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Silence di Martin Scorsese, 400 sacerdoti gesuiti di Roma lo vedranno in anteprima

400 fortunatissimi sacerdoti gesuiti vedranno Silence di Martin Scorsese prima di tutti.

pubblicato 9 Novembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 04:15

Dopo oltre 20 anni ‘attesa’, Silence di Martin Scorsese uscirà in una manciata di cinema d’America il 23 dicembre prossimo, in modo da poter correre per gli Oscar del prossimo anno. Prima di allora, però, la pellicola verrà presentata in anteprima a 400 fortunatissimi sacerdoti gesuiti della Capitale. La Paramount Pictures ha organizzato questa proiezione evento per fine novembre, su gentile concessione del Reverendo James J. Martin, gesuita americano che ha indossato gli abiti del consulente esterno durante le riprese e lo sviluppo della pellicola.

Ad oggi, incredibile ma vero, Silence non si è mai mostrato. La Paramount ha diffuso solo poche immagini ufficiali, evitando poster e trailer. L’attesa nei confronti dell’ultima fatica di Scorsese, rumor alla mano superiore alle 3 ore di durata, si è così fatta ancor più spasmodica. Evitati i grandi Festival, da Cannes a Toronto passando per Venezia, Londra e New York, Silence ha come protagonisti Andrew Garfield, Liam Neeson e Adam Driver. La pellicola arriverà in Italia il 12 gennaio.

Tratto dall’omonimo romanzo di Endo Shusaku, ‘Silenzio’ è ambientato nella Nagasaki del 1633: l’indomito padre gesuita Cristovao Ferreira, che da anni si batte in Giappone per diffondere il cristianesimo, ha rinnegato la vera fede ed è diventato un apostata: questa è la notizia sconvolgente che giunge a Roma. La Compagnia del Gesù decide allora di inviare in Oriente due giovani fratelli, Sebastian Rodrigues e Francisco Garrpe per compiere un’indagine all’interno della chiesa locale. I due gesuiti però, partiti pieni di ideali e di entusiasmo, si scontrano ben presto con la dura realtà del Giappone dei Tokugawa e delle persecuzioni. I sospetti cristiani vengono costretti dalle autorità giapponesi a calpestare immagini sacre: chi si rifiuta viene torturato e ucciso, mentre chi accetta viene deriso e costretto a vivere ai margini della società, rifiutato tanto dalla comunità cristiana quanto dai giapponesi. La vita in Giappone si fa sempre più difficile per Rodrigues che ora vive in prima persona le persecuzioni e che finisce, evangelicamente, per essere tradito dall’amico Kichijiro, il suo “Giuda”, mentre implora Dio di rompere il suo “silenzio”.

Fonte: Collider