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Cineblog Consiglia: Fango sulle stelle (Wild river)

Fango sulle stelle (Wild river) di Elia Kazan con Montgomery Clift, Lee Remick, Jo Van Fleet. Stanotte alle 2:55 su Rete4 Grande classico stanotte su rete 4: vi consiglio, se non avete voglia di far nottata, di registrarlo.Siamo nell’America degli anni ’30 quella del new deal di Rooselvet. Tra le azioni di riforma del Presidente

6 Novembre 2007 17:07

Fango sulle stelle (Wild river) di Elia Kazan con Montgomery Clift, Lee Remick, Jo Van Fleet.
Stanotte alle 2:55 su Rete4
Grande classico stanotte su rete 4: vi consiglio, se non avete voglia di far nottata, di registrarlo.

Siamo nell’America degli anni ’30 quella del new deal di Rooselvet. Tra le azioni di riforma del Presidente statunitense c’è anche la costituzione della T.v.a. (Tennessee Valley Authority), che sta costruendo una diga per porre fine alle continue inondazioni del Tennessee, il “fiume selvaggio” del titolo. Naturalmente il progresso ha i suoi costi, e il più alto è quello pagato dai proprietari terrieri che devono lasciare le loro case che saranno inondate a diga ultimata.

Chuck Glover, interpretato da Montgomery Clift, è un funzionario della TVA mandato per convincere un’anziana signora a lasciare la propria isola. Questo non è l’unico ostacolo che Chuck deve affrontare: per ultimare i lavori ha bisogno di manodopera. L’uomo recluta così anche i neri della zona ed intende pagarli quanto gli operai bianchi: inaccettabile per quella America sulle rive del Tennessee, del sud arretrato e razzista.

Lo sfondo sociale di questo poco noto film di Elia Kazan è evidente e con esso il razzismo, il progresso in contrasto con le ragioni della terra e del cuore, la dignità delle persone. Ciò che colpisce nel film è, comunque, la costruzione dei personaggi, il loro progressivo mutare e soprattutto le interpretazioni degli attori.

Jo Van Fleet (premio Oscar ’55 per La valle dell’eden sempre di Kazan), interpreta Ella Garth, l’anziana donna che lotta fino alla fine per non lasciare la sua terra. La sua è un’interpretazione classica, teatrale, in lei e nelle sue parole si scorge l’orgoglio e la dignità di che non si riconosce nel nuovo ma si aggrappa al passato. Montgomery Clift interpreta invece Chuck, integerrimo funzionario della TVA che arriva a Garthville sicuro di poter convincere la donna ad andarsene. Molto presto si accorge, a sue spese, che quella zona dell’America ha le sue regole che non possono essere violate.

Carol interpretata da Lee Remick (premio oscar ’62 per I giorni del vino e delle rose di Blake Edwards ) è la nipote di Ella ed avvicina Chuck a quel mondo rurale. L’uomo venuto da lontano cambia a contatto con queste due donne e nel suo viaggio di ritorno porta con sé ciò che ha trovato. L’interpretazione di Clift non è comunque all’altezza delle sue precedenti, probabilmente a causa della ricostruzione del suo viso, a seguito di un brutto incidente che lo aveva deturpato.

Elia Kazan non sembra dare giudizi: espone le ragioni della tradizione, rappresentata da Ella e le ragioni del progresso, rappresentato da Chuck. Splendidi i paesaggi. Un classico da non perdere.