Home Festival di Venezia Balada Triste de Trompeta: arriva finalmente in Italia il film di Alex de la Iglesia premiato a Venezia 2010

Balada Triste de Trompeta: arriva finalmente in Italia il film di Alex de la Iglesia premiato a Venezia 2010

Premiato per la regia e la sceneggiatura da Quentin Tarantino a Venezia 2010, il film del regista spagnolo potrebbe uscire dal limbo e trovare distribuzione…

pubblicato 4 Ottobre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 21:33

Una vera epopea, per un film che credevamo davvero non avrebbe mai visto il buio delle sale italiane. Parliamo della storia della distribuzione italiana di Balada Triste de Trompeta, il folle film che Alex de la Iglesia portò in concorso alla Mostra del cinema di Venezia nel 2010. Quentin Tarantino lo premiò con due riconoscimenti: il Leone d’Argento per la regia e l’Osella per la sceneggiatura.

Il film fu acquistato dalla Mikado, che avrebbe dovuto distribuirlo proprio nel 2010. Poi sono iniziati gli spostamenti: aprile 2011, settembre 2011… Sì: la Mikado è tristemente fallita, nel frattempo, e il film di de la Iglesia è rimasto nel limbo dei film acquistati ed “imprigionati” in un listino. Oggi arriva un rumor clamoroso: il film sarebbe stato acquistato da Lucky Red, che lo distribuirà nelle sale italiane l’8 novembre 2012. Attendiamo con ansia la conferma ufficiale.

Vi ricordiamo la trama, che vede per protagonisti un pagliaccio sorridente e un pagliaccio triste, durante la guerra civile spagnola. La famiglia di Javier ha sempre lavorato in circo, e i maschi hanno sempre fatto la parte del pagliaccio. Il padre viene ucciso durante uno scontro con le forze militari. Javier da grande assume il ruolo del pagliaccio, ma vista la sua vita difficile non può che recitare la parte del pagliaccio triste. Trovato lavoro sotto il tendone di un circo, diventa subito il rivale del pagliaccio Sergio. Anche nei confronti di una bella trapezista…

Interpretato da Carlos Areces, Antonio de la Torre e Carolina Bang, Balada Triste de Trompeta è un concentrato di tutto quello che vogliamo vedere in un film del regista spagnolo: divertimento esagerato, violenza esasperata, tocchi oltre il grottesco, freak ovunque… E molto di più, perché l’opera è un ragionamento spietato sull’eredità che la Spagna è costretta a raccogliere del periodo della dittatura. Insomma, sì: noi l’abbiamo amato. Nel frattempo Alex de la Iglesia ha diretto un altro film, La chispa de la vida, passato a Berlino e, ovviamente, inedito in Italia.

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