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Sing Street: le recensioni straniere

I critici commentano così il già cult “Sing Street”

di carla
pubblicato 14 Novembre 2016 aggiornato 18 Aprile 2023 16:07

E’ uscito il 10 novembre Sing Street diretto da John Carney e interpretato da Ferdia Walsh-Peelo, Aidan Gillen, Maria Doyle Kennedy, Jack Reynor, Lucy Boynton, Kelly Thornton, Ben Carolan, Mark McKenna, Percy Chamburuka, Lydia McGuinness. Dopo la nostra (positiva) recensione, ecco i commenti dei critici stranieri, raccolti dal sito RottenTomatoes. Il film ha raggiunto, mentre scrivo, il 97% di voti positivi.

Adam Graham – Detroit News: A testimonianza del potere della musica, del legame di fratellanza e delle possibilità illimitate della gioventù. Voto: A-

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Un delizioso film che è quasi impossibile guardare senza sorridere. Voto: 4/5

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: John Carney capisce che la musica non solo può essere la colonna sonora di una vita, ma può anche cambiare una vita. Voto: 3.5 / 4

JR Jones – Chicago Reader: John Carney ha ottenuto il giusto equilibrio, offrendo una storia divertente e sentita su un adolescente di Dublino a metà degli anni ’80.

Rex Reed – New York Observer: “Sing Street” ha il potenziale per raggiungere non solo gli adolescenti, ma anche il pubblico di tutte le età. Voto: 3/4

Richard Brody – New Yorker: è tutto troppo dolce e facile.

Katie Walsh – Los Angeles Times: Una rappresentazione dolce e divertente, affascinante e struggente.

Sheila O’Malley – RogerEbert.com: John Carney ha un occhio divertente e amorevole per i dettagli, un orecchio per i dialoghi, e il film è estremamente personale in un modo che è anche universale. Voto: 3.5 / 4

AO Scott – New York Times: Il film capisce che l’incanto e la delusione vanno insieme, come i lati A e B di un singolo.

Peter Travers – Rolling Stone: “Sing Street” è un film romantico, traboccante di musica, divertimento e dell’emozione del primo amore. Voto: 3.5 / 4

Stephanie Zacharek – TIME Magazine: avete visto ogni elemento di “Sing Street” centinaia di volte prima: è il talento di John Carney nell’assemblarle che fa la differenza.

Brian Truitt – USA Today: John Carney scava più in profondità rispetto alla solita storia d’amore per commentare la vita irlandese nel 1985 e la imposta con una colonna sonora che colpisce tutte le note giuste. Voto: 4/4

Tim Grierson – The New Republic: Il pudore accattivante del film finisce per essere ancora più importante della sua musica o dei suoi personaggi incredibilmente simpatici. Come la maggior parte delle band a cui rende onore, “Sing Street” può essere un po’ usa e getta, ma le sue emozioni indugiano come un caldo ricordo.

AA Dowd – AV Club: Il divertimento di “Sing Street” permette ricordi e memorie romanzate in una lezione di storia della musica. Voto: B

Alan Scherstuhl – Village Voice: Cantare e sognare.

Stephen Whitty – New York Daily News: “Sing Street” è proprio come le canzoni che idolatra. Voto: 4/5