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Claudio Bisio: Non c’è più religione e gli altri film su TIMVISION

Scopri i film di Claudio Bisio disponibili in streaming su TIMVISION.

pubblicato 21 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 22:25

 

Il cinema in streaming con TIMVISION e Natale con l’attore e comico Claudio Bisio protagonista di Non c’è più religione, colorata e spassosa commedia su integrazione e religione disponibile in prima assoluta nel ricco catalogo di cinema di TimVision.

Comico di razza e attore completo grazie ai suoi trascorsi teatrali, Claudio Bisio passa con disinvoltura dal comico al brillante riuscendo a trovare una chiave interpretativa sempre personale e distintiva. I suoi personaggi contengono sempre un po’ di “Bisio”, ma si arrichiscono di sfumature “altre”, ora drammatiche ora ironiche, che permettono di non reiterare un formula “caratteriale” che spesso contraddistingue gli attori comici, con caratterizzazioni che diventano una sorta di “tormentoni”.

La proposta TimVision per i film di Claudio Bisio non si limita alla prima visione Non c’è più religione, disponibili in streaming altri 12 titoli che includono il meglio della filmografia dell’attore e comico piemontese, dagli esordi anni ’80 con Scemo di guerra passando per l’Oscar di Mediterraneo fino alle commedie più recenti come Confusi e felici e Benvenuto presidente.

 

 

Non c’è più religione (2016)

 

Nel paesino di Portobuio non nascono più figli, ed è un problema soprattutto quando bisogna allestire il presepe vivente di Natale. Il sindaco Cecco – nato a Portobuio, emigrato nell’hinterland milanese, e poi tornato nei luoghi dell’infanzia – si fa carico di trovare un infante cui affidare il ruolo del Bambin Gesù, e non trova di meglio che rivolgersi alla comunità islamica che convive con una certa difficoltà con gli abitanti storici del paese. A capo della comunità islamica c’è Marchetto detto Bilal, amico di infanzia di Cecco convertito alla fede musulmana per amore della bella moglie Aida. Chiude il cerchio, o per meglio dire il triangolo, suor Marta, amica d’infanzia di Cecco e Bilal, poi diventata monaca, levatrice disoccupata e ristoratrice.

 

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Indovina chi viene a Natale? (2013)

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Natale. Quel magico momento in cui ci si sente più buoni, si cantano canzoncine tradizionali, si regalano doni ai bambini, e si commette sempre quel piccolo, immenso, catastrofico errore, di invitare tutta la propria famiglia per il gran cenone. Tra suocere inconsolabili, improbabili parenti acquisiti, ragazzini pestiferi, genitori alle prese con i nuovi fidanzati di figlie e sorelle, e indimenticabili cantanti anni ’60, la nuova commedia di Fausto Brizzi, “Indovina chi viene a Natale”, vi trascinerà nella più romantica, comica e commovente festa che abbiate mai visto, regalandovi un’unica grande verità: Babbo Natale, forse, non esiste, ma i parenti, purtroppo, si.

 

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Confusi e felici (2014)

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Natale. Quel magico momento in cui ci si sente più buoni, si cantano canzoncine tradizionali, si regalano doni ai bambini, e si commette sempre quel piccolo, immenso, catastrofico errore, di invitare tutta la propria famiglia per il gran cenone, tra suocere inconsolabili, improbabili parenti acquisiti, ragazzini pestiferi, genitori alle prese con i nuovi fidanzati di figlie e sorelle, e indimenticabili cantanti anni ’60.

 

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I Mostri Oggi (2009)

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I Mostri Oggi va considerato a tutti gli effetti il terzo capitolo rispetto agli illustri precedenti dei film ad episodi I Mostri, diretto nel 1963 Dino Risi e I Nuovi Mostri (1977), diretto a sei mani da Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola, capisaldi della commedia all’italiana in pillole. Anche qui, nei vari episodi caustici, vengono parodiati tutti i vizi, le debolezze e le paure dell’Italia contemporanea. Perché passano gli anni, passano i decenni ma i difetti che affliggono l’ Italia sono sempre gli stessi, qui illustrati in episodi divertenti, amari, grotteschi, fulminanti: cinismo, avidità, indifferenza, falso perbenismo, cialtroneria, vanità e via “difettando”.

