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Todd McCarthy, i 20 film del 2016 per il critico dell’Hollywood Reporter

Un doc di 8 ore è il miglior film del 2016 per la celebre penna di Todd McCarthy.

pubblicato 15 Dicembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:15

Per 31 anni critico di Variety e dal 2010 penna ‘regina’ dell’Hollywood Reporter, Todd McCarthy ha stilato la propria attesa e temuta dei 10 migliori film del 2016. Una classifica molto poco hollywoodiana, con al suo interno titoli indipendenti, registi stranieri, documentaristi e registi decisamente molto poco conosciuti. Una realtà fino a pochi anni fa impensabile, confessa McCarthy, tanto da trovare sugli scudi nomi ai più sconosciuti come Barry Jenkins, Raoul Peck, Ezra Edelman e Maren Ade.

Un documentario di circa 8 ore, una commedia tedesca, un musical, un film sullo stupro, un titolo arrivato in Italia solo su Netflix, e tanti documentari, per una classifica che vede l’acclamato O.J.: Made in America, vero favorito agli Oscar tra i doc, davanti a tutti. Sconfitto La La Land di Damien Chazelle, solo secondo, con 13Th di Ava DuVernay, visto a Toronto, medaglia di bronzo. Quarta posizione per Toni Erdmann della tedesca Ade, già in trionfo agli EFA 2016, con I Am Not Your Negro di Raoul Peck quinto davanti ad Elle di Paul Verhoeven.

Settima posizione per Kenneth Lonergan e il suo Manchester by the Sea, seguito da The Handmaiden di Park Chan-wook e da Silence di Martin Scorsese, soltanto nono. Decima piazza con lo strepitoso Hell or High Water di Taylor Sheridan, purtroppo mai visto nelle sale d’Italia ma finito direttamente su Netflix. Fuori dalla Top10 di poco, a sorpresa, Moonlight di Barry Jenkins (11esimo), seguito da Eye in the Sky di Gavin Hood, The Edge of Seventeen di Kelly Fremon Craig, I, Daniel Blake di Ken Loach, Life, Animated, di Roger Ross Williams, Aquarius di Kleber Mendonca Filho, Southside With You di Richard Tanne, Certain Women di Kelly Reichardt e Sunset Song di Terence Davies.

Su 20, facendo un resoconto rapido, tutti tranne uno (Silence) si son fatti vedere ad un Festival (sei a Cannes, quattro al Sundance), quattro sono i documentari, quattro sono stati diretti da donne e solo uno (La La Land) è stato effettivamente girato ad Hollywood. McCarthy, però, precisa come i due film festivalieri del 2016 che ha preferito sono altri, ma non essendo ancora mai usciti negli States sono rimasti fuori da questa classifica, ovvero Graduation (Bacalaureat) di Cristian Mungiu e Wild del tedesco Nicolette Krebitz.

Fonte: HollywoodReporter