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Venezia 64: La conferenza stampa con Tim Burton

L’incontro con Tim Burton è stato particolarmente entusiasmante. Il più giovane cineasta a riceve il Leone d’Oro alla carriera viene accolto da un caloroso applauso in conferenza stampa. Anche il direttore della Mostra è presente è annuncia il Leone d’Oro alla carriera a Tim Burton, ritenendolo doveroso per un Maestro che, come i vincitori delle

6 Settembre 2007 09:35

L’incontro con Tim Burton è stato particolarmente entusiasmante. Il più giovane cineasta a riceve il Leone d’Oro alla carriera viene accolto da un caloroso applauso in conferenza stampa. Anche il direttore della Mostra è presente è annuncia il Leone d’Oro alla carriera a Tim Burton, ritenendolo doveroso per un Maestro che, come i vincitori delle scorse edizioni David Lynch e Miyazaki, ha rimesso la fantasia al potere.

Considera il Leone un riconoscimento o uno stimolo al suo futuro lavoro?
Ho un rapporto speciale con Venezia perché sono stato qui sia per presentare “The Nightmare before Christmas” che “La sposa cadavere” ed entrambi i film hanno avuto un’accoglienza calorosa. Stare a Venezia è una delle esperienze più vere della mia vita ed è per questo che questo premio è molto significativo per me. Io sono stato fortunato perché non ho mai ricevuto una classificazione: non sono mai stato definito né regista indipendente né hollywoodiano e per questo mi sono sentito sempre molto libero. Ricevere il Leone d’oro mi rinvigorisce.

Lei è famoso per le sue favole per adulti. Che favole leggeva da piccolo?
In realtà io non leggevo favole da piccolo, piuttosto mi piaceva guardare i film horror. Delle favole mi piace molto il simbolismo folcloristico.

Che rapporto ha con la tecnologia e che pensa degli effetti speciali?
La tecnologia va usata ma con moderazione, non si deve abusarne. Mi piace mantenere sul set il lavoro a livello umano e avere un processo di creazione artistica. La restrizione nell’uso degli effetti speciali è uno stimolo per la creatività.

Perché Big Fish non sembra un film di Tim Burton? E cosa ritiene essere “tipico” di Tim Burton?
Mi piacciono le persone che hanno un aspetto strano. Questo credo sia tipico. Per quanto riguarda Big Fish il film è stato realizzato in un momento particolare della mia vita: era appena morto mio padre. Il film ha avuto una funzione catartica per me ed era molto vicino al mio spirito.

Cosa pensa del suo amico Jonny Depp che stasera le consegnerà il Leone?
Penso che sia straordinario come attore perché non ha paura di interpretare “personaggi”. Molti attori interpretano sempre sé stessi, mentre Jonny è capace di reinventarsi ogni volta e diventare una creatura diversa.

Cosa pensa del DVD?
Non faccio film per il DVD ma per il cinema. Nel DVD di Ed Wood ho aggiunto delle scene tagliate, ma non è un qualcosa che intendo fare per tutti i film; non ho intenzione di realizzare due versioni dei miei film, una per il cinema ed una per il dvd, non credo sia rispettoso per il pubblico.

Cosa sarà il suo prossimo lavoro?
Non so ancora se sarà una commedia o un dramma. Sicuramente è un musical horror (Sweeney Todd). E’ interessante vedere gli attori cantare perché molti di loro non sono cantanti professionisti: cantando si mettono in gioco e quindi si rendono vulnerabili nelle mie mani e davanti allo spettatore..

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