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Stasera in tv: “A Christmas Carol” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “A Christmas Carol”, film d’animazione del 2009 diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins e Robin Wright.

pubblicato 25 Dicembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:00

 

Cast e personaggi

Jim Carrey: Ebenezer Scrooge; Spirito del Natale passato; Spirito del Natale presente; Spirito del Natale futuro
Gary Oldman: Bob Cratchit; Jacob Marley
Colin Firth: Fred
Bob Hoskins: Fezziwig; Joe
Robin Wright: Belle
Cary Elwes: Uomo corpulento; Dick Wilkins
Lesley Manville: Sig.ra Cratchit
Fionnula Flanagan: Sig.ra Dilber
Sammi Hanratty: Fan Scrooge
Ryan Ochoa: Tim Cratchit
Daryl Sabara: Peter Cratchit
Molly Quinn: Belinda Cratchit

Doppiatori italiani

Roberto Pedicini: Ebenezer Scrooge
Loris Loddi: Bob Cratchit
Stefano Benassi: Fred
Carlo Valli: Jacob Marley
Fabrizio Vidale: Spirito del Natale passato
Luca Ward: Spirito del Natale presente
Roberto Stocchi: Fezziwig
Dario Penne: Joe
Chiara Colizzi: Belle
Paolo Lombardi: Uomo corpulento
Franca D’Amato: Sig.ra Cratchit
Marzia Ubaldi: Sig.ra Dilber
Letizia Ciampa: Fan Scrooge
Arturo Valli: Tim Cratchit

 

La trama

Il taccagno dal cuore gelido Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) a causa di un passato che ne ha infranto sogni e speranze, ha fatto del dio denaro l’unico totem da idolatrare e del prossimo o figura da sfruttare e da cui trarre il massimo del guadagno, o pericoloso contenitore saturo di emozioni e sentimenti da tenere ben alla larga.

Dopo la morte del suo socio, a Scrooge la notte della vigilia di Natale verrà data un’ultima possibilità di redimersi, e sarà lo stesso ex socio ormai anima dannata, che da etereo messaggero gli comunicherà la prossima visita di tre fantasmi che gli mostreranno a turno il suo passato, per ricordargli chi era, il suo presente per ribadirgli chi è divenuto, ed il futuro per ammonirlo su cosa diventerà se non cambierà completamente il suo stile di vita.

 

Il nostro commento

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Il racconto “Canto di Natale” di Charles Dickens resta per il sottoscritto un vero classico letterario, ma soprattutto un classico dalle atmosfere e suggestioni che fanno del Natale e del suo significato aggregante materia prima da emozioni, accompagnandoci in una fredda mattina di Natale in cerca di una redenzione che sa di famiglia e amore per il prossimo.

Quindi che sia il musical con la bizzarra accoppiata Muppet / Michael Caine, lo Scrooge formato “Paperone” o la comedy-dark e un pò kitsch con Bill Murray, non importa se le pagine di Dickens siano state stravolte, cambiate o rivisitate, se il cuore del racconto è stato rispettato e l’atmosfera ricreata, ben venga qualsiasi adattamento per quanto ardito possa apparire.

Robert Zemeckis in piena ossessione da “motion capture” dopo il molteplice Tom Hanks formato natalizio di Polar Express e il Beowulf / Ray Winstone recluta Jim Carrey e lo inserisce nell’involucro hi-tech di uno Scrooge di ultima generazione, per una fantasmagorica cavalcata digitale che assomiglia molto da vicino alle montagne russe di un tetro luna park.

In A Christmas Carol si predilige il lato “dark” della novella di Dickens, questo fa del film di Zemeckis un prodotto poco adatto agli spettatori “under 10” con Carrey davvero l’unico in grado di far trasparire un minimo di espressività da queste evolute maschere digitali, per carità esteticamente il film è un gioiello, ma a parte Carrey, i personaggi di contorno soffrono di una palese mancanza di empatia.

Che dire, ci sono tutti gli eccessi tipici delle produzioni “animate” di Zemeckis, buona parte del film lo si passa in acrobatiche incursioni su una sorta di ottovolante impazzito tutto atto a farci godere appieno del 3D, ma dimenticandosi completamente della storia, qui non c’è nessuna rilettura, tutto il repertorio dickensiano appare frettolosamente compresso e dinamicizzato in una sorta di Bignami virtuale.

La caratterizzazione dei tre Fantasmi tutti interpretati, pardon “performati” da Carrey, a volte risultano davvero irritanti, il passato di Scrooge che avrebbe dovuto scaldargli l’anima e risvegliare il bimbo sopito, manca del cuore necessario a scatenare un minimo di ritorno emotivo; per non parlare del pedantissimo e ilare secondo Fantasma, che oltre ad essere l’unico a trasmettere il minimo sindacale di atmosfera natalizia, si esibisce nell’ennesima rincorsa tra palazzi, incursioni aeree e vertiginose cadute; non pervenuto il terzo Fantasma dal look alla “Dissennatore” che viene congedato a tempo di record.

