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Totò in 10 film

Blogo ricorda Totò a cinquant’anni dalla sua scomparsa con una speciale classifica video.

pubblicato 15 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:23

 

Il 15 aprile di cinquant’anni fa il cinema e il mondo dell’arte perdevano il leggendario Antonio De Curtis in arte Totò, e oggi siamo qui a ricordare l’importanza di questo talento sconfinato, capace di superare caratterizzazioni macchiettistiche trasformandosi in un’eclettica e multiforme “maschera” stampata a fuoco nell’immaginario collettivo.

Condensare la nutrita filmografia del “Principe della Risata” in 10 film è stato piuttosto arduo, ma abbiamo attinto a pellicole amate dal pubblico e in qualche caso lodate anche dalla critica all’epoca troppo spesso feroce e pronta alla facile stroncatura nei riguardi di un’artista completo che il tempo saprà rivalutare e premiare.

 

[quote layout=”big”]Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire.[/quote]

 

1. Fermo con le mani! (1937)

L’esordio cinematografico di Totò è diretto da Gero Zambuto e interpretato da Totò con Erzsi Paál, Franco Coop, Tina Pica e Oreste Bilancia.

Il produttore Gustavo Lombardo, fondatore della Titanus, scritturò Totò dopo averlo notato mentre era a pranzo in un ristorante di Roma.

 

In questo film ritroviamo battute che diverranno celebri come: Bazzecole, quisquiglie, pinzellacchere / Parli come badi, sa?!

 

 

 

 

2. Totò le Mokò (1949)

Il film è diretto da Carlo Ludovico Bragaglia e interpretato da Totò con Gianna Maria Canale, Carlo Ninchi, Carla Calò e Elena Altieri.

La pellicola cita il film Il bandito della Casbah (Pépé le Moko) del 1937 di Julien Duvivier con protagonista Jean Gabin.

Nel film Totò canta “La mazurka di Totò”, brano scritto dall’attore e musicata dal compositore Cesare A. Bixio. Nel film Totò canta la canzone nei panni di un artista di strada che suona da solo tutti gli strumenti come una sorta di “uomo banda”.

 

Ma lo vuol capire? Lei è un cretino! Si specchi, si convinca! / Oddio c’ho la tasta sulla teglia! C’ho la teglia sulla tasta! C’ho la taglia sulla testa!

 

 

 

 

3. Guardie e ladri (1951)

Il film è diretto da Mario Monicelli e Steno e interpretato da Totò con Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Pina Piovani, Carlo Delle Piane, Rossana Podestà e Aldo Giuffré.

Il film che rappresenta un esempio di commedia neorealista e un antesignano della commedia all’italiana, venne presentato al Festival di Cannes dove Piero Tellini vinse il premio per la sceneggiatura mentre a Totò venne assegnato un Nastro d’argento.

Il film è stato parodiato nel 1969 da Franco e Ciccio in Franco e Ciccio… ladro e guardia.

 

Ferdinando Esposito: Ma come, lei è cosi grosso e non commendatore?
Lorenzo Bottoni: Ma perché, i commendatori vanno a peso?

 

 

 

 

4. Miseria e nobiltà (1954)

Il film è diretto da Mario Mattoli, tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta e interpretato da Totò con Dolores Palumbo, Enzo Turco, Sophia Loren e Carlo Croccolo.

 

A casa nostra, nel caffellatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte / Se quella muore qui sono guai, non potete giocare nemmeno a lotto, perché principessa morta fa 92.

 

 

 

5. La banda degli onesti (1956)

Il film è diretto da Camillo Mastrocinque e interpretato da Totò con Peppino De Filippo, Giacomo Furia e Memmo Carotenuto.

Scritta e sceneggiata da Age e Scarpelli, la pellicola consacrò il sodalizio artistico di Totò e Peppino ed è considerato uno dei film migliori della coppia.

Famose le storpiature del cognome del tipografo Lo Turco (Lo Sturzo, Turchetti, Gianturco, Lo Turzo, Lo Struzzo, Lo Curto, Lo Tripoli), che saranno poi riprese in film successivi.

 

Ma che siamo pazzi, così ci lascio le mie impronte “vegetali” / Portieri si nasce, non si diventa!