 

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Benvenuto Presidente (2013)

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In un paese di montagna vive un uomo dal nome decisamente ingombrante: Giuseppe Garibaldi. Peppino per gli amici. Peppino è un inguaribile ottimista: ama la pesca sopra ogni cosa, la buona compagnia, la biblioteca nella quale lavora. Un giorno accade una cosa inaudita: per un incredibile errore, Peppino viene eletto Presidente della Repubblica Italiana. Strappato alla sua vita tranquilla, si trova a ricoprire un ruolo per il quale sa di essere inadeguato, ma contro ogni previsione accetta l’incarico. Janis Clementi, inflessibile e affascinante Vice Segretario generale, si affanna inutilmente nel tentativo di disciplinare le più imprevedibili iniziative del nuovo Presidente. È un lungo e faticoso cammino, ma lo sfrontato buonsenso di Peppino e la sua inesauribile schiettezza, la disarmante onestà e la gioiosa follia che sempre lo accompagnano, producono risultati inaspettati. Il nuovo Presidente scuote le istituzioni in crisi e riconquista un Paese sfiduciato.

 

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La gente che sta bene (2014)

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L’avvocato Umberto Dorloni è uno che ce l’ha fatta e ormai non guarda più in faccia nessuno. Per lui crisi, tasse e precarietà sono solo un altro titolo di giornale. Ad un passo dal trionfo, però, quel mondo così perfetto inizia a sgretolarsi. Ma l’avvocato non cederà tanto facilmente la sua fetta di paradiso. Ingaggerà una lotta sempre più frenetica per riconquistare il suo posto sulla vetta. Si troverà a colpire e a essere colpito, a tradire e a essere tradito in un percorso imprevedibile sull’orlo del precipizio che in una spirale tragicomica, tra battute fuori luogo e donne fatali, squali e insidie, inganni e batoste, lo porterà alla scoperta di un nuovo sé stesso.

 

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La cura del gorilla (2006)

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Sandrone, detto il Gorilla, soffre sin da bambino di una particolare forma di sdoppiamento della personalità. Nel suo corpo vivono infatti due persone: la prima, Sandrone, è bonaria, cialtrona e ironica, tanto quanto la seconda, il Socio, è razionale, fredda, violenta. Per la paura di finire in manicomio, Sandrone ha perciò deciso di passare la sua vita nell’ombra, guadagnandosi il pane come investigatore senza licenza. La sua malattia, infatti, lo ha reso incapace di dormire, e l’insonnia perenne è perfetta per lavori di sorveglianza e pedinamento. Dopo l’ennesimo ricovero ospedaliero, pugnalato da un serial killer semideficiente, Sandrone decide di accettare un lavoro più tranquillo: fare da accompagnatore a un vecchio attore americano dimenticato da tutti, in Italia per fare da guest star a una convention. Ma mentre esegue di malavoglia il suo compito, Sandrone si trova a dover aiutare una ragazza cui hanno ucciso il fidanzato. Troppo, per un uomo solo. Per fortuna sono in due, lui e il suo Socio.

 

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Ma che bella sorpresa (2015)

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Il film racconta le vicende di Guido (Claudio Bisio), romantico sognatore e professore di letteratura in un liceo, la cui vita va in pezzi quando la fidanzata con cui convive da anni lo lascia per un altro uomo. Paolo (Frank Matano), un suo ex svogliato studente, ora insegnante di educazione fisica, è diventato il suo improbabile miglior amico e farà di tutto per aiutarlo a uscire dalla crisi, a cominciare dal convocare a Napoli i milanesissimi genitori di lui. La situazione per Guido sembra tornare a sorridere grazie all’incontro con Silvia, la nuova vicina di casa. Silvia non è solo bellissima ma si intende anche di sport. All’apparenza la donna perfetta. Ma la donna perfetta esiste? Con questo interrogativo dovranno fare i conti i nostri protagonisti…

 

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Scemo di guerra (1985)

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Oasi di Sorman (Libia), 1941. Il sottotenente Marcello Lupi, ufficiale medico, viene assegnato ad una sezione sanitaria installata vicino all’oasi e comandata dal maggiore Beluschi, il quale ad altro non aspira che ad essere trasferito in patria. Là Lupi conosce il capitano Oscar Pilli e, in quanto sta specializzandosi in psichiatria, resta subito colpito dalla personalità psicopatica di quell’uomo puerile ed arrogante, vulnerabile e contraddittorio, irriso ed isolato tra gli stessi militari. Lupi intuisce che il disturbo di Pilli ha ragioni profonde e che egli costituisce un pericolo per sé e per tutti gli altri. Il maggiore Beluschi non ha il minimo interesse a che Oscar Pilli sia rimosso. E, infatti, partito Beluschi, lo strampalato ufficiale diventa il capo dell’unità sanitaria.

