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Eva: nuove clip in italiano del film con Isabelle Huppert

Eva: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Benoît Jacquot nei cinema italiani dal 3 maggio 2018.

pubblicato 2 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:17

 

Il 3 maggio arriva nei cinema italiani Eva, il thriller psicologico di Benoît Jacquot con protagonista un’intensa Isabelle Huppert.

Teodora Film ha reso diponibili 6 clip con scene in italiano del film che racconta di Bertrand (Gaspard Ulliel), un giovane e promettente scrittore il cui successo cela un terribile segreto. Quando incontra Eva (Isabelle Huppert), prostituta d’alto bordo con un passato altrettanto misterioso, Bertrand decide di sedurla a ogni costo e usare la sua storia come ispirazione letteraria.

“Eva è un enigma” dice Isabelle Huppert. “È una persona reale o una fantasia? È forse una proiezione dell’immaginazione di Bertrand?”. “Nessuno può rispondere alla domanda su chi sia Eva”, conferma Gaspard Ulliel, “ed è questo che rende il suo personaggio così intrigante. È oscura, duplice, velenosa. In parte è simile allo stesso Bertrand: sono due impostori che si raccontano a vicenda delle storie immaginarie sulle proprie vite”.

 

“Una cosa su cui io e Isabelle siamo sempre andati d’accordo”, dice il regista Benoit Jacquot, “è il fatto di non credere nella psicologia nel senso più convenzionale del termine. Entrambi crediamo che un personaggio troppo definito, fisso, monolitico, semplicemente non esista, né possa interessare il pubblico. Un personaggio degno di questo nome dev’essere diviso, molteplice, fin dalla sua apparizione. Deve avere una parte inconscia e nascosta. Eva non è una femme fatale tradizionale, piuttosto è come se lo fosse suo malgrado e a renderla tale sia piuttosto lo stesso Bertrand”.

 

Il film è ambientato ad Annecy, città apparentemente idilliaca, ma con molte caratteristiche perfette per un noir: un lago profondo le cui acque troppo calme evocano un senso di mistero; un casinò dove il destino di ognuno può essere giocato come alla roulette; delle strade tortuose che richiamano uno spazio mentale intricato; la neve notturna che compromette la capacità di visione. “Quello che ho trovato interessante nell’adattamento di Losey del romanzo”, afferma Gaspard Ulliel, “è l’ambientazione della storia a Venezia, città ricca di mistero. Temevo che questa dimensione andasse perduta nella nostra versione, ma appena arrivato ad Annecy ho capito quanto questa location fosse altrettanto forte. Quel paesaggio così drammatico, con un lago incastonato tra le montagne torreggianti e la neve invernale, sembra una specie di prigione per i personaggi, che amplifica gli aspetti più inquietanti della vicenda”.

 

“Ricordo la prima volta che ho filmato Isabelle come se fosse ieri”, afferma Jacquot. “Era il 1980 e non vedo differenze con la Isabelle di oggi: come attrice, sa portare con sé qualcosa di unico, qualcosa che appartiene a lei e a lei sola. E ha sempre avuto questa qualità”. “Quello che non è cambiato”, gli fa eco Isabelle Huppert, “è quello che provo quando Benoît mi filma: fiducia, tranquillità, piacere, mistero, complicità, ambiguità, malinconia… È un cocktail irresistibile che ha spinto entrambi a continuare a lavorare insieme per tanti anni”. “Isabelle recita qualsiasi cosa come se l’avesse scoperta in quel momento. Gli altri attori devono adeguarsi rapidamente e lo fanno volentieri perché capiscono che è la strada giusta”.

 

“Lavorare con Isabelle può inevitabilmente intimidire” aggiunge Gaspard Ulliel, che ha già interpretato con lei dieci anni fa ‘Una diga sul pacifico’ di Rithy Panh. “Quando ammiri molto un attore o un’attrice e ti ritrovi a dividerci il set, devi affrontare una sfida stimolante ma che può anche spaventare. È proprio questa paura, però, che può trasformarsi in una spinta a migliorarsi. Isabelle ha la rara maestria di combinare una grande precisione con la capacità di lasciarsi andare, riuscendo sempre a sorprenderti”.

