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Il cinema splende allo Smeraldo anche se…

1200 KM, il film che racconta di com’era l’itaiia del grand tour ma anche com’è nell’Italia di oggi, nella terra dei…terremoti

pubblicato 4 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 01:16

Sono partito da Firenze il 20 febbraio, dal Cinema La Compagnia, in cui la Fondazione Toscana e la Film commission della regione proiettano ogni giorno film che vengono da tutto il mondo, in particolare documentari. Hanno presentato per due volte il mio film “1200 KM DI BELLEZZA” che è in tournée. Un successo che mi aspettavo, il giro va molto bene, ma che ha preso forma nuova per il calore degli spettatori e degli organizzatori che ringrazio. Da Firenze il 23 e il 24 febbraio mi sono recato a Teramo e a Spoleto, zone terremotate.

A Teramo, la proiezione è avvenuta nel bel cinema multisala che si chiama “Smeraldo” che si trova in una zona sfiorata dalle scosse mentre, poco distante, i segni sono più marcati, e gli spettatori vanno ancora, nonostante tutto, cercando di guardare storie e panorami meno inquietanti. La programmazione del cinema è aggiornata, i film sono quelli che vanno dappertutto, come “La la land”, il gioiellino musical coperto di premi.

Il giorno dopo mi sono spostato a Spoleto, la città del Festival dei due mondi che oggi non si chiama più così e tuttavia riesce ogni anno chiamare un pubblico selezionato e attento per novità di prestigio, con grandi personaggi, Luca Ronconi (che nei pressi aveva una scuola di teatro) e Bob Wilson, il guru dell’avanguardia americana ormai risucchiato dalla cultura europeo.

“1200 KM DI BELLEZZA” è stato proiettato in un nuovo cinema Sala Pegasus ricavato da una chiesa abbandonata, nel pieno centro della città. Un piccolo bel cinema che è un punto di riferimento ad ampio raggio, con incontri e musica.
In tutti questi incontri c’era tanta gente, con una partecipazione sentita. Ma è soprattutto significativa la reazione al film, i “1200 KM…” che suscita confronti e ravviva esigenze per emozioni, sentimenti, pensieri, curiosità.

E’ il cinema, in questi casi, che torna nuovo e vibrante. Perché parla con la sua grande storia; e gli spettatori, più colti e preparati che nel passato, partecipano a una strana festa, quelle di un’arte che li ha conquistati e ha saputo intrecciare idee e divertimento, cultura e curiosità. Ogni volta è una emozione diversa. A Firenze, era questa città al centro del mondo a favorire confronti, domande, stimoli. A Teramo e a Spoleto le rovine intorno e le paure c’erano, le si “vedeva”. Ma la commozione davanti alle immagini meravigliose anche di quelle terre dominava, nella ricerca di una serenità nuova, possibile, se la si rende possibile.

Ci saranno altri appuntamenti. A Pistoia, capitale della cultura; a Bologna, alla Cineteca, alla Sala Lumiere. Sarà ancora bello, ne sono sicuro. Grazie al cinema e alla sua gente, E ancora…