Home Festival di Cannes Cannes 2018, The House That Jack Built: l’associazione animalista PETA difende il film di Lars von Trier

Cannes 2018, The House That Jack Built: l’associazione animalista PETA difende il film di Lars von Trier

Mutilazioni e violenza sugli animali nel film “The House That Jack Built” scatenano polemiche e indignazione, ma PETA si schiera con Lars von Trier.

pubblicato 20 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 20:07

l’associazione animalista PETA non condanna le scene di violenza sugli animali mostrate nel film “The House That Jack Built” di Lars von Trier.

 

ATTENZIONE!!! L’articolo contiene SPOILER sul film “The House That Jack Built” di Lars von Trier.

Dopo le polemiche scaturite dalla proiezione di The House That Jack Built di Lars von Trier al Festival di Cannes, che include anche scene di mutilazioni di animali, PETA (People for the Ethical Treatment of Animal), associazione americana no-profit a sostegno dei diritti animali è intervenuta a smorzare le polemiche per quel che riguarda la violenza sugli animali mostrata nel film.

A seguire la dichiarazione ufficiale rilasciata da PETA su una scena in particolare che ha scatenato polemiche.

[quote layout=”big”]A seguito di numerose chiamate riguardo ad una scena del film di Lars von Trier, The House That Jack Built, in cui un bambino usa un paio di pinze per tagliare la zampa di un anatroccolo, PETA ha confermato che la “zampa” in questione è stata creata usando trucchi cinematografici e silicone.[/quote]

 

La vicepresidente senior di PETA, Lisa Lange, ha inoltre rilasciato un’ulteriore dichiarazione in un comunicato inviato al sito Bloody Disgusting:

[quote layout=”big”]Mentre le rappresentazioni di violenza gratuita come questa possono lasciare gli spettatori disgustati, è vero che i serial killer, come il personaggio del film, spesso iniziano torturando prima degli animali, rendendo la scena ancora più realistica e inquietante. PETA è anche felice di riferire che le immagini delle tigri nel film sono state riprese da filmati di repertorio, dimostrando ancora una volta che non è necessario utilizzare animali selvatici vivi nelle produzioni, grazie alle molte alternative più umane che i cineasti hanno oggi abbracciato.[/quote]

 

Fonte: BD

 

 

 

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