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Stasera in tv: “Life, Animated” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Life, Animated”, documentario di Roger Ross Williams con Jonathan Freeman, Gilbert Gottfried, Owen Suskind e Ron Suskind.

pubblicato 19 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:50

 

 

La trama

La Sirenetta, Il Re Leone, Aladdin… i classici Disney hanno scandito l’infanzia di noi tutti, ma per qualcuno hanno avuto un significato particolarmente importante. È il caso di Owen, che all’età di tre anni ha iniziato a manifestare i sintomi di una grave forma di autismo. Chiuso in se stesso, incapace di elaborare le proprie emozioni, Owen trova proprio nei film Disney un tramite per fare breccia nella barriera che lo separa dal mondo, sviluppando un modo del tutto alternativo ed eccezionale di esprimersi attraverso la voce dei suoi eroi. Dal regista premio Oscar® Roger Ross Williams, una storia universale che testimonia come le opere di fantasia non
servano solo a fuggire dalla realtà, ma abbiano un potere segreto ben più importante: quello di aiutarci ad affrontarla.

 

 

Note di regia

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I miei film hanno sempre avuto lo scopo di sostenere gli outsider, questo è ciò che fa della regia un’avventura così eccitante. Con “LIFE, ANIMATED”, ho voluto raccontare una storia incredibile, ma anche creare uno spazio che offrisse una visuale dentro la mente di Owen Suskind e le altre persone che convivono con l’autismo. Owen è una persona unica per molte ragioni, prime fra tutte la sua apertura emotiva e la sua scrupolosa onestà. La sua visione del mondo è straordinaria perché è sgombra dalle molte convenzioni sociali il cui scopo primario è limitare il comportamento e frenare la spontaneità. E questo per me è un concetto fresco e nuovo. Ciò che Owen ha fatto semplicemente vivendo la sua vita immerso in miti e favole è stato trovare un modo per dissezionare il mondo, e nel farlo è arrivato a una comprensione incredibilmente saggia della condizione umana. Quello che Owen trae da queste storie classiche è una comprensione del mondo che è profonda e completa quanto stimolante e istruttiva. È stato importante per me entrare nella testa di Owen e raccontare la sua storia dal suo stesso punto di vista. Troppo spesso il mondo guarda in cagnesco le persone che escono fuori dai confini delle convenzioni della società. Questo film parla proprio del guardare a uno di questi outsider fin nel minimo dettaglio, ma dall’interno e guardando verso fuori, al mondo. Il processo di realizzazione di “LIFE, ANIMATED” ha espanso il mio vocabolario di filmmaker, perché ho tradotto il modo unico che ha Owen di vedere il mondo in immagini e suoni, che ci aiutano a comprendere meglio un individuo autenticamente straordinario. [Roger Ross Williams]

 

 

Curiosità

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  • Il film è basato sul libro del giornalista Ron Suskind “Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes, and Autism” in cui l’autore racconta la storia del figlio.
  • Il film ha vinto il premio “Directing Award” al Sundance Film Festival 2016.
  • Il film è stato candidato all’Oscar nella categoria “Miglior documentario”.
  • L’animazione del film è stata realizzata da Mac Guff, che ha lavorato a film come Cattivissimo Me e The Lorax.
  • Per avere i diritti dei filmati e dei personaggi utilizzati nel film,  il regista Roger Ross Williams ha mostrato il prodotto incompiuto alla Disney. Williams ha descritto quel giorno come “il giorno in cui gli avvocati piansero” dopo la fine della presentazione.
  • Il regista Roger Ross Williams racconta come ha avuto origine il progetto: “Ho frequentato Ron Suskind per più di 15 anni durante i quali abbiamo lavorato insieme ad alcune storie per la ABC e la PBS. Ron è il vincitore di un premio Pulitzer e l’autore del libro su suo figlio Owen, che si intitola ‘Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes, and Autism’. Ron mi ha raccontato del libro mentre ci stava lavorando e io ho capito immediatamente che sarebbe potuto diventare un gran film. Quindi con la mia produttrice Julie Goldman abbiamo opzionato i diritti del documentario e ho portato l’idea a Molly Thompson alla A&E IndieFilms.”
  • Roger Ross Williams parla della sua conoscenza dell’autismo prima di iniziare il progetto: “Conoscevo molto poco dell’autismo e soprattutto lo comprendevo poco. Devo ammettere che ero un po’ spaventato dalle persone autistiche, mi sentivo a disagio con loro e non sapevo come interagire o creare connessioni. Ma realizzare questo film ha completamente cambiato il mio modo di pensare all’autismo. Non lo vedo più come un deficit o una disabilità, lo vedo come una differenza. Adesso per me è chiaro che ignorando questo gruppo di persone fuori dal comune semplicemente noi non sfruttiamo al massimo la nostra realtà, il pieno potenziale umano, e che ci perdiamo tutti come società lasciandoli indietro.”
  • Roger Ross Williams parla del protagonista Owen e del suo percorso attuale: “Penso che sia a un buon punto. Sta affrontando le stesse sfide di qualunque uomo adulto, ciò che ciascuno di noi ha affrontato, anche se ovviamente tutto è molto più intenso per lui. Sta anche uscendo dalla relazione con la sua ex ragazza, la rottura è stata molto difficile per lui. Ma ha ancora un fortissimo supporto dalla sua famiglia, perciò sta bene, per ora. Deve affrontare tutto questo e la famiglia fa davvero molto. Le rotture, le battute d’arresto e le delusioni in un certo senso fanno crescere, e credo che lui stia scendendo a patti con questi aspetti della vita meglio di quanto chiunque si aspettasse. Vuole fare dei progetti, e dopo un inizio un po’ duro, penso che stia solo aspettando la giusta occasione.”