin Halloran, Ken Kao, Gil Netter, Chris Sparling per Bloom, Netter Productions, Waypoint Entertainment, sarà distribuito nelle sale italiane da Lucky Red con il titolo La foresta dei sogni, a partire dal prossimo 28 aprile.