Home Recensioni Il caso Thomas Crawford (Fracture)

Il caso Thomas Crawford (Fracture)

Il caso Thomas Crawford (Fracture, USA, 2007) di Gregory Hoblit; con Anthony Hopkins, Ryan Gosling, David Strathairn, Rosamund Pike.Lo ammetto: quando ho visto il trailer di Il caso Thomas Crawford ho pensato “mi sembra un film che vuole sfruttare Hopkins/Annibal e giocare sul duello tra attori come in Il silenzio degli innocenti”. Ero quindi un

7 Novembre 2007 20:54

Il caso Thomas Crawford (Fracture, USA, 2007) di Gregory Hoblit; con Anthony Hopkins, Ryan Gosling, David Strathairn, Rosamund Pike.

Lo ammetto: quando ho visto il trailer di Il caso Thomas Crawford ho pensato “mi sembra un film che vuole sfruttare Hopkins/Annibal e giocare sul duello tra attori come in Il silenzio degli innocenti”.
Ero quindi un po’ prevenuta nei confronti di questo film; poi, spinta da alcuni amici sono andata a vederlo oggi pomeriggio.
Che piacevole sorpresa!
Il caso Thomas Crawford è davvero un buon thriller, colpi di scena sapientemente costruiti e la soluzione del mistero per nulla scontata.
Naturalmente Anthony Hopkins è un mostro di bravura, del resto lui è riuscito ad impersonare il male assoluto; molto buona anche l’interpretazione di Ryan Gosling, che riesce a reggere il confronto con Hopkins e a rendere evidente la maturazione del suo personaggio.
Ma andiamo con ordine, dopo il continua la trama:



Thomas Crawford, interpretato da Anthony Hopkins, è un ricco imprenditore nel settore dell’ aeronautica.
E’ sposato con una donna molto più giovane e bella che però lo tradisce.
Sin dalle prime scene si intuisce che Crawford è un uomo molto meticoloso, il suo hobby è la costruzione di congegni molto particolari su cui far rotolare palle di vetro, il minimo difetto può far cadere la pallina, ma le sue creazioni non hanno difetti.
L’uomo affronta la moglie con la calma che solo un uomo deciso può avere e, guardandola impassibile negli occhi, la uccide.
Stranamente però non fugge, ma si barrica in casa e compie gesti apparentemente senza senso, dopodiché viene catturato.
La scena della cattura è una di quelle ad effetto!.
Il suo caso, apparentemente facile, visto che ha anche confessato, viene affidato ad un giovane procuratore rampante, Willy Beachum (Ryan Gosling ) che sta per lasciare la procura per andare a lavorare in un importantissimo studio legale.
Pieno di sé e più concentrato sul suo nuovo lavoro che sul caso affidatogli, Willy commette il gravissimo errore di sottovalutare Tom e questo gli è fatale.

I punti forti di questo thriller sono, come ho già anticipato, le interpretazioni dei due attori protagonisti, ma anche l’abile sceneggiatura, che, come le costruzioni di Crawford, non ha sbavature e ha un perfetto rapporto di causa/effetto.
Anthony Hopkins si sipira naturalmente al suo celebre Annibal Lecter. Thomas Crawford è una maschera perfetta, con battute taglienti e cariche di cinica perfidia.
Anche Ryan Gosling da una buona prova d’attore: all’inizio è il tipico avvocato rampante, votato alla carriera, saccente e detestabile.
Il confrontarsi con il male incrina le sue sicurezze ma non il suo orgoglio, che lo spinge a cercare la verità anche dopo la sconfitta. Probabilmente i personaggi potevano essere maggiormente approfonditi, ma credo che il regista abbia voluto dare maggior risalto alla soluzione del mistero e al concatenarsi degli eventi.
La tensione rimane fino all’ultima scena, e il procedere della storia è appassionante.
Lo consiglio.

Voto Agata: 7
Voto Carla: 7
Voto Gabriele: 6