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Free State of Jones: le recensioni straniere

Le recensioni al film “Free State of Jones” diretto da Gary Ross e interpretato da Matthew McConaughey

di carla
pubblicato 6 Dicembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:38

E’ nelle nostre sale dal 1 dicembre il film drammatico/storico Free State of Jones, diretto da Gary Ross e interpretato da Matthew McConaughey, Gugu Mbatha Raw, Keri Russell, Mahershala Ali, Jacob Lofland, Sean Bridgers, Gary Grubbs, Matt Lintz, Jessica Collins.

“Free State of Jones” è l’incredibile storia vera di Newt Knight, contadino del Sud degli States che durante la Guerra Civile Americana si ribellò all’esercito confederato. Con l’aiuto di un gruppo di agricoltori e di schiavi, Knight guidò una rivolta che portò la Contea di Jones a separarsi dagli Stati della Confederazione. Dalle sue nozze con l’ex schiava Rachel nascerà la prima comunità di razza mista del dopoguerra.

Dopo la nostra recensione, oggi leggiamo insieme i commenti dei critici stranieri, raccolti da RottenTomatoes. Il film, mentre pubblico questo articolo, ha raggiunto il 47% di voti positivi.

Katie Walsh – Tribune News Service: la storia ciondola e sguazza nella violenza, poi precipita attraverso gli orrori e il trauma della ricostruzione. Voto: 2.5 / 4

Peter Howell – Toronto Star: un film snervante. Voto: 2/4

Godfrey Cheshire – RogerEbert.com: finisce per sprecare la formidabile interpretazione di Matthew McConaughey e degli altri contributi. Voto: 2.5 / 4

Brad Wheeler – Globe and Mail: Matthew McConaughey è torvo e tenace. Il regista fa lo stesso. Voto: 3/4

Tirdad Derakhshani – Philadelphia Inquirer: il film di Gary Ross è un tour che vive la storia, ma con effetti speciali scabrosi e un’infarinatura fumante di sex appeal. Voto: 2.5 / 4

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: una sceneggiatura arida nella sua didattica.

Rafer Guzman – Newsday: Matthew McConaughey è un leader carismatico, ma la portata storica del film metterà alla prova la vostra pazienza. Voto: 2.5 / 4

AO Scott – New York Times: Una lezione di storia avvincente, la cui didattica occasionale è parte integrante del suo potere.

Bruce Kirkland – Toronto Sun: è una grande opportunità persa. Voto: 2/5

Kyle Smith – New York Post: lo script possiede molta forza. Voto: 3/4

Jesse Hassenger – AV Club: Invece di costruire un crescendo, il film si affievolisce. Voto: C

Ann Hornaday – Washington Post: un dramma storico serio ma inerte e ingombrante. Voto: 2/4

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: non è una lezione di storia, ma è un tradizionale intrattenimento di Hollywood che rispetta la storia e sembra invitare alla discussione e al dibattito. Voto: 3.5 / 4

Michael Phillips – Chicago Tribune: Dalla composizione alla progettazione alla produzione, tutto sembra un po’ compassato, e non si crede a quello che si sta vedendo. Voto: 2.5 / 4

Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: E’ un buon film ma è anche importante. Voto: 3/4

Todd McCarthy – Hollywood Reporter: Una storia avvincente e poco conosciuta della guerra civile è ridotta ad una lezione di storia asciutta e prudente.