Home Recensioni Il Piano di Maggie – A cosa servono gli uomini: le recensioni Straniere e Italiane

Il Piano di Maggie – A cosa servono gli uomini: le recensioni Straniere e Italiane

Il parere dei critici al film di Rebecca Miller

di carla
pubblicato 4 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 09:38

E’ nelle sale dal 29 giugno la commedia drammatica Il Piano di Maggie – A cosa servono gli uomini diretta da Rebecca Miller e interpretata da Julianne Moore, Ethan Hawke, Greta Gerwig, Travis Fimmel, Maya Rudolph, Bill Hader, Wallace Shawn, Alex Morf, Wallace Shawn. Dopo la nostra recensione, ecco i commenti dei critici Stranieri e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto l’84% di voti positivi.

Adam Graham – Detroit News: il film è lo show di Gerwig, e ancora una volta dimostra di essere una delle presenze più coinvolgenti dello schermo. Voto: B +

Connie Ogle – Miami Herald: Gerwig e Hawke sono le ragioni eccezionali per vedere questo film, ma la vostra pazienza – proprio come Maggie – sarà testata prima della fine. Voto: 2.5 / 4

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Adoro i film come questo. Film dove intercettare persone intelligenti, profondamente sbagliate e interessanti. Voto: 3.5 / 4

Ann Hornaday – Washington Post: Fedele al suo titolo, “Il piano di Maggie” è così folle che potrebbe funzionare. E lo fa. Voto: 3/4

David Edelstein – New York Magazine / Vulture: è molto divertente ed ha un solido nucleo emotivo.

Christy Lemire – RogerEbert.com: Miller offre un’istantanea vivida di un segmento di nicchia di New York. Voto: 2.5 / 4

AO Scott – New York Times: è un film modesto, riluttante, come la sua eroina, nel fare grandi reclami o richieste eccessive. Ma è anche generoso e divertente, dolce ma non troppo dolce.

Sara Stewart – New York Post: il film non è perfetto – i fili della sua trama sono a volte un po’ a maglie larghe – ma Miller ottiene il suo posto nella commedia intellettuale di New York.

Sam Adams – TheWrap: un film grazioso. Voto: B

April Wolfe – Village Voice: è una commedia leggera e divertente con personaggi memorabili, ma si basa molto sul fascino prevedibile della Gerwig e, a volte sembra più di Woody Allen che di Rebecca Miller.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Girotondo di confusione esistenziale con un’ironia e una leggerezza che lasciano trasparire un tessuto non banale di sentimenti.

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: Niente di nuovo sotto il sole. Provette e adozioni non cambiano l’amore. Ma a volte è questa la scommessa del film, possono addirittura migliorarlo.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) un film al femminile che le signore non devono assolutamente perdere, ma che sarà utile anche agli spettatori maschi per capire meglio l’altra metà della mela.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Saltellante commedia dalla doppia anima (…) cinema anche comico con battute bowling per far cadere i birilli delle sicurezze.