 

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Mediterraneo (1991)

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Nella primavera del 1941, una pattuglia di soldati italiani riceve l’ordine di presidiare un’isoletta del mare Egeo, al di fuori delle rotte commerciali. Gli otto militari, una composita accozzaglia di uomini appartenenti a diversi corpi e provenienti dalle più diverse regioni italiane, eseguono l’ordine e occupano l’isola apparentemente deserta. Nel giro di pochi mesi la guerra si dimenticherà di loro e loro della guerra.

 

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Sud (1993)

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L’avventura di tre disoccupati meridionali e di un disoccupato eritreo che s’impossessano della scuola seggio elettorale di Marzamemi, paese siciliano più a Sud d’Italia, all’alba di una domenica elettorale, in segno di ribellione contro i brogli organizzati da un politico locale. Casualmente si trovano a tenere con sè la figlia del deputato che è il più forte candidato alle elezioni e il suo fidanzato.

 

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Bar Sport (2011)

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Ci sono bar e bar, ma il Bar Sport è molto di più. In ogni città, in ogni paese, esiste il Bar Sport, sempre con le porte sulla piazza principale. Più che un punto di ritrovo, un punto di riferimento, un luogo dell’anima che accomuna e fonde in un solo spazio, un universo di situazioni e personaggi che almeno una volta abbiamo incontrato o che ci piacerebbe conoscere. Nel Bar Sport vengono tramandate le imprese dei grandi sportivi entrati nella leggenda come Piva, il calciatore dal tiro portentoso adorato dai tifosi, e il grande Pozzi, il ciclista invincibile impegnato in un’eterna sfida con il famoso Girardoux.

 

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Puerto Escondido (1992)

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A causa di un commissario deviato che vuole ucciderlo, un impiegato di banca fugge in Messico; qui incontra due italiani e, con loro, conosce una nuova vita piú libera, spregiudicata e poetica, finché il commissario non lo rintraccia. Un film dedicato a tutti quelli che pensano di essere felici. Talvolta per ritrovare se stessi e il piacere di vivere bisogna mollare tutto e andare in un puerto sicuro, meglio se escondido….

 

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Claudio Bisio si è diplomato attore presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano e la sua vita professionale ha sempre visto l’intrecciarsi di teatro, cinema e televisione. Esordisce in teatro nei primi anni ‘80 con diverse produzioni del Teatro dell’Elfo, tra cui  “Sogno di una notte d’estate” per la regia di Gabriele Salvatores. Nel 1988 esordisce con “Guglielma”, il primo dei suoi one-man-show, cui seguiranno “Aspettando Godo” e “Tersa Repubblica”. Al cinema, Claudio Bisio ha lavorato con numerosi registi, tra cui Gabriele Salvatores (“Turné” – 1989, “Mediterraneo” – 1991, “Puerto Escondido” – 1992, “Sud” – 1993, “Nirvana” – 1997), Dino Risi (“Scemo di guerra” – 1985), Ugo Chiti (“Albergo Roma” – 1995), Francesco Rosi (“La tregua” – 1997), Antonello Grimaldi (“Il cielo è sempre più blu” – 1996, “Asini” – 1999), l’esordiente Carlo Arturo Sigon (“La cura del Gorilla” – 2006), Neri Parenti (“Natale a New York”, 2006) , Giovanni Veronesi (“Manuale d’amore 2 Capitoli successivi”, 2007), Luca Lucini (“Amore, Bugie&Calcetto”, 2008), Giulio Manfredonia (“Si può fare”, 2008) e Fausto Brizzi (“Ex”, 2008). Bisio si è inoltre cimentato come doppiatore prestando la sua voce a Sid, il bradipo dei film di animazione della serie “L’era glaciale”, alla talpa Mole di “Atlantis” (2001) e all’imperscrutabile Leon di “Terkel in trouble” (2006).

 

 

Iniziativa realizzata in collaborazione con TIMvision