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Era d’estate: Falcone e Borsellino in esilio all’Asinara per il maxi-processo di Cosa Nostra

L’estate d’esilio all’Asinara di Falcone e Borsellino per l’istruttoria del maxi-processo di Cosa Nostra, torna al cinema con il triste anniversario della morte di Falcone

di cuttv
pubblicato 18 Maggio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 11:14

Il prossimo 23 maggio, in occasione del triste anniversario della morte di Giovanni Falcone, arriva al cinema Era d’estate di Fiorella Infascelli, richiamando alla memoria l’agosto del 1985 di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, minacciati dalla mafia e costretti all’esilio forzato sull’isola sarda dell’Asinara, con le rispettive famiglie, dopo gli omicidi di diversi poliziotti che indagavano sui misteri di mafia.

Il 28 luglio muore sul molo di Porticello il commissario Beppe Montana, il 6 agosto il vice questore Ninni Cassarà e l’agente Roberto Antiochia vengono uccisi a colpi di kalashnikov, poi la minaccia intercettata dai Carabinieri dell’Ucciardone e la partenza improvvisa.

Il film torna alla calda estate dei due magistrati, alle prese con l’istruttoria del maxi-processo di Palermo aperto nel 1986. Il capolavoro dei due ‘uomini di giustizia Palermitani’ che condusse a 360 condanne, palesando l’esistenza, i crimini e il nome della mafia: Cosa Nostra.

Torna alla settimane di attesa e frustrazione con lo spettro della morte ad aleggiare sulle teste di Falcone (Massimo Popolizio), Borsellino (Giuseppe Fiorello) e i loro famigliari confinati nella piccola foresteria di Cala D’oliva, completamente isolati dalla piccola comunità di civili dell’Asinara, controllati a vista da una pilotina e dalle guardie penitenziarie.

Giorni più pesanti per alcuni, coma Lucia, la figlia più grande dei Borsellino, caduta in uno stato di malessere tale da essere ricondotta a Palermo, o il fratello Manfredi, spinto alla fuga senza meta sull’isola bunker, ritrovato in mezzo ai detenuti del penitenziario che ospita, a distribuire nutella e raccontare barzellette.

Giorni di notti insonni e scherzi, di tregua dal lavoro e inedita serenità familiare, aspettando che il ministero fornisca le carte per continuare la stesura dell’ordinanza-sentenza del maxi processo, fino all’ordine di cessato pericolo, repentino come quello della partenza, il momento di tornare a Palermo e all’inesorabile sorte che li colpirà quel 23 maggio del 1992.

Il lungometraggio drammatico, diretto da Fiorella Infascelli e sceneggiato con
Antonio Leotti, è prodotto da Fandango e Rai Cinema, con MIBACT (Interesse Culturale) e Sardegna Film Commission, mentre a distribuirlo in sala sarà 01 Distribution, il 23 e 24 maggio 2016.