 

 

 

 

6. Totò, Peppino e la…malafemmina (1956)

Il film è diretto da Camillo Mastrocinque e interpretato da Totò con Peppino De Filippo, Dorian Gray, Teddy Reno, Mario Castellani e Nino Manfredi.

La famosa scena della lettera è stata citata In Non ci resta che piangere da Massimo Troisi e Roberto Benigni e da Ficarra e Picone in Femmine contro maschi e in Ho visto le stelle! da Maurizio Casagrande e Vincenzo Salemme.

Teddy Reno ha raccontato che la scena della lettera fu in parte improvvisata e in origine non era inclusa nel copione del film.

 

…noi vorremmo sapere… per andare dove dobbiamo andare… per dove dobbiamo andare? Sa, è una semplice informazione / Quest’anno, c’è stato una grande moria delle vacche, come voi ben sapete! Punto! Due punti!! Ma si, fai vedere che abbondiamo. Abbondandis in abbondandum.

 

 

 

7. I soliti ignoti (1958)

Il film diretto da Mario Monicelli vede Totò in un ruolo di supporto, nei panni di un’esperto scassinatore di casseforti, al fianco di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Tiberio Murgia e Carlo Pisacane.

L’idea di base del film e il finale sono tratti dal racconto “Furto in una pasticceria” inclusa nell’antologia “Ultimo viene il corvo” di Italo Calvino.

Il film che segna l’esordio ufficiale della cosiddetta “commedia all’italiana” ha ricevuto una candidatura ai premi Oscar 1959 come miglior film straniero.

 

La prudenza non è mai troppo, ricordate: la prudenzia non è mai troppo! / Buongiorno brigadiere, come vede, si lavicchia!

 

 

 

8. Risate di gioia (1960)

Il film è diretto da Mario Monicelli e interpretato da Totò con Anna Magnani e Ben Gazzara.

È l’unico film in cui Anna Magnani e Totò recitano insieme.

Il soggetto del film è tratto da due racconti, “Le risate di gioia” e “Ladri in chiesa”, inclusi nei “Racconti romani” di Alberto Moravia.

Secondo Monicelli: “la Magnani era un grande nome, però la gente non l’andava a vedere Totò al contrario aveva un pessimo nome però la gente entrava nei cinema. Il pubblico era un po’ prevenuto nei confronti della Magnani; aveva fatto dei film in America che avevano deluso la gente…”

Nel film Totò e Anna Magnani duettano con il brano “Geppina Gepi” di Francesco Saverio Mangieri. Il brano fu inciso anche dal Quartetto Cetra e da Joe Sentieri con il titolo “Geppyna”.

 

Ti offro una bella pizza… i soldi ce li hai? / Un vero signore che in una grande serata vuole fare spicco si mette il frac!

 

 

 

 

9. I due colonnelli (1962)

Il film diretto da Steno è interpretato da Totò con Walter Pidgeon, Nino Taranto, Giorgio Bixio e Nino Terzo.

Il film è ambientato in Grecia, ma in realtà è stato girato nel paese di Civita di Bagnoregio (Viterbo).

 

Ma come la vinco io la guerra con i carmelitani scalzi? / Questa guerra la vogliamo fare o non la vogliamo fare? Se non la vogliamo fare me lo dite: io scrivo a Mussolini e ce ne andiamo a casa! Va bene?

 

 

 

10. Uccellacci e uccellini (1966)

Il film diretto da Pier Paolo Pasolini è interpretato da Totò con Ninetto Davoli. Si tratta dell’ultimo film da protagonista interpretato da Totò.

Pasolini ha scelto Totò come protagonista del film pur non conoscendolo personalmente poiché riteneva che la sua maschera rappresentasse due caratteri tipici dei personaggi fiabeschi: la stravaganza e l’umanità.

Totò che sul set era uso improvvisare si trovò in difficoltà con il modo di girare ligio al copione di Pasolini.

Per l’interpretazione nel film Totò ottenne un Nastro d’Argento al migliore attore protagonista e una menzione speciale al Festival di Cannes del 1966.

 

Per un ricco morì è come pagà il conto alla vita: paga sì, ma la vita gli ha dato qualche cosa. Invece il poveraccio paga e dalla vita non ha avuto niente. Che fa il poveraccio? Passa dalla morte a un’altra morte.