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Stasera in tv: “Chi si ferma è perduto” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Chi si ferma è perduto”, film commedia del 1960 diretto da Sergio Corbucci e interpretata da Totò, Peppino De Filippo, Luigi De Filippo, Aroldo Tieri, Mario Castellani e Lia Zoppelli.

pubblicato 29 Luglio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 03:40

 

Cast e personaggi

Totò: Antonio Guardalavecchia
Peppino De Filippo: Giuseppe Colabona
Luigi De Filippo: Donato Cavallo
Aroldo Tieri: Matteo Rossi
Alberto Lionello: Mario Rossi
Alberto Talegalli: Il cliente che protesta
Angela Portaluri: Iole, figlia di Guardalavecchia
Mario Castellani: Comm. Amilcare Pasquetti
Lia Zoppelli: Giulia, sorella del Comm. Pasquetti
Jacqueline Pierreux: Teresa, moglie di Colabona
Luigi Pavese: Cesare Santoro
Anna Campori: Italia, moglie di Guardalavecchia
Pietro De Vico: Il cameriere
Renzo Palmer: Cavicchioni
Peppino De Martino: l’antiquario sordo
Marisa Traversi: Adua
Enzo Petito: Napoleone, usciere
Sergio Corbucci: Cameo. Uomo che gioca a biliardo con Renzo Palmer
Solvejg D’Assunta: Assunta
Vittorio Vaser: Proietti

 

La trama

I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) amici e colleghi d’ufficio sono uniti dall’odio verso lo zelante capufficio Cesare Santoro (Luigi Pavese) che non manca di redarguirli e minacciarli di trasferimento ad ogni occasione per il loro comportamento poco professionale tenuto sul posto di lavoro.

I due si danno manforte, almeno sino a quando Santoro non passa a miglior vita, il che lascia vacante il posto di capufficio, ruolo a cui i due aspirano da tempo, questo sarà l’inizio di una vera e propria battaglia senza esclusioni di colpi bassi per la successione. Nel frattempo un ispettore verrà a controllare la loro documentazione per decidere chi dei due sia il più adatto a succedere a Santoro.

Visto che i due sono convinti che i fascicoli con i richiami ufficiali redatti dalla buonanima li possano non solo escludere dalla successione, ma finire per causare un loro repentino trasferimento organizzano un’incursione notturna per distruggere tutto il materiale compromettente.

L’arrivo dell’ispettore Rossi conciderà con una sequela di strampalati piani dei due impiegati pasticcioni che hanno lo scopo di far bella figura con Rossi e denigrarsi l’un l’altro, Guardalavecchia assolderà un teppista per spaventare e poi salvare l’ispettore, mentre Colabona cercherà di far passare il collega per uno iettatore organizzando strani incidenti, i due però non sanno che sul treno c’erano due signor Rossi, il vero ispettore (Aroldo Tieri) e un ignaro ispettore scolastico (Alberto Lionello) che finirà per attirare involontariamente le attenzioni dei due ambiziosi impiegati.

 

Il nostro commento

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Dopo aver scritto nel ’56 lo sceneggiato RAI per ragazzi Il marziano Filippo con Oreste Lionello, il futuro regista Bruno Corbucci debutta su grande schermo scrivendo per l’accoppiata storica Totò e Peppino De Filippo, alla regia il fratello Sergio che dopo questa pellicola dirigerà ancora i due attori in Totò, Peppino e la dolce vita. Chi si ferma è perduto è una spassosa commedia degli equivoci cucita addosso alla coppia di mattatori e con il consueto solido cast di caratteristi a far da spassoso contorno.

 

Curiosità e colonna sonora

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  • Nel cast figurano Luigi De Filippo, figlio di Peppino De Filippo e Mario Castellani che molti ricorderanno nei panni dellì’onorevole Trombetta nello sketch sul treno del film Totò a colori e il grande Aroldo Tieri pilastro della commedia all’italiana, accanto al principe De Curtis in tredici pellicole.
  • Nel film compare una sorta di sponsor: la ditta Maico produttrice di un apparecchio acustico inserito in un paio di occhiali (occhiale acustico).
  • Nel film compare un cameo del regista Sergio Corbucci: è l’uomo che gioca a biliardo con Renzo Palmer.
  • Il film è interamente girato, anche per gli esterni, a Roma: la stazione ferroviaria, indicata come Formia da un cartello, è in realtà quella di Roma Ostiense. L’edificio della Pasquetti è il Collegio Angelo Braschi di piazza di San Salvatore in Lauro 10; lo stesso edificio verrà utilizzato nell’episodio con Ugo Tognazzi nel film I mostri.
  • le musiche originali del film sono di Gianni Ferrio (Signori si nasce, Totòtruffa 62, Io Emmanuelle, La poliziotta, Una vacanza del cactus, Tex e il signore degli abissi).