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Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk: trailer italiano e poster del documentario di Grant Gee

Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul documentario di Grant Gee nei cinema italiani il 7 e l’8 giugno 2016.

pubblicato 22 Maggio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 11:04

 

Nexo Digital porterà nei cinema il 7 e 8 giugno Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk, documentario diretto da Grant Gee con la voce narrante da un testo originale di Orhan Pamuk.

Il doc narra la storia del museo di Istanbul nato dall’immaginazione del Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: l’unico luogo al mondo che ha preso vita…da un romanzo.

In genere i musei più belli del mondo sono quelli cui si ispirano i registi e i romanzieri per le loro opere: basti citare Belfagor – Il fantasma del Louvre o la Mary Beton descritta da Virginia Woolf, che aggirandosi tra gli scaffali del British Museum dà il via a Una stanza tutta per sé. A volte, però, accade anche il contrario. Prendete uno degli scrittori contemporanei più amati al mondo, premio Nobel per la letteratura nel 2006, tradotto in più di 60 lingue e con oltre dodici milioni di copie vendute in tutto il pianeta. Sia che siate suoi lettori da sempre, sia che vi avviciniate per la prima volta alle sue opere, permettete a Pamuk, il romanziere più famoso di Istanbul, e al film di Grant Gee di guidarvi per le vie della città e lasciatevi ammaliare da una storia di collezionismo misteriosa e intensa che racconta come un luogo reale possa nascere, in occasioni particolari come questa, dalla forza dell’immaginazione e della scrittura.

Il Museo dell’innocenza di Pamuk ci conduce infatti attraverso i sentieri di un’ossessione amorosa, quella di Kemal per la giovane Füsun. Per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, Kemal inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi, a cominciare ovviamente dall’orecchino che lei perse la prima volta che fecero l’amore insieme, “il momento più felice della mia vita”. Così, proprio per riconquistare quell’attimo perduto nel tempo, Kemal assembla, oggetto dopo oggetto, una collezione che, agli occhi del mondo, non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiede all’amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell’innocenza. E lo scrittore lo accontenta, scrivendo un libro che conquista i lettori di tutto il mondo. Da quel libro, pubblicato in Italia da Einaudi, è nato però qualcosa di più: il progetto di un museo reale a Istanbul – nel vecchio palazzo dove “abitava” Füsun- un museo nato dalla forza dell’immaginazione e ormai visitatissimo dai viaggiatori che arrivano nell’unica città del mondo che si divide tra due continenti e che ha avuto tre nomi illustri nel corso dei secoli: Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul.

Trovate tutte le sale che proiettano il documentario cliccando QUI.

 

Note biografiche – Orphan Pamuk

Orhan Pamuk è nato nel 1952 a Istanbul, dove tutt’ora vive e lavora. Tradotte in tutte le principali lingue, le sue opere sono edite in Italia da Einaudi che ha finora pubblicato: Il castello bianco, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Neve, La casa del silenzio, Istanbul, Il libro nero, La valigia di mio padre, Il Museo dell’innocenza, Altri colori, Il Signor Cevdet e i suoi figli, Romanzieri ingenui e sentimentali e L’innocenza degli oggetti. Nel 2006 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Nella primavera del 2012 Pamuk ha finalmente realizzato il sogno di un progetto decennale, aprendo a Istanbul il Museo dell’Innocenza. Il museo incarna l’omonimo romanzo pubblicato nel 2008. Nel 2014 il Museo dell’Innocenza ha vinto il premio di Museo Europeo dell’Anno.

 

Note biograficohe – Grant Gee

Grant Gee vive e lavora a Brighton, in Inghilterra. Ha realizzato film su anarchici, gruppi rock, scalatori e scrittori. Il suo film sui Radiohead, Meeting People is Easy (1997) ha ottenuto una nomination per i Grammy Awards. Ha anche diretto l’iconico video musicale di No Surprises, uno dei celebri brani del gruppo. Con il film Joy Division ha vinto il Grierson Award per il miglior documentario (2008). The Western Lands è stato premiato come miglior cortometraggio al Banff Film Festival (2008). Il suo film Patience (After Sebald) del 2012, sul capolavoro inclassificabile di WG Sebald Gli anelli di Saturno, è stato presentato in anteprima mondiale al New York Film Festival ed è stato distribuito in sala sia Regno Unito che negli Stati Uniti. Attualmente sta sviluppando il suo primo lungometraggio di finzione, un adattamento da The Lighthouse di Alison Moore.