Il film di Zemeckis risulta alla lunga troppo cupo e il regista non ha le capacità di un Tim Burton per maneggiare la materia, tanto impegnato a stupire il pubblico con mirabolanti effetti speciali che si dimentica del Natale, già perché nel film qualsiasi riferimento visivo alla festività è latitante, così come le lacrime nascoste a forza dall’avido vegliardo scivolano sul suo volto levigato dai pixel senza lasciar traccia.

E così tra un effetto speciale e l’altro il piccolo Tim si trasforma in uno spot, lo spirito natalizio latita e Scrooge anche nel finale sembra stia recitando una redenzione che pare figlia più della paura di morire che di un vero e ritrovato spirito natalizio, insomma tanta gioia per gli occhi e davvero troppo poco cuore.

 

 

Curiosità

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  • Il film è l’adattamento cinematografico del racconto “Canto di Natale” di Charles Dickens realizzato in CG utilizzando la tecnica della performance capture.
  • Gary Oldman e Lesley Manville, che interpretano il signore e la signora Cratchit, sono stati realmente sposati (1987-1990) e hanno un figlio.
  • Il film è ambientato nell’anno 1843. All’inizio del film, quando Scrooge firma il certificato di morte di Marley, è datato “1836”. Un sottotitolo ci dice che l’incontro di Scrooge con gli spiriti avviene “Sette vigilie di Natale più tardi” fino al 1843. Inoltre il Fantasma del Natale Presente menziona che ha “Milleottocentoquarantadue fratelli”. L’anno 1843 è significativo poiché è l’anno in cui Charles Dickens ha scritto e pubblicato “Canto di Natale”.
  • Nella casa di Cratchit appeso al camino c’è un ritratto di Charles Dickens.
  • Prima di questo film della Disney, a Jim Carrey era stata data la possibilità di prestare la voce a Buzz Lightyear in Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995). L’attore ha rifiutato e il ruolo è andato a Tim Allen.
  • L’aspetto di Ebenezer Scrooge in questo film è identico alla versione marionetta di Scrooge vista nel film natalizio Polar Express (2004) di Robert Zemeckis.
  • Qusto è il primo progetto di Robert Zemeckis con la Walt Disney Company da Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988).
  • Per i patiti di “easter egg” sembra che le monetine utilizzate nelle scene di apertura siano centesimi australiani (non inglesi). Si può capire da quella che sembra essere la parola Australia e le code di canguri.
  • Questo è il terzo coinvolgimento della Disney Company con un adattamento di canto di Natale dopo Il canto di Natale di Topolino (1983) e l’altro Festa in casa Muppet (1992).
  • Bob Cratchit in questo film è molto basso. Questo rende il Bob di questo film particolarmente accurato risspetto al modo in cui Charles Dickens lo ha descritto nel romanzo.
  • Scrooge cade almeno diciotto volte nel corso del film. Questo può essere un riferimento al fatto che Scrooge debba essere umiliato davanti al suo prossimo.
  • Questa versione è quasi del tutto fedele al romanzo classico di Charles Dickens tranne per alcune differenze: Nel libro si spende molto più tempo nel presente, in particolare presso le case del suo dipendente e del nipote. Il romanzo ci mostra anche di conflitti in tutto il mondo, in grotte e su navi, che sono alleviati dalla gioia di Natale. Inoltre tutta la scena del “futuro” con la corsa a cavallo e Scrooge che diventa più piccolo non è nel romanzo. In realtà lo Spirito del Natale Futuro nel romanzo è quasi immobile, tranne che per il dito puntato.
  • Il film costato 200 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 325.

 

 

La colonna sonora

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  • Le musiche originaali del film sono di Alan Silvestri che ha musicato anche la trilogia Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, La morte ti fa bella, Polar Express e La leggenda di Beowulf tutti film diretti da Robert Zemeckis.
  • La colonna sonora include anche il brano “God Bless Us Everyone / Dio Ci Benedirà” interpretato da Andrea Bocelli.

 

stasera-in-tv-a-christmas-carol-su-rai-3.jpgTRACK LISTINGS

1. A Christmas Carol Main Title
2. Scrooge Counts Money
3. Marley’s Ghost Visits Scrooge
4. The Ghost of Christmas Past
5. Let Us See Another Christmas
6. Flight to Fezziwigs
7. First Waltz
8. Another Idol Has Replaced Me
9. Touch My Robe
10. The Clock Tower
11. Carriage Chase
12. Old Joe and Mrs. Dilber
13. This Dark Chamber
14. None of Us Will Ever Forget
15. Who Was That Lying Dead?
16. I’m Still Here
17. Ride on My Good Man
18. God Bless Us Everyone / Dio Ci Benedirà Performed by Andrea Bocelli

Per ascoltare la colonna sonora integrale clicca QUI.