 

 

Eva: trailer italiano, foto e poster del film di Benoît Jacquot con Isabelle Huppert

 

Dopo la tappa al Festival di Berlino, il 3 maggio Teodora Film porta nei cinema italiani Eva di Benoît Jacquot con protagonista Isabelle Huppert. Il film è basato sull’omonimo romanzo di James Hadley Chase pubblicato in Francia da Gallimard nel 1946, all’interno della celeberrima “Série Noire”.

 

Bertrand è un giovane e promettente scrittore, ma il suo successo nasconde un terribile segreto. Quando incontra Eva, prostituta d’alto bordo con un passato altrettanto misterioso, decide di sedurla a ogni costo e usare la sua storia come ispirazione letteraria, anche mettendo a rischio il fidanzamento con l’ingenua Caroline. Ma Eva non si lascia manipolare facilmente e trascina presto Bertrand in una spirale di menzogne, violenza e tradimento. Dopo il successo di Elle, Isabelle Huppert torna a vestire i panni di un’icona di trasgressione in questo thriller psicologico di grande impatto firmato da Benoît Jacquot, alla sua sesta collaborazione con l’attrice. Tratto dal romanzo di James Hadley Chase, che già aveva ispirato il film di Joseph Losey del 1962 con Jeanne Moreau, Eva è stato presentato in concorso all’ultimo Festival di Berlino.

 

Il cast è completato da Gaspard Ulliel, Julia Roy, Marc Barbé e Richard Berry.

 

 

Autore eclettico e prolifico, Benoît Jacquot firma un film in costume sulla vita di Sade (2000), il film opera Tosca (2001) e gira in India L’intouchable (2006), con la nuova musa Isild Le Besco, protagonista anche di Au fond des bois (2010). Nel 2012 arriva una nuova consacrazione grazie al successo di Addio mia regina (2012), con Léa Seydoux, Diane Kruger e Virginie Ledoyen.

[quote layout=”big” cite=”Benoît Jacquot – Regista]Ho letto il libro quando avevo 13 o 14 anni. Mio padre era un lettore appassionato dei romanzi della Série Noire e questo lo teneva nascosto dietro agli altri, così ne sono stato attratto immediatamente! Anche il film di Losey del 1962 mi colpì molto all’epoca e non è la prima volta che mi capita di avere come punto di partenza per un film un libro già adattato per il grande schermo. È stato il caso di Journal d’une femme de chambre (2015), per esempio, ma il mio approccio in queste occasioni è sempre quello di dimenticarmi dei film precedenti. Non l’avrei detto in questi termini a 14 anni, ma con Eva quello che mi ha interessato fin dall’inizio è che i due protagonisti non sembrano definiti una volta per tutte, sono mobili ed entrambi doppi: tutti e due hanno un segreto, forse un’altra vita, una vita nascosta.[/quote]

Acclamata come una delle maggiori attrici contemporanee, Isabelle Huppert è stata premiata due volte a Cannes (nel 1978 per Violette Nozière e nel 2001 per La pianista), due volte alla Mostra del Cinema di Venezia con la Coppa Volpi nel 1988 per Un affare di donne e nel 1995 per Il buio nella mente, nonché al Festival di Berlino (con le altre attrici del cast) per 8 donne e un mistero di François Ozon. Inoltre, nel 2005 le è stato conferito a Venezia un Leone speciale alla carriera e lo scorso anno ha ricevuto un Golden Globe a una candidatura all’Oscar per la sua sensazionale interpretazione in Elle di Paul Verhoeven.

[quote layout=”big” cite=”Isabelle Huppert]C’è un rispecchiamento tra i due protagonisti che causa l’attrazione. È come se fossero gemelli e questa eco provocasse una specie di riconoscimento reciproco. Per Bertrand, Eva rappresenta qualcosa di inevitabile, la persona verso cui deve spingersi per riuscire a salvarsi.[/quote]