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Petit Paysan – Un eroe singolare: trailer italiano, clip e poster del film di Hubert Charuel

Petit Paysan: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Hubert Charuel nei cinema italiani dal 22 marzo 2018.

pubblicato 19 Marzo 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 22:12

 

Il 22 marzo arriva nei cinema italiani, distribuito da No.Mad Entertainment, il film Petit Paysan – Un eroe singolare, pellicola che approccia tematiche come zootecnia e paranoia da contagio, legata all’avvento della “mucca pazza”, con venature da thriller psicologico, un approccio descritto come “a metà fra il dramma rurale ed il thriller sociale”.

La trama segue Pierre (Swann Arlaud), un giovane allevatore di mucche da latte, che è legato anima e corpo alla sua terra e ai suoi animali. Il futuro dell’azienda familiare però è messo in pericolo quando un’epidemia vaccina si diffonde in Francia. Il protagonista sarà trascinato in un vortice di colpe e speranze da cui sarà sempre più difficile uscire, spingendolo sino ai limiti estremi della legalità pur di salvare i suoi amati animali.

Il film è diretto dall’esordiente Hubert Charuel cresciuto in una fattoria lattearia e che decide ad un certo punto della sua vita di prendere un’altra strada e nel 2011 si laurea in una scuola di cinema. Dopo aver diretto diversi cortometraggi nel 2016 arriva il suo esordio in un lungometraggio con Petit Paysan.

 

 

Il regista Hubert Charuel racconta come è nata l’idea del film e la sua lunga gestazione.

[quote layout=”big”]La crisi della mucca pazza ha lasciato un’impressione indelebile in me. Ho un ricordo vivido di un servizio in tv sulla malattia. Nessuno capiva cosa stesse accadendo. Hanno ucciso tutti gli animali…E mia madre disse: “Se succede alla nostra fattoria, mi uccido”. Come Pierre, i fattori chiamano spesso il loro veterinario, hanno bisogno di essere rassicurati. E la mucca pazza era una malattia inusuale che i veterinari non sapevano gestire. Non sapevano come veniva contratta. Tutti stavano impazzendo. Era pura paranoia. Alla Fémis film school avevamo un compito di sceneggiatura, sotto la guida della sceneggiatrice americana Malia Scotch Marmo che mi disse: “hai qualcosa, devi solamente scriverla”. Dopo aver finito la scuola ho incontrato Stéphanie Bermann e Alexis Dulguerian della Domino Films che erano interessati alla sinossi. Dopo due anni e mezzo di scrittura è venuta fuori la sceneggiatura.[/quote]

 

 

Charuel spiega come è riuscito a dare un’impronta da thriller psicologico ad un film tanto realistico.

[quote layout=”big”]Attraverso la scrittura, le riprese ed il montaggio! Ci è venuta questa idea di passare dal naturalismo a una vena più thriller e di giocare con i codici del genere. La storia si sviluppa seguendo una falsa pista: per salvare le sue vacche, Pierre deve avere una vita sociale, vedere gli amici, addirittura uscire a cena con la panettiera. Durante le riprese abbiamo cambiato le inquadrature e la luce: il film comincia conun’atmosfera calda e solare per poi bagnarsi in una luce più industriale e artificiale.[